Honor 20 Lite: vorrei ma non posso | Recensione

6 Maggio 2019Nessun commento

Honor 20 Lite è l'ultimo smartphone della società cinese. Scoprite tutto ciò che c'è da sapere su questo device nella nostra recensione.

Honor 20 Lite sarà disponibile sullo store online HiHonor e nelle principali catene di elettronica di consumo a partire da martedì 7 maggio. Il prezzo consigliato al pubblico è di €299.90.

Ho potuto testare questo device per poco più di una settimana. In questi giorni ho imparato a scoprirlo, a tratti mi ha sorpreso e a volte deluso. Entriamo nello specifico.

Unboxing

Nel classico packaging in stile Honor, Blue Tiffany con scritte bianche, troviamo:

  • Honor 20 Lite,
  • Alimentatore (Bianco) 5V 2A,
  • Cavo di ricarica (Bianco) USB-A / micro-USB,
  • “Spilletta” per estrarre il carrellino delle sim.

L’adesivo not for sale sul mio dispositivo indica che il mio package è chiaramente destinato alla stampa. Mancano, infatti, la manualistica e la cover in plastica. Tuttavia, il device arriva con una pellicola in plastica pre-applicata sul display.

Dispositivo

L’Honor 20 Lite che ho recensito è quello nella colorazione Midnight Black. Il dispositivo viene commercializzato anche nella colorazione Phantom Blue. Questa colpisce indubbiamente di più e garantisce “l’effetto wow”.

Il device ha un frame laterale in plastica molto arrotondato. Questo, coadiuvato dalle piccole dimensione del device, garantisce un’ottima impugnabilità ed usabilità ad una mano. Purtroppo però questa caratteristica porta con sé anche qualche tocco accidentale della mano sul display. Nella parte destra della cornice prendono posto il bilanciere del volume e il tasto di accensione e spegnimento. La parte sinistra è completamente pulita. Nella parte superiore prende posto il secondo microfono e il carrellino per le due nano sim o una sim e una micro SD. Si sente la mancanza del trasmettitore IR (infrarossi). Non manca, invece, il jack audio da 3,5 mm. Questo è posizionato nella parte inferiore a sinistra. In essa troviamo anche il microfono principale, l’altoparlante (non stereo) e la porta di ricarica purtroppo micro-USB.

Il retro è in plastica, come non se ne vedevano da tempo. Potrebbe anche andar bene per la fascia media, se non fosse che ha due grossi problemi: si raschia facilmente e trattiene molto la polvere. Sembra quasi che tale plastica si carichi elettrostaticamente (forse sfregando sugli indumenti) e poggiando lo smartphone su qualsiasi superficie, attrarrà tutta la polvere a sé. Al contrario, non trattiene le ditate. Questa soluzione dona al device un effetto “plasticoso” (se si può dire petaloso, passatemi anche questo). Insomma tenendolo in mano sembra davvero “cheap”, al contrario del Redmi Note 7, che pur avendo un frame in plastica, restituiva solidità e sembianze da “top di gamma”. Quando lo si tiene in mano si pensa subito: è proprio un “cinesone”. Esercitando una lieve pressione sulla back-cover, questa si flette facilmente: come se fosse vuoto all’interno. Il gruppo ottico posteriore sporge dal resto della scocca di circa 1 mm. Questo non contribuisce alla stabilità dello smartphone su superfici piane. Inoltre espone le camere e i loro bordi ad un’usura maggiore. Non manca sul retro il sensore di impronte digitali che fa il suo dovere.

La parte frontale colpisce. Ma purtroppo non è perfetta. La cornice superiore del display è più doppia di quelle laterali perché contiene al suo interno la capsula auricolare, il sensore di prossimità e di luminosità. Non manca il notch a goccia, non troppo generoso, che contiene la fotocamera frontale. Nella parte bassa del display ci siamo ormai rassegnati con tutti i produttori di smartphone ad una cornice più generosa delle altre.

Manca il led di notifica. 

