Continuano ad arrivare device sempre più improbabili in redazione, e forse Uhans U100 è quello più improbabile di tutti.
Però dai, alla fine che gusto c’è a giocare con i terminali più famosi? Tanto lo sappiamo già tutti che sono ottimi, e grazie aggiungerei, costano mezzo stipendio!
Lo smartphone di cui vi parlerò oggi invece di euro ne costa a malapena cento, e dopo averlo testato a fondo, non faccio fatica a capire perché.
Solitamente in questo primo paragrafo mi soffermo a parlare della casa a cui appartiene il telefono, ma in caso di Uhans meglio soprassedere. È sufficiente sapere che è una nascente azienda cinese (e se chi ben comincia è a metà dell’opera…), che in realtà è poi tutto quello che il mondo conosce di Uhans.
Prima di iniziare, come di consueto, ecco il rundown delle principali specifiche tecniche di Uhans U100:
Sistema Operativo | Android Lollipop 5.1 |
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Processore | MediaTek MT6735P, Quad-Core 988MHz 64 bit |
RAM | 2GB |
Memoria | 16GB Interna, espandibili mediante scheda SD |
Display | 4.7″ HD IPS |
Risoluzione | 720×1080 pixel, 312PPI |
Fotocamera posteriore | Sony IMX164 13MP |
Fotocamera anteriore | Omnivision OV9760 5MP |
Batteria | 2200 mAh |
Dimensioni | 140,6 x 72,1 x 9,15 mm |
Peso | 158,6g |
USB | Micro USB |
Tipologia SIM | Standard SIM (Slot 1), Micro SIM (Slot 2) |
VIDEORECENSIONE
Qui potete trovare la recensione video di Uhans U100, che tratterà tutti gli argomenti che potete tranquillamente leggere nella versione scritta.
Per un rapido sguardo:
httpvh://www.youtube.com/watch?v=xJJ7Hb0P2_o
Invece per conoscere a pieno quanto è scarso Uhans U100, c’è questo bel video di trenta minuti:
httpvh://www.youtube.com/watch?v=X99UDjLmvWo
Design
Una delle prime cose che salta all’occhio di Uhans U100 è certamente il design, che, se non altro, lo rende unico a modo suo, essendo piuttosto diverso a quanto siamo ormai abituati.
Devo essere onesto, il mio primo pensiero post-unboxing (che qui vi risparmio, la confezione è piuttosto povera, se proprio ci tenete tanto è in video) è stato “beh dai che bellino questo telefono”. Ma tranquilli, i miei buoni propositi sono stati prontamente demoliti. Man mano vi spiegherò il perché.
La zona frontale del dispositivo presenta lo schermo da 4.7 pollici assieme al sensore di prossimità, di luminosità, l’obiettivo della fotocamera e il led di notifica. Una cosa buona Uhans però l’ha fatta, infatti il suddetto LED di notifica è ben visibile in quanto emana una luce intensa e riuscirà così a catturare la vostra attenzione. Ovviamente le cose positive sono controbilanciate subito da quelle negative, infatti il LED si attiva anche a display acceso e spesso e volentieri non c’è modo di spegnerlo.
Nel caso foste interessati, all’interno della confezione è presente una pellicola protettiva per lo schermo, che io però ho scelto di non applicare. (perché non ci riesco, mi restano sempre le bolle e fa schifo)
Nella sezione inferiore sono presenti i tre tasti capacitivi, rispettivamente, menù, home e back, non retroilluminati. Probabilmente vi starete chiedendo cos’è quella banda di metallo, e sono certo che la risposta vi stupirà: ebbene sì, è uno speaker frontale!
Le cornici sono indubbiamente molto spesse su tutti e quattro i lati, in particolare nella sezione inferiore, rendendo Uhans U100 ingombrante indicativamente tanto quanto uno smartphone da cinque pollici.
Qui troviamo la back cover rimovibile realizzata in pelle, volutamente simile a quella che potete vedere sui centurini di tantissimi orologi. Questa contribuisce notevolmente al grip e fa sì che il telefono sia sempre ben saldo e comodo in mano.
Oltre a quanto detto, è presente l’obiettivo della fotocamera posteriore, il LED flash e l’enorme targhetta-logo. Onestamente l’avrei fatta più piccola, questo perché non è necessario che le persone intorno a noi sappiano che siamo in possesso di un Uhans.
