Il tanto atteso evento del 26 Luglio è arrivato. Appuntamento ricco di succulente novità per i fan Xiaomi. Poche ore fa infatti sono stati lanciati:
Xiaomi Mi AI Speaker: cos’è?
Abbiamo visto in passato diversi speaker bluetooth presentati negli anni dalla casa cinese. Questo è diverso dagli altri, ha una peculiarità: come si evince dal nome dovrebbe essere uno speaker intelligente. Ossia come i più blasonati Google Home e Amazon Echo, sarà dotato di un assistente vocale. Potremo fargli svariate domande in merito al traffico, condizioni atmosferiche, traduzioni ecc. Implementando la tecnologia “beamforming”, con 6 microfoni omnidirezionali, sarà possibile interagire con esso riducendo al minimo le interferenze con i rumori esterni e cancellando l’eco.
Grazie alla connettività wi-fi e bluetooth, potremo connetterci con i nostri dispositivi mobili e non ad esso. Questo ci permetterà di riprodurre i nostri contenuti multimediali, ma anche contenuti online, come: musica, audiolibri, web radio ecc. Avendo una casa smart avremo ad esempio la possibilità di controllare gli elettrodomestici, prese e lampadine intelligenti o l’allarme tramite comandi vocali. Ammesso che tutti i dispositivi siano connessi in un ecosistema.
La scocca dovrebbe essere realizzata completamente in metallo. Sulla parte superiore trovano spazio i diversi pulsanti disposti in maniera circolare: play/pause, comandi per riprodurre il brano seguente/precedente, il comando per disattivare i microfoni e un comando denominato CH, non meglio definito.
Il prezzo dello Xiaomi Mi AI Speaker è molto contenuto di 299 yuan ossia circa 38 € al cambio attuale.
Come già visto per Google Home e Amazon Echo, questo tipo di prodotti non riescono ad arrivare subito su tutti i mercati. Lo sviluppo di un assistente vocale efficiente, per ogni lingua, è un lavoro lungo e problematico. Queste due grandi aziende hanno già trovato difficoltà in questo campo. Sarà lo stesso per Xiaomi? Riuscirà a produrne una versione internazionale almeno in inglese? Oppure resterà un progetto strettamente rivolto al mercato asiatico?