Ergonomia

Nonostante la batteria da 3400 mAh il dispositivo sembra davvero leggero. Questo unito alle dimensioni non troppo generose e bordi stondati, permettono una ottima presa dello smartphone. Sarà pure in plastica e sembra un cinesone, ma tenendolo in mano e in tasca, sembra di possedere uno smartphone molto più piccolo. Peccato però che la plastica posteriore rovini il tutto. Ricordatevi di impugnarlo in maniera salda, perché il retro risulta scivoloso come l’alluminio. Peccato, se fosse stato in vetro avrebbe reso lo smartphone più maneggevole.

Caratteristiche Tecniche

Piattaforma
OS Android 9 Pie con interfaccia EMUI 9.0.1
Patch di Sicurezza 1 marzo 2019
Chipset Huawei Kirin 710
CPU Octa-Core: 4 x Cortex-A73 2,2 GHz; 4 x Cortex-A53 1,7 GHz
GPU ARM Mali-G51
Memoria
Interna 128 GB
Ram  4   GB
SD Espansione tramite micro-SD fino a 512 GB
Display
Tipo IPS LCD
Dimensione 6.21″ 19.5:9
Risoluzione FHD 2340 x 1080 pixels 415 ppi
Colori 16.7 M
Fotocamera Posteriore
Sensori 24MP f/1.8 1.8μm ISO + 8MP f/2.4 + 2MP f/2.4
Zoom 0,6x – 6x
Grand’angolo 120°
Feature AI
Video Super Slow Motion @ 480 fps
Stabilizzazione Digitale
Fotocamera Frontale
Sensore 32MP f/2.0
Feature Effetto bellezza AI
Batteria
Capacità 3400 mAh
Tipologia LiPo
Dispositivo
Colorazioni Midnight Black, Phantom Blue
Dimensioni 154.8 x 73.264 x 7.95 mm
Peso 164 g
SIM Nano
Dual SIM Dual stand-by
Connettività
Wi-Fi 802.11 b/g/n 2.4G
Bluetooth 4.2 + BLE
USB micro-USB 2.0
GPS GPS/GLONASS/BeiDou/AGPS
NFC SI

Display

Parliamo di un pannello IPS LCD. Non avrà i colori brillanti e neri assoluti di un AMOLED, ma ha il suo perché. Le dimensioni non sono eccessive, 6.21″ con rapporto di forma 19,5:9. Risulta anche ben definito. A mio avviso siamo davanti ad un buon display, la cui visibilità però lascia un po’ a desiderare. Il sensore di luminosità non da il massimo. Quando si è completamente al buio capita, a volte, di dover agire manualmente sulla luminosità. Sotto luce diretta del sole, invece, sembra che la luminosità del display non basti: correte all’ombra!

La polarizzazione dello schermo questa volta è azzeccata. Se indossate occhiali con lenti polarizzate potrete utilizzare lo smartphone senza problemi.

Foto

Il comparto fotografico è il punto forte di questo Honor 20 Lite. Apprezzo molto la scelta di inserire un sensore grandangolare. Questo permette scatti interessanti. L’interfaccia della fotocamera è quella classica Huawei – Honor.

Nel complesso le foto vengono bene. Si nota una spiccata differenza cromatica tra le immagini catturate dal sensore principale e quelle catturate dal grandangolo. La seconda opzione ha colori più accesi, brillanti e saturi. Tuttavia si incorre in una perdita di qualità dell’immagine, gli scatti risultano deformati sui margini e c’è più rumore di fondo.

macro

AI Vs HDR

L’assenza dell’opzione HDR in prima funzione dell’interfaccia della fotocamera stona. Tale feature risulta un po’ nascosta, si capisce presto il perché: non funziona gran che. Infatti le foto scattate con tale opzione non risultano molto meglio delle altre, come si evince da questi scatti.

Al contrario la funzione AI fa tutto il resto. Riconosce bene tutti gli scenari ed è capace di scatti ben bilanciati.