Rimuovendo la back cover abbiamo accesso alla sezione interna dello smartphone. Qui viene riposta la batteria da 2200 mAh, i due slot per le SIM e quello per le schede di memoria SD.
In questa zona troviamo il jack da 3,5 mm e l’ingresso USB. Sicuramente, per quest’ultimo è un posizionamento insolito, e ho notato essere questa una scelta molto popolare tra i dispositivi di fascia bassa e ultra-bassa. Qui sta a voi decidere se vi è comodo o meno avere l’ingresso USB superiormente, personalmente non mi fa molta differenza.
In basso è presente l’incavo per la rimozione della cover e il microfono, sulla destra, purtroppo quasi invisibile in questa fotografia.
A lato dello smartphone sono presenti i due tasti del volume e le viti che tengono saldo il device. Datemi del pazzo, ma questa scelta, per così dire, mi piace veramente molto a livello estetico.
Nel lato opposto troviamo il tasto Power, piuttosto comodo nel raggiungimento e…altre viti.
Lo spessore è pari a 9,15mm con un peso dichiarato di 158g, piuttosto elevato considerando che la batteria è di soli 2200 mAh e le misure dello smartphone sono complessivamente ridotte.
Display
Il display LCD marchiato LG ha una diagonale che misura 4.7 pollici e una risoluzione pari a 720×1280 pixel, quindi HD, con una densità di pixel per pollice di 312 PPI. Il display-to-body ratio (insomma, nella sezione frontale quanto è display e quanto è cornice) è dell’83%.
La luminosità massima è elevata, e anche se non ho avuto giornate particolarmente soleggiate, visto il leggero maltempo che abbiamo avuto qui in Emilia, all’aperto sono riuscito sempre a utilizzare Uhans U100 senza problemi. Ancora una volta (possibile che nessuno lo capisca?), la luminosità minima è elevatissima, ma qui veramente si esagera. Usare lo smartphone in notturna richiederà una visita oculistica il giorno successivo.
Le resa cromatica è stranamente buona, anche se i verdi risultano un po’ troppo accesi per i miei gusti, sembrano quasi al neon. I neri diventano grigi con luminosità elevata, ma insomma, fosse solo questo il problema saremo a posto.
Il sensore di luminosità è discreto nella rilevazione dei livelli di luce, ma il software associa sempre valori errati di luminosità, mandando in fumo il lavoro svolto dal sensore.
A livello generale, il display di Uhans U100, si difende piuttosto bene, avendo un rapporto qualità/prezzo decisamente a suo favore.
Fotocamera
I terminali di fascia bassa sono sempre accomunati da un elemento: la scarsa qualità (in senso assoluto) della fotocamera. Questa purtroppo si rivela una necessità atta a mantenere bassi i costi di produzione, e chi acquista questo tipi di terminali sa che sotto questo frangente dovrà accontentarsi.
Nonostante questo, quello della fotocamera è forse l’unico aspetto in cui Uhans U100 raggiunge la sufficienza.
La fotocamera posteriore Sony IMX164 permette di catturare immagini fino alla risoluzione di 13 mpx. In condizione di forte luce naturale, il risultato finale è piuttosto buono. Ovviamente, appena l’illuminazione viene a mancare, l’esito è ben diverso, con fotografie molto scure e poco definite. Se pensate di farvi aiutare dal LED Flash, vi consiglio di cambiare idea, perché non fa altro che ingiallire le foto e lasciare uno strano alone nella zona inferiore dello scatto, il tutto tenendo in considerazione il fatto che il fascio di luce generato è di lieve intensità.
La fotocamera anteriore da 5 mpx prodotta da Omnivision si comporta esattamente come quella posteriore, niente di più, niente di meno.
Per chi fosse interessato, qua è possibile visionare alcuni sample fotografici scattati con Uhans U100:
Parlando invece di registrazione video, sono disponibili due diversi video test, uno tenuto in diurna e l’altro in notturna, così da potersi fare una propria idea complessiva.
httpvh://www.youtube.com/watch?v=GKo_8saTvSI
httpvh://www.youtube.com/watch?v=jpwPYflzGrk
I video, in risoluzione HD, mostrano colori decisamenti spenti e una qualità generale dell’immagine molto bassa. Non mi sento di imputare questo difetto unicamente al fatto che non sono stati registrati in Full HD (risoluzione non supportata), ma più alla qualità in sé dell’unità ottica, più adatta a scattare fotografie.
