Uno sguardo accurato al nuovo ARM Cortex-A72

24 Aprile 201545 commenti

Il SoC Cortex-A72, annunciato lo scorso febbraio, prometteva un sostanziale boost alle performance, così come una migliore gestione della batteria, indirizzata al risparmio energetico. Questa settimana, a Londra, si è tenuto l' ARM TechDay 2015, evento durante il quale, sono state date alcune informazioni riguardo a questo nuovo processore.

Nonostante le linee base di questa nuova architettura non differiscano particolarmente, l’ A72 è più che una semplice revisione del precedente. Un team composto da circa 65-70 ingegneri, sono partiti con un progetto nuovo, cercando di ottimizzare ogni singolo blocco logico per renderlo il più efficiente possibile dal punto di vista energetico, favorendo il sostenimento di frequenze alte anche sotto carichi di lavoro pesanti, minimizzando al massimo il design ad un’area circoscritta, per ridurre i costi di produzione.

Dal punto di vista architettonico, il Cortex-A72 è stato dotato di un nuovo branch-predictor  (o BPU) e sono aumentati anche la decodifica ed il dispacciamento effettivi della larghezza di banda. Inoltre, alcuni cambiamenti sono stati fatti anche all’unità di esecuzione. La nuova BPU di ARM, non solo riduce le previsioni errate, grazie ad un nuovo algoritmo, ma permette anche di limitare le branch prediction superflue, risparmiando dal punto di vista energetico. Per dare alcuni numeri, il nuovo processore ha una predizione superiore del 20% rispetto alla tecnologia precedente.

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La fase di esecuzione vede l’introduzione di una unità SIMD (Single Instruction, Multiple Data) di nuova generazione, a virgola mobile, con una varietà di riduzioni di latenza e di cicli sprecati, ed un sostanziale incremento di larghezza di banda nelle due unità. Le unità di Load e Store hanno un data prefetcher molto più sofisticato (combina un L1 ed un L2), che offre un miglioramento del 30%. Tutto questo è finalizzato al solo risparmio dell’energia ed all’aumento delle performance nel nuovo A72.

Per l’utente finale, tutti questi tecnicismi significano una cosa sola: Il Cortex-A72 è ancora un SoC di prima categoria, ma utilizzerà l’energia in modo molto più efficiente. In altre parole, la CPU potrà spingersi oltre i limiti attuali, imposti dalla limitata disponibilità energetica, dei nostri device, e dovrebbe anche mantenere temperature molto più basse.

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Se ci aggiungiamo che l’ A72 sarà in grado di sostenere un clock di 2.5GHz, nella versione a 16nm, rimanendo dentro i limiti energetici degli smartphone, risulta chiaro che gli studi atti a ottimizzare il consumo, non si sono rivelati vani.

Il nome, poi, dovrebbe allertarvi almeno un poco. ARM sta cercando di differenziare i suoi SoC ad alte prestazioni con le controparti a basso consumo energetico. Siccome l’A53 e A57 sono abbastanza differenti nel design e nelle applicazioni, il passaggio a core più potenti con i nominativi A7X dovrebbe evitare future incomprensioni.

Riassumendo, ARM si sta concentrando pesantemente nel migliorare l’efficienza energetica (e le dimensioni) con il nuovo A72, impegno che, nell’ambito mobile, è sempre ben accetto. Questo si ripercuote nel pratico, in frequenze maggiori e mantenute per maggiori intervalli di tempo, e per temperature massime più basse. Siccome sia Mediatek che Qualcomm hanno annunciato che produrranno processori basati su Cortex-A72, dobbiamo aspettarci una loro commercializzazione per la fine del 2015 e gli inizi del 2016.

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