Bye Bye Google Plus
La poca simpatia degli utenti nei confronti di Google+ è ben nota. C’è comunque una buona fetta di iscritti che invece, tutt’ora, ne gradisce l’esperienza di utilizzo.
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La strategia messa in piedi dall’azienda di Mountain View non è stata tra le più apprezzabili: ci si è trovati spesso al cospetto di una vera e propria imposizione. Facendo a meno dell’iscrizione su Google Plus sarebbe stato precluso l’accesso completo ad un gran numero di servizi, tra cui Youtube.
Alla base della chiusura, però, ci sarebbe l’identificazione di un bug nelle API di Google+. Per effetto di tale problematica, i dati di 500.000 utenti pare siano stati esposti a terze parti senza il consenso degli interessati. Si tratterebbe dunque di un necessario step in funzione di Project Strobe, con l’obiettivo di assicurare una più efficace tutela della privacy.
In verità, l’impressione è che questa sia “la scusante giusta al momento giusto” per scrivere la parola fine su un prodotto che non ha mai del tutto convinto. Basti pensare ai tempi di permanenza online dei visitatori: durata inferiore ai 5 secondi nel 90% dei casi.
Ad ogni modo, il canale enterprise continuerà a funzionare orientandosi in misura decisa verso l’ambito prettamente aziendale. Gli utenti consumer, invece, riceveranno nei prossimi mesi indicazioni utili per il recupero dei propri dati.
Chi di voi utilizza assiduamente Google Plus e qual è il vostro pensiero riguardo ad un simile epilogo (forse annunciato)?