Attenzione: nel caso ve lo foste chiesto, sì, quello strano rumore metallico presente nel primo video è stato causato dal terminale stesso!
L’app Fotocamera in sé è esattamente quella di Android Stock, con l’unica aggiunta fatta da Uhans che consiste nella funzione di scattare foto facendo una “V” con le dita, praticamente quel gesto che vedete fare un po’ a tutti gli asiatici.
Software
La ROM installata su Uhans U100 è aggiornata ad Android Lollipop 5.1 con nessuna personalizzazione di Uhans nelle funzionalità. La stessa cosa non si può dire per la grafica, infatti hanno avuto la fantastica idea di inserire un tema scuro che sembra realizzato da un dodicenne alle prime armi con Photoshop.
Vi lascio un solo screenshot perché, fortunatamente, la schermata Home è stata l’unica cosa a essere modificata. Come ormai di moda tra i device cinesi, non è presente il drawer per le applicazioni.
L’esperienza d’uso è perciò esattamente quella di Android Stock, se escludiamo la pessima ottimizzazione generale e i numerosi bug. Sì, insomma, diciamo che graficamente è uguale! (tema a parte…)
Iniziamo ora a parlare di problemi (ancora?) e analizziamo il primo, grosso, enorme componente della lista: la ripartizione dello spazio di storage. L’idea, pessima, di Uhans è stata quella di riservare 1GB di memoria al sistema e i restanti 10GB ai dati utente.
Sì, questo significa che avrete un solo GB per tutte le vostre applicazioni! Vi anticipo che non riuscirete a installare praticamente nulla.
Fun Fact: non sono riuscito nemmeno a ripristinare le chat di WhatsApp perché, udite udite, non avevo abbastanza spazio di archiviazione!
Come se ciò non fosse già abbastanza grave di per sé, le Google Apps pre-installate occuperanno circa il 90% di quel GB di cui vi parlavo, lasciandovi giusto con le briciole e limitando seriamente la libertà dell’utente nelle app da utilizzare.
Le gesture a schermo spento sono un altro punto della lista-problemi che fa, in realtà, piuttosto ridere. Sapete perché? Perché non ci sono! Fin qui non ci sarebbe certo nulla di strano, ma il bello è che, tecnicamente, Uhans ha rilasciato immagini pubblicitarie dove mostrano come disegnando una “C” sul display spento, sarà possibile scattare una foto aprendo rapidamente la fotocamera.
No, non è vero, non ci sono tali gesture e non c’è nessun menu in cui abilitarle. Ho cercato in lungo e in largo, senza successo.
Di conseguenza, non è neanche presente il double tap to wake.
Multimedia
In questa sezione tratteremo principalmente riproduzione audio e video, iniziando proprio con l’audio.
Per prima cosa, andiamo a parlare dello speaker, una delle poche cose tutto sommato ben riuscite del terminale (in rapporto ai suoi cento euro, eh). Tanto per cominciare, si trova nella zona frontale, per cui addio a smorzature del suono quando il telefono è appoggiato su un letto, o comunque qualcosa di simile. Il volume è sorprendentemente molto alto, riuscendo a farsi sentire anche se molto distante.
La qualità invece non è nulla di entusiasmante, con una riproduzione musicale generalmente molto confusa e rumorosa.
Passando dall’audio al video, finalmente qui Uhans riesce davvero ad essere all’altezza del compito. Ho realizzato alcuni test con video in risoluzione 720p e vengono visualizzati correttamente e mantenendo un framerate stabile (sono fluidi). Stavolta ho evitato test video 1080p a 60 FPS o addirittura 4k perché non ho ritenute necessarie queste funzioni su Uhans U100 (e figuriamoci se aveva la minima speranza di far partire un 4k).
Performance
A differenza di quello che riportano molti siti, il SoC presente su Uhans U100, MT6735P, non ha frequenza di clock a 1,3 GHz, ma si ferma solamente a 988MHz. Questo SoC MediaTek è pensato per la fascia bassa del mercato, ed è costituito da quattro core ARM A53 a 64 bit.
La GPU presente è Mali T720, però downgradataa frequenza di soli 400MHz contro i 600MHz della versione base, rendendo così impossibile la riproduzione in Full-HD dei contenuti.
Per concludere, a bordo sono presenti 2GB di RAM, che però non aiutano molto nella fluidità complessiva durante l’utilizzo quotidiano.
Detto questo, passiamo ora ai risultati ottenuti nei vari benchmark test.
Il primo banco di prova è il più classico dei classici: AnTuTu. In questo caso, Uhans U100 raggiunge circa 20000 punti, un risultato paragonabile a quello di Snapdragon S4 Pro (disponibile su Xperia Z e Oppo Find 5, solo che questi hanno delle GPU valide a supporto, cosa che Uhans non ha).
Sono il primo a dire che i benchmark non devono essere presi come oro colato, ma già dai primi risultati ottenuti avevo già capito che il telefono… non ce la fa (e non mi sbagliavo). Guardate nel video test di AnTuTu che schifo la riproduzione della scena 3D!
httpvh://www.youtube.com/watch?v=zBbdpHkS0cI
Il prossimo test è il Vellamo, sicuramente meno conosciuto di AnTuTu. Questo è suddiviso in tre prove: la prima, misura la capacità del telefono nella navigazione internet con l’applicazione Chrome, mentre le altre due riguardano più specificatamente il processore, testando la sua efficacia nel processing in single core e in multi core.
Il risultato ottenuto negli screenshot è paragonato con quello di alcuni smartphone attuali.
Non fatevi ingannare dal, tutto sommato, buon punteggio ottenuto.
Passiamo ora a 3D Mark – Ice Storm Unlimited, che, per chi non lo sapesse, è un test dove viene riprodotta una complessa sequenza grafica 3D e il compito del device è quello di riuscire a visualizzarla al meglio.
I risultati qua ottenuti sono veramente scandalosi: anche con risoluzione HD, bassa per gli standard odierni, il telefono non riesce praticamente mai a superare i 15 frames al secondo! (30 è il minimo sindacale, PCMasterRace non prendetevela troppo)
Passiamo ora la parola a PCMark, applicazione sorella dell’appena vista 3DMark, dove viene effettuato un test più generale del sistema, molto somigliante a quello eseguito da AnTuTu.
2775 punti rappresentano l’ennesimo fallimento di Uhans U100.
GeekBench 3 ha il compito di mettere alla prova la CPU e la sua capacità di calcolo single core e multi core. Un altro brutto voto in pagella.
Per quanto riguarda l’ultimo test, quello di Androbench, beh, non sono mai riuscito a completarlo perché puntualmente, intorno al 50% del totale, veniva interrotto dando come errore “Spazio di archiviazione insufficiente”. Schermata che purtroppo mi è diventata fin troppo familiare.
Chiuso l’argomento benchmark, passiamo all’esperienza d’uso nell’ambiente gaming con il test Real Racing 3: (quello con Mortal Kombat X non mi è stato possibile eseguirlo perché non c’è abbastanza spazio per installarlo)
httpvh://www.youtube.com/watch?v=-ih-8FTDqeE
Incredibile come, in qualche modo, il gioco risulti abbastanza fluido e giocabile.
Ciò non toglie che nell’ampio discorso delle performance, Uhans U100 fallisce completamente. L’esperienza d’uso generale è sempre lenta e ricca di lag sparsi qua e la, il telefono si blocca molto spesso e rende il tutto molto frustrante. I 2GB di RAM a bordo non aiutano minimamente.
È vero che i benchmark non sono un metro sempre affidabile per valutare uno smartphone, ma direi che in questo caso non si sono sbagliati. Uhans U100 è quasi inutilizzabile in un contesto quotidiano. Ritengo che un investimento maggiore da parte dell’azienda, al fine di montare come minimo un MediaTek MT6753, avrebbe completamente ribaltato una situazione che, inutile negarlo, è tragica.
Non seguite l’esempio di Uhans, voi metteteceli quei 30/40€ in più per un device con un SoC migliore di questo.
Connettività
Uhans U100, come molti altri smartphone che montano processori MediaTek, supporta la funzionalità Dual Sim, per la precisione Dual Sim Dual Standby. Il problema è che la SIM 1, l’unica abilitata al traffico 3G e 4G, supporta solo le SIM di dimensione standard. Lo slot che supporta le MicroSIM, quelle che ormai abbiamo praticamente tutti, è il numero 2, che ricordo non avere connettività 3G e 4G. Sì, insomma, complimenti, nel 2015 mi è toccato usare un adattatore da MicroSIM a SIM.
