Cos'è una recovery: semi-OT
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Originariamente inviato da
bimox
Per questo motivo sono un po' restio al rooting. Da quanto capisco, dopo il rooting, rimane qualcosa di non facilmente ripristinabile scritto nella flash.
Non conosco l'architettura di memoria non volatile di un dispositivo android, ma per lavoro ho a che fare con questi argomenti (boot, kernel, filesystem, applicativi su specie di computer industriali di cui ovviamente conosco l'architettura, anche se non sono lo sviluppatore), per cui se mi vuoi dare una breve spiegazione, la leggo volentieri. In alternativa cerchero' un mini tutorial sull'architettura dei sistemi Android, cosa e' il recovery, cosa e' il CWM... Magari si tratta solo di capire i termini per ricondurli alle mie conoscenze.
Saluti.
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Originariamente inviato da
bimox
La recovery e' quello allