Come riportato anche nel nostro articolo, Quechua Phone 5 è infatti uno smartphone che beneficia della certificazione IP54, la quale ne garantisce la resistenza a polvere e schizzi d’acqua.
Loic Poirier, CEO di Archos, produttore che ha realizzato il device, non deve però aver letto bene le caratteristiche: come potete vedere, dopo averlo lasciato cadere e averlo recuperato completamente intatto, ha immerso il dispositivo in un’intera caraffa d’acqua, provocandone l’inevitabile morte per annegamento.
Sulle istruzioni è inoltre chiaramente specificato che il dispositivo non è progettato per utilizzo subacqueo: un errore imperdonabile e una figuraccia clamorosa per il dirigente.