Inconveniente a parte, le reti supportate da Uhans U100 sono: 3G a 900 e 2100 MHz, mentre in 4G a : 800 / 1800 / 2100 / 2600 MHz (FDD LTE Cat.4).
Spostando l’attenzione sulla chiamata in sé, almeno qui, non ci sono problemi di sorta. L’audio in capsula ha un volume decisamente alto e il microfono funziona senza particolari intoppi.
Ma… c’è un ma. Il telefono infatti ha l’ennesimo problema, anche se questo è piuttosto saltuario: Internet. Nel senso che Uhans U100 ogni tanto decide che non vuole collegarsi alla rete, lasciandovi completamente offline per quanto tempo vuole. (mi è successo tre/quattro volte nell’arco di una settimana). Non ho ancora trovato il metodo per aggirare il problema, ma prima che me lo chiediate, il WiFi in casa funzionava benissimo, così come la rete 3G, per cui non mi spiego il perché di questo fatto.
Aggiungiamo pure che la ricezione è piuttosto scarsa, credo infatti di non aver mai visto il terminale andare oltre le due tacche, persino in pieno centro città dove il segnale è al massimo della potenza.
Il GPS integrato, finalmente posso dirlo, funziona bene. Il fix è piuttosto veloce e richiede infatti solamente una manciata di secondi per l’aggancio.
Inoltre, il rilevamento della velocità a bordo di un veicolo è corretto (quanto indicato sullo smartphone equivale a quanto visibile sul mio tachimetro).
NFC non pervenuto.
Autonomia
Se pensavate che ormai il peggio fosse passato, beh, vi sbagliate di grosso.
La batteria da 2200 mAh dichiarati, rimovibile, ha un autonomia complessiva di X ore.
Sì, X ore, dove X è l’incognita. Dopo aver usato per giorni il dispositivo, ancora non so a quanto ammonti questo lasso di tempo.
Ciò non perché mi sono rincoglionito io, ma perché Uhans U100 non è mai a conoscenza della carica totale della batteria. Il valore indicato, è sempre molto generico e inaffidabile, senza contare che per qualche strana ragione non scende mai sotto il 60%.
Questo cosa significa? Che non potrete mai sapere quanta effettiva autonomia rimanente ha il dispositivo, e potrebbe così letteralmente spegnersi da un momento all’altro. Esci di casa con l’80%? Magari in realtà è al 5%, non lo sai e dopo dieci minuti, muore.
Per questo motivo, non sono stato in grado di fornire i soliti screenshot delle giornate di utilizzo con il tempo di schermo acceso, ma diciamo che indicativamente non sono mai riuscito a tenerlo acceso per più di due-tre ore.
Risultato che fa pure decisamente schifo, visto il processore poco energivoro e il display piccolo per i canoni attuali.
I risultati reali però non sono adatti a una recensione perché non sono un indicatore affidabile dell’autonomia complessiva. Questo perché le variabili che incidono sui consumi sono innumerevoli, e sia perché ogni persona usa lo smartphone a modo suo e di conseguenza anche i consumi stessi sono, nel loro piccolo, unici.
Passiamo perciò la parola al benchmark test per la batteria di PCMark, che simulerà un generico uso del dispositivo, sempre uguale e ripetuto in maniera ciclica, perciò perfetto per stabilire una linea guida universale.
Quanto appena letto in queste ultime dieci righe sarebbe quello che vi avrei detto se fossi stato in grado di effettuare un singolo battery benchmark con PCMark, e invece, non sono riuscito a completarne neanche uno. Il dispositivo continuava a spegnersi durante il test, sicuramente dovuto al fatto che PCMark continuava a far scaricare il terminale fino al raggiungimento del 20% di capacità rimanente, il problema è che Uhans U100 non sa quanta batteria ha, quindi il test continua fino all’inesorabile spegnimento del terminale.
Verdetto Finale
C’è davvero bisogno di un verdetto finale? Credo di aver fatto una lista piuttosto lunga degli aspetti negativi del terminale, mentre quella dei positivi è veramente molto, molto, corta.
Certo, non si può ignorare il costo dello smartphone e rapportate a questo il suo valore, per cui l’acquisto di Uhans U100 mi sento di giustificarlo solamente nel caso venga utilizzato come secondo telefono in caso di emergenza. Altrimenti, veramente meglio evitarlo, spendere quei cinquanta euro in più e avere uno smartphone qualitativamente superiore.
Però dai, almeno mi sono divertito a recensirlo.