Zoom

Modalità notte

La vera bomba è la modalità notte. Questa è capace di scatti davvero belli con scarsa e diversificata illuminazione. Avremo foto nitide, ben definite e senza rumore di fondo.

Lo scatto in modalità notte dura circa 5 secondi. In questo lasso di tempo lo smartphone scatta foto con altrettante esposizioni, per poi sovrapporle. Se non avrete una mano ferma, come me, lo scatto finale evidenzierà doppi contorni e una sovrapposizione non perfetta. Proprio quello che è accaduto nell’ultima immagine.

Fotocamera frontale

Il sensore frontale è capace di ottimi scatti. L’effetto bokeh avendo i capelli ricci non riesce alla perfezione, come si evince dalla mia faccia. Il software non riesce bene a scontornare la sagoma. Oltre i capelli, anche le orecchie e la barba sono interessati da questa defezione.

Video

La registrazione video è discreta se avete una mano ferma. La stabilizzazione digitale dei video lascia il tempo che trova. Tuttavia, anche se la qualità non sarà top, potrete girare video con il sensore grandangolare. Non manca lo slow motion (modalità dal nome discutibile: Rallentatore), anche automatico, a 120 fps o 480 fps.

Software

EMUI, perché sei tu EMUI? La UI targata Huawei sembra sempre un po’ datata e non al passo, ci vorrebbe una bella svecchiata. Sono un purista, amo Android Stock. Tuttavia questa UI non stravolge completamente il sistema operativo. L’unica differenza sostanziale, a parte quelle estetiche, è che manca il menu con le app e saremo costretti ad organizzarle in tante cartelle. Quando testo questi smartphone sento la mancanza del Material Design.

Non capisco perché molti brand si ostinano a disegnare le icone delle proprie app non circolari. Ne viene fuori una Home che oggettivamente è una “cozzaglia” di forme diverse. Possiamo rimediare scegliendo uno dei temi presenti nell’app dedicata.

Ci sono fin troppe app preinstallate da Honor – Huawei (circa una decina). Sono inutili? Credo proprio di si, non le ho mai aperte o utilizzate.

Le impostazioni sono grossomodo le stesse di Android Stock. Inoltre abbiamo la possibilità di nascondere o meno la tacca. La barra di stato è tangente alla tacca a goccia. Possiamo forzare la visualizzazione a schermo intero di alcune app non nativamente supportate. Manca la possibilità di aprire la tendina delle notifiche tramite swipe sul sensore di impronte digitali sul retro.

Le gesture sono grossomodo le stesse che chiunque di voi può utilizzare installando questa app: Fluid Navigation Gesture. Tuttavia, l’animazione dell’indietro, con lo swipe dal lato, non è bellissima e non sempre funziona. Si può aggiungere un tasto a schermo: Menu veloce. Questo governa il device adoperando su di esso una serie di swipe. Ricorda molto il “tasto home fluttuante” utilizzabile su iPhone quando il tasto home fisico non funzionava più a dovere.

Manca il led di notifica. Sommato alla mancanza dell’always-on display: vi perderete un sacco di notifiche.

Prestazioni

Il Kirin 710 anima la fascia media Honor – Huawei. Trattasi di un buon chipset. Ovviamente dimenticatevi le prestazioni da top di gamma. Non aspettatevi un’apertura delle app fulminea, caricamenti istantanei e quant’altro. Il 710 è un medio-gamma. Se lo smartphone ci mette mezzo o un secondo in più ad aprire un’app, non inciderà più di tanto sulla vostra esperienza utente.

Il mio smartphone personale è lo Xiaomi Mi A2. Questo monta il Qualcomm Snapdragon 660. Non ho notato molta differenza tra i due smartphone in fatto di prestazioni. Anzi, devo dire che l’Honor 20 Lite si è comportato meglio. Non ci sono piccoli lag e saltuari impuntamenti che nel complesso vanno ad inficiare sull’esperienza utente. Lo smartphone resta sempre fluido e reattivo in ogni situazione.

Il comparto hardware permette di giocare a quasi tutti i titoli in maniera fluida. Sicuramente non avrete un’esperienza di gioco perfetta con i dettagli grafici al massimo. Potrete comunque godervi i vostri giochi preferiti in bagno.

Per quanto concerne l’audio, il volume sviluppato dell’altoparlante “mono” è molto alto. Purtroppo carente nelle tonalità basse. Ottimo, invece, l’audio in capsula auricolare.

Il rilevamento della posizione non mi ha creato problemi. Il GPS funziona bene. Tracciando le mie attività sportive non ho trovato alcuna irregolarità confrontando il tragitto realmente percorso con quello rilevato. Non ho riscontrato problematiche relative alla ricezione 4G. Ho sempre avuto campo e mai problemi di assenza di segnale… Anche avendo Iliad.

Criticità

Il WiFi mono-band è palesemente sottotono. Spesso dentro casa lo smartphone perde il segnale passando ai dati mobili, oppure risulta avere poca copertura. Cosa che non mi è capitata così spesso con altri smartphone.

Il problema più grosso l’ho riscontrato con il bluetooth. Come altri smartphone Honor, la versione 4.2 del bluetooth porta con sé inevitabili incertezze. Non sono riuscito a collegare il mio Honor 20 Lite ad alcune cuffie e sopratutto ho avuto non pochi problemi con la mia Mi Band 2. Infatti, non riesco a sincronizzare la smartband con il telefono. Di sicuro non ricevo notifiche sulla band, ma diventa complesso anche il rilevamento della stessa aprendo l’app MiFit. Infatti questa mi chiede stranamente di spegnere e riaccende la connettività Bluetooth. Purtroppo non sempre questo stratagemma funziona. Trattasi del primo smartphone su cui ho riscontrato un problema di questo tipo.

Condividendo la vostra connessione dati con un’altro dispositivo, tramite Hotspot, potreste notare un calo di prestazioni del device. Infatti, attivando questa funzione, lo smartphone inizierà a scaldare come non ha mai fatto e assisterete ad un draastico calo della batteria. Un consiglio: utilizzate il Wifi, se potete.

Autonomia

L’autonomia forse è il vero punto di forza dello smartphone. Di sicuro non è tutto merito dei 3400 mAh di batteria. Infatti la capacità della batteria è degna di nota, ma il vero plauso va al software. La EMUI tende a “stroncare” e segnalarci i processi in background più onerosi in termini energetici in modo che l’autonomia la faccia da padrone. Per fortuna questo non va ad interferire con la ricezione delle notifiche. Insomma con questo dispositivo riuscirete ad arrivare a sera in ogni condizione, anche stressandolo al massimo delle sue capacità.

Come potete vedere dagli screen allegati, ho totalizzato mediamente 5 – 6 ore di display attivo su circa 24 di utilizzo totale. Parliamo di un ottimo risultato considerando che lo smartphone ha utilizzato sia wifi che connessione 4G e anche le connettività GPS e Bluetooth sono rimaste sempre attive.

L’alimentatore presente in confezione ricarica la batteria in circa 2 ore.

Conclusioni

Non possiamo parlare di un “Best Buy”. Purtroppo Xiaomi con il suo Redmi Note 7 ha riscritto i canoni della fascia media. Siamo abituati a volere ed avere di più in questa fascia di prezzo.

L’Honor 20 Lite non ha grosse pecche e nel complesso si difende bene, ma manca quell’attenzione ai dettagli che siamo sempre più abituati a ricercare anche nei device mid-range. Non basta solo un’ottima autonomia e l’ottimo comparto fotografico. Come tutti gli smartphone di questa fascia di prezzo, acquistandolo dovrete scendere a compromessi. I 299,90 € sono troppi. La cifra che si avvicina di più al valore dello smartphone è di sicuro 250 € o meno. Quindi magari tra un mesetto o più, con un calo di prezzo considerevole, questo smartphone potrebbe dimostrarsi un’ottima alternativa tra i medio-gamma.

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