Intervistato da CNET, il vicepresidente dell’ingegneria Android Hiroshi Lockheimer ha affermato che la scelta di un prezzo tradizionale ha consentito a Google di ottenere la collaborazione degli operatori negli USA.
Nexus 6 sarà infatti il primo Google-phone a essere venduto, a 199 Dollari con contratto, da tutti e cinque i principali carrier a stelle e strisce, cosa che assicurerà la presenza del dispositivo in numerosi store fisici e probabilmente porterà a risultati migliori in termini di vendite:
Stiamo vendendo Nexus 6 nel modo con cui la maggioranza delle persone è solito acquistare. I fan Nexus tengono conto del prezzo del dispositivo sbloccato ma, al di fuori di questa cerchia, pagare 350 Dollari in anticipo è un concetto estraneo.
Lockheimer ha inoltre precisato che, benchè più costoso dei modelli precedenti, Nexus 6 resta più economico rispetto alle proposte più famose della concorrenza, come iPhone 6 Plus(che parte da 749 Dollari, o 299 con contratto) o Galaxy Note 4 (700 Dollari – 300 con contratto).
Il dirigente ha comunque confermato che la gamma Nexus nasce principalmente per sperimentare in numerose aree: dunque, quello che sta accadendo quest’anno non è indicativo di possibili strategie future:
Non trarrei alcuna conclusione da ciò che stiamo facendo quest’anno. Ogni anno facciamo cose diverse.
Un price tag più elevato è quindi uno dei sistemi escogitati da Google per avvicinare la massa: certamente questo potrebbe portare a una più ampia diffusione di Nexus 6 rispetto ai predecessori, ma cosa accadrà al di fuori degli USA? Siete d’accordo con il ragionamento di Lockheimer? Ditecelo nei commenti.