Originariamente inviato da
Rodja
"Devo cambiare telefono", eravamo nel 2004. Era l'epoca in cui il 6600 era il telefono più fico, Nokia era (e per molti anni ancora sarebbe stato) sinonimo di affidabilità, qualità. Il Nokia era un telefono da comprare. Il 6600 era il telefono da sognare.
"Deciso, dai, domani lo prendo". I brividi allo stomaco tutta la mattina, a scuola, poi finalmente arriva il pomeriggio quando con mio padre e mia madre andiamo ad ********. "Lo troverò di sicuro". Ci avviciniamo al reparto telefoni, ci sono molte persone, in quei momenti non puoi fare altro che considerarli "nemici". Rispetto la fila davanti al "commesso", finalmente arriva il mio turno: "ciao, cerco un cellulare, il Nokia... 6600..." Scandisco ogni sillaba, in tono epico, immaginando urla, coriandoli, applausi... "eh, lo abbiamo finito." Sorriso spezzato, il mondo mi crolla addosso. Quel paio di secondi immortalati nella mia memoria per sempre. "Ah..." Lo guardo. Mi guarda. Ci guardiamo. Mio padre fa finta di nulla, mia madre fa finta di nulla. "Aspetta" fa lui, "certo!" con un pizzico di speranza, "ne avevo messo da parte uno per una persona, ma... non si è fatta vedere ancora, quindi..."
Dopo 10 anni quella storia, ormai sepolta tra i file nell'archivio dei bei ricordi, torna alla mente... e una vocina nella mia testa si prende gioco di me, e pensi "karma puttana!".
Il 31 ottobre di quest'anno scopro dell'Xperia T in offerta al marcopolo. Dopo due mesi di ricerca, indeciso tra modelli cinesi, imitazioni, promozioni, occasioni, bottediculo... mi ritrovo davanti questa possibilità. Erano da poco passate le 18. Chiamo la mia ragazza, "che faccio?" e "che fai, ci pensi pure?". Controllo la disponibilità online, "ce l'hanno in negozio, tutto perfetto!"
Tutto perfetto, sì. Perché quest'estate ho comprato un pc da loro. Era un sabato mattina, avevamo bisogno di un pc traghettatore a un buon prezzo, avevano ciò che faceva per me: HP, 4gb di ram, 500 di rom, una buona scheda video, Win8, touchscreen, a 349€. Lo ordino un sabato mattina. Saranno state le 11. Subito arriva la conferma dell'ordine. "e adesso aspettiamo novità". Mezzora dopo altre due e-mail. "Disponibile al ritiro". "Cazzo, magnifico!" Il pomeriggio passiamo in negozio e il pc è mio. Tutto perfetto.
Giovedì 31 ottobre, sono da poco passate le 18 e ho ordinato. Arriva la mail di conferma dell'ordine. "Perfetto, ora aspettiamo arrivi la prossima. Ma ci credi? Ho preso un telefono del genere a 199€!" E aspettiamo, aspettiamo. La sera passa senza novità. Da mobile il sito dice "in attesa di spedizione", da desktop "in preparazione". Perplesso. Vabbè, era sera, vicino alla chiusura. Non avranno avuto tempo. "Ma lo dava disponibile in negozio!" Il giorno dopo niente. "Vabbè, è festa". Vero, era festa. E il giorno dopo sabato, e quello dopo domenica. Avrei dovuto aspettare lunedì... "ci sta, aspettiamo. Cazzo, 199€".
Arriva il lunedì. E il mercoledì. E il venerdì. E poi il sabato.
Lavoro certosino dei dubbi ai fianchi delle certezze. Li chiamo, in negozio.
"Buonasera, marcopolo, sono Cinzia". Due minuti terribili. Scocciata e annoiata, convinta di farmi un favore.
Capite? In questo periodo di crisi in cui lavorare è un miracolo, questa qui fa l'annoiata perché deve rispondere a un telefono, il suo lavoro.
"Noi non c'entriamo niente, di questo ne risponde marcopolo web, quando arriverà, le faremo sapere. Mamma quant'è caldo."
Nulla che non mi aspettassi. Aspetterò.
Il cruccio di informarmi sul servizio web di marcopolo. Vado sul loro facebook, e... buon dio, una roba tremenda.
Mi sento preso a pugni, mi viene da vomitare. "Okay, non lo avrò mai. Sembrava troppo bello..."
E' vero, si erano presi un impegno accettando quell'ordine. Mettono le mani avanti, "non è vincolante" e dopo 10 giorni dalla disponibilità al ritiro il negozio fisico è libero di vendere il prodotto ad altri. In questo caso, però, non si può parlare né di "disponibilità al ritiro" né di "10 giorni di attesa". Che fare? Leggo che il "call service" di marcopolo web è inconsistente, oltre che costoso. A che pro chiamarli? Mi dico, "aspettiamo martedì, vediamo che succede."
Arriva il martedì, l'attesa delle due mail è sparita. Hanno tolto la vigilia e l'attesa dello scartare i regali, al bambino che aspetta Natale...
"Sai che c'è? Gli scrivo una mail." Nulla di che, un rigo o poco più. Chiedo se ci sono possibilità di averlo o se sarebbe meglio rinunciare.
Sono da poco passate le 18. "Faccio una doccia, tanto ormai..."
Arrivano due mail. "Possibile?" Possibile, possibili. "Disponibilità al ritiro."
Corro per la casa, "è Natale, è Natale! Di nuovo, è Natale di nuovo!"
Prendo il telefono e chiamo marcopolo. "Buonasera è Cinzia", ma vaffanculo "è arrivato davvero?"
Ma certo, mi chiede il codice, mi conferma tutto. "Passo domani appena possibile. Non lo vendete ad altri?"
"Ma si figuri, è suo!" Ma figuratevi, è mio. Lo dice Cinzia. Non aveva caldo stavolta.
Ma che coincidenza. Subito dopo la mail...
E se...
Notte insonne, mattina lunghissima, pranzo interminabile.
Sono nemmeno le 14 e parto verso marcopolo. Rido. "Natale, è Natale..."
Entro. Mi dirigo verso il reparto cellulari. Saluto, sorrido, informo il commesso, dò il codice, sono una Pasqua, è Natale.
"Non ce l'abbiamo." Fa freddo. Mi ha ucciso. "Sapevo da 10 giorni che non sarebbe mai arrivato."
"Ma come? La mail, Cinzia..." "Qui non è arrivato niente." "Ma come..." "Chiami il call service. Qui non è arrivato niente."
E sorride beffardo, a prendermi per il culo, con quel tono aggressivo. "Ma Cinzia..." "Non sapeva cosa dire, si è sbagliata."
Me ne vado da lì, trattenendomi da...
Appena arrivato a casa mi dico "e se chiamo il call service? Dopo aver letto la loro pagina web... e poi cosa credo di ottenere? Scarica-barile, scaricheranno la responsabilità all'altro." Cosa mi costerà chiamarli? 3€. Li chiamo e, sorpresa sorpresa, trovo dall'altra parte una persona gentilissima e cortese realmente interessata ad aiutarmi. Mi rassicura "il pacco è stato spedito e consegnato, altrimenti non avresti ricevuto la mail", "chiamerò il marcopolo appena possibile, parlerò col direttore, e appena possibile la richiameremo. Noi o loro. Tranquillo."
"noi o loro", pensavo. "noi" se la colpa sarà nostra, del web. "loro" se la cazzata l'avranno fatta quelli del negozio fisico.
Non sono nemmeno le 15, giornataccia, e il tempo non passa mai. Il telefono tace e marcopolo è il Grinch.
"Vado in bagno". Erano da poco passate la 18.
E i pensieri si accavallano, si susseguono.
Di chi sarà la colpa?
Il negozio fisico ha ricevuto il telefono e venduto? Qualche amico di qualche collega? Qualche impiegato?
O il negozio web ha finto la spedizione così da scaricare le responsabilità? Sto delirando?
Esco dal bagno. "Hanno chiamato!" "Chi?" "Marcopolo!" "Il negozio?" "Sì, uno con una voce dimessa ha chiesto scusa per il disguido"
Che culo. "Ha aggiunto che entro lunedì avrai il telefono. Si faranno sentire loro!"
"Fa' che non sia un'altra delusione..."
Hanno chiamato "loro", quelli del negozio fisico...
Mh.
Passa il mercoledì notte. Passa tutto il giovedì.
Venerdì mattina [oggi/ieri] prima delle 13 ricevo una mail. Mi confermano la disponibilità al ritiro.
"a meno che non lo abbia già ritirato"
E ora? Una nuova conferma o un messaggio di sistema? Che ne so...
Devo pranzare, poi vedo se telef... squilla il cellulare.
"Marcopolo, sono Antonio. Abbiamo l'Xperia T, quando vuole ritirarlo, può passare in negozio."
"Sì? Speriamo sia la volta buona"
Il tipo dall'altro capo del telefono biascica qualche stronzata, dal mio canto non posso altro che sentire "Natale, è Natale!".
Da poco passate le 14 e, sì, questa era la volta buona. E' Natale e sono ancora in debito con il karma.