Dan Morrill ci spiega perché il multi-utente di Android non è ancora su smartphone

29 Luglio 201314 commenti

Dalla release precedente, ovvero Android 4.2, il nostro amato robottino verde ha iniziato a sfruttare le enormi potenzialità del multi-utente, le quali sono state migliorate nell’ultima release 4.3 ma che ancora oggi rimangono destinate ai soli tablet. Ma perchè questa scelta di non portare il multi-utente anche su smartphone? Dan Morrill ha cercato di rispondere a questo nostro quesito.

Uno dei volti più importanti per Google ed Android è certamente l’ideale per fare chiarezza una volta per tutte su questo caso.

Ecco quanto dichiarato:

“…it is not at all clear how it should work on a phone, specifically with respect to SMS and phone calls. Suppose you have device sharing enabled and then a call comes in. Who gets it? Do you punch through to the current user? Only the owner gets it? If only the owner can answer, does it ring for the second user? Is it worse to annoy the current user with a ringing phone they can’t answer, or worse for dad to miss a call from his boss because Junior was playing Angry Birds?”

Uno dei principali problemi potrebbe riguardare semplicemente gli SMS e le chiamate. Come fare a dividere queste funzioni per più utenti? La SIM è una (nei dual-SIM ovviamente due) ma la possibilità di creare più utenti renderebbe impossibile rispondere a telefonate o SMS per l’utente principale. Inoltre lo smartphone è sempre stato visto come dispositivo personale invece il tablet è più condivisibile, soprattutto in famiglia.

Secondo Morrill il colosso di Mountain View potrebbe prendere in considerazione il multi-utente per smartphone solamente come metodo di blocco per l’accesso ad alcune applicazioni. Ma potrebbe essere anche molti utile un multi-utente in grado di separare il mondo del lavoro da quello del tempo libero.

 

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