Sony Xperia X Performance: la recensione

25 Ottobre 201615 commenti

La serie Xperia Z è stata la punta di diamante dell'ultimo triennio in casa Sony Mobile e non pochi si sono stupiti all'annuncio, avvenuto all'MWC 2016 tenutosi a Barcellona, del lancio di una nuova famiglia: Xperia X, nelle sue prime incarnazioni XA, X e X Performance. Scoprite con noi come si comporta il flagship 2016 della casa giapponese..

Unboxing

La confezione di prova riservata alla stampa, purtroppo, si limita a contenere lo smartphone e due manualetti di quick guide, mancando di tutti i classici accessori; non erano infatti presenti caricabatterie, cavetti o auricolari di qualsiasi tipo.

La confezione è di cartone bianco, con serigrafie nere traslucide che riportano il nome del device e del produttore sui lati.

il Device

A muovere Xperia X Performance troviamo lo Snapdragon 820 octa-core a 64 bit, l’attuale SoC di punta di Qualcomm, accompagnato da GPU Adreno 530, 3GB di memoria RAM, 32GB di storage interno espandibili fino a 200GB. Il display è un Triluminous FULL HD (1920x1080p, 441ppi) da 5 pollici è protetto da un vetro 2.5D resistente ai graffi, mentre le dimensioni sono di 144.8 x 71.1 x 7.6 mm per 165 grammi di peso.DSC00978Un device potente, nonostante la scheda tecnica possa lasciare meno a bocca aperta rispetto ad altri concorrenti come lo OnePlus 3, con dimensioni che si fanno apprezzare per la praticità con cui lo si regge in mano e la comodità con cui sta nelle tasche di un paio di jeans, anche stretti. Non manca il sensore di impronte digitali, e l’impermeabilità IP65/IP68, storico punto di forza della gamma mobile Sony. Miglioramenti sostanziali riguardano il reparto fotocamera, con sensori da 23MPx anteriore e 13MPx posteriore, entrambi con apertura F2 ed il nuovo sistema di autofocus ibrido che sulla carta promette risultati entusiasmanti. La capacità della batteria è di 2700 mAh, decisamente sotto gli standard che sulla carta ci si aspetta da un top di gamma 2016.DSC01060Sony ha scelto nuovamente l’alluminio per realizzare la scocca di X Performance, che garantisce leggerezza ed un ricercato aspetto premium, grazie alla lavorazione del retro con una texture “spazzolata“, nella quale è inciso il logo Xperia. Poco sopra fotocamera posteriore e flash-led. Le scelte di design azzeccate continuano con il già citato vetro 2.5D, che segue la linea impostata dai bordi del device, dando un bellissimo effetto visivo finale e garantendo un miglior grip impugnando lo smartphone.

Sul lato destro troviamo il tasto power, nel quale è integrato il lettore di impronte digitali così come avveniva per Xperia Z5, il rocker del volume ed il tasto rapido dedicato alla fotocamera; sull’altro bordo troviamo invece solo il carrellino che contiene la SIM, in formato nano, e la scheda SD che può essere espandere la capacità di storage del device fino a 200GB.

In alto ecco il classico jack audio da 3,5mm e il microfono secondario per la riduzione del rumore, mentre in basso è presente il microfono principale e la porta micro USB dedicata alla ricarica e alla connessione del device ad un altro dispositivo. Strana la scelta da parte del produttore di non propendere per il nuovo standard dell’industria USB Type C, ed ancora più strana la scelta di utilizzare solo la versione USB 2.0 invece della più recente e veloce USB 3.0.

Il led di notifica RGB è posizionato all’interno della capsula auricolare, ai cui lati troviamo fotocamera anteriore, sensore di prossimità e di luminosità.

display

Il display, come già riferito precedentemente, è tipo Triluminous IPS LCD, un esclusiva Sony che vanta una gamma colori maggiore rispetto alla concorrenza permettendo così colori più naturali e vivaci rispetto ad un pannello tradizionale. Immagini e colori che vengono ulteriormente ottimizzate con X-Reality, il quale rende più nitido e naturale ciò che stiamo visualizzando o la modalità Super Vivid, che come dice già il nome rende più vivide e intense le immagini.

Sony Xperia Z5 Premium è ad ora l’unico smartphone sul mercato a poter vantare la risoluzione 4K, mentre molti top-gamma usciti nel corso dell’anno possono contare su soluzione QHD, ovvero con 2560×1440 pixel. La storia non si ripete per Xperia X Performance, che monta un più “normale” display Full HD @1920×1080 pixel che raggiunge il valore di 441ppi (pixel per inches). Una risoluzione inferiore non rappresenta per forza un punto negativo, basti pensare solo all’enorme mole di lavoro risparmiati a processore e gpu, che abbinati alla dimensione ed ad un pannello di eccellente qualità fa si che si possano comprendere le ragioni di questa scelta.DSC00874La visibilità sotto il sole è eccellente, permettendo una perfetta visione dello schermo anche sotto la luce diretta di un mezzogiorno estivo, e gli angoli di visuali sono altrettanto degni di nota. Il vetro frontale è resistente ai graffi ed presenta un ottimo trattamento oleofobico.

fotocamera

La fotocamera, come già anticipato, si presenta in versione – finalmente – rinnovata rispetto ai modelli Sony precedenti. Su X Performance troviamo, infatti, sulla carta due sensori rispettivamente da 23MPx (posteriore) e 13MPx (anteriore), con apertura f2.0 e autofocus ibrido. Hardware che regala degli scatti all’utente finale ottimi:

Non siamo ai livelli di, quasi esagerando, perfezione che offrono oggigiorno le fotocamere di Samsung Galaxy S7, LG G5 e via dicendo, ma la crescita da parte di Sony c’è stata e con questo X Performance si è vista nettamente, un applauso all’ottimo sistema di autofocus presente sul dispositivo.

SOFTWARE E BATTERIA

Sony Xperia X Performance esce dalle fabbriche con a bordo Android 6.0.1 Marshmallow che gira piuttosto bene e, come da tradizione Sony, presenta qualche non invadente personalizzazione estetica all’interno dell’interfaccia grafica, come il launcher, le icone, e varie combinazioni tematiche proprie dei dispositivi del brand. Abbiamo apprezzato molto i colori e l’impegno estetico dedicato da Sony al fine di rendere propria la UI senza appesantirla eccessivamente, ma forse avrebbe potuto differenziarla di più in occasione del passaggio da Lollipop a Marshmallow: i due sistemi operativi, infatti, sono identici o quasi dal punto di vista dell’interfaccia.

Lato batteria apprezziamo, anzi diamo il bentornato con molto piacere alla modalità Stamina progettata dalla casa madre e misteriosamente accantonata con la versione precedente del sistema operativo. Tale tecnologia aiuta e da un buon contributo alla batteria da- forse pochi – 2700mAh. ma per ovvi motivi fisici, in primis la capacità della batteria stessa, non è possibile di certo chiedergli di fare miracoli. Il tutto consente di arrivare ad orario di cena senza troppi problemi a patto che durante la giornata non si stressi molto il dispositivo. Risulta quindi ovvio che, ad esempio, nel fine settimana bisogna prestare un pò di attenzione aggiuntiva per non restare a secco nel mezzo del pomeriggio.

CONCLUSIONI

A fine prova ci troviamo a rispondere a quelle che sono le ovvie domande che chiunque utente si porrebbe una volta appreso il prezzo del dispositivo di cui stiamo parlando, Oggi lo si trova, infatti, a poco più di 600€ presso i principali rivenditori online, mentre nelle catene fisiche viene venduto ai consueti 699€. Li vale questi soldi? Rispondiamo SI se consideriamo il prestigio del brand Sony, i materiali eccellenti, la maneggevolezza a livelli ottimi, lo Snapdragon 820 che non perde un colpo, mentre, per contro, rimaniamo con qualche perplessità solo per il fattore batteria che non ci ha convinto a pieno. Nel complessivo si tratta comunque del top di gamma della casa giapponese, con hardware alla pari dei rivali ben più noti nel nostro mercato, ma forse privo dell’esclusività che gli possa garantire di lanciarsi in avanti rispetto agli altri. Consigliamo l’acquisto di Xperia X Performance ai grandi appassionati del produttore, a chi è rimasto affascinato dalla qualità della precedente serie Z, ma anche a chi vorrebbe uscire dai soliti standard e provare un’alternativa dalla quale sicuramente non ne rimarrà deluso.

 

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