Come la maggior parte di voi saprà, nel primo caso non si tratta di una vera e propria app da installare a scelta, ma del luogo magico (nel senso che è capace di aumentare o disintegrare le prestazioni del nostro smartphone di sua spontanea volontà) in cui Google racchiude una miriade di servizi che consentono ad Android di essere quello che è, e che vengono aggiornati e migliorati lato server proprio grazie al suo utilizzo (il primo esempio che ci viene in mente è Smart Lock, a cui vengono aggiunte feature semplicemente aggiornando Google Play Services).
Se aveste voglia di prendere parte alla beta di Google Play Services e ricevere in anteprima gli aggiornamenti, mettendo in conto la possibilità di incappare in qualche bug, potete farlo registrando la vostra preferenza a questo link. Una volta eseguito questo passaggio, nel giro di qualche ora la versione dell’app sul vostro smartphone passerà dalla 10.2 alla 10.5 e riceverà tutti i futuri aggiornamenti beta. Nel caso in cui successivamente decidiate di voler tornare alla versione stabile vi basterà de-registrarvi presso il link precedente e, come prima, il vostro device tornerà alla versione desiderata automaticamente.
Per Gboard vale lo stesso concetto: che sia preinstallata o installata da voi, l’importante è avere l’app sul telefono e registrarsi al programma beta presso il relativo indirizzo, e in men che non si dica il Play Store vi notificherà la disponibilità di un aggiornamento che al momento in cui scriviamo porterà Gboard dalla versione 6.0 alla 6.1.
Noi che facciamo “pericolo” di secondo nome faremo sicuramente un tentativo, voi pensate di aderire? Diteci la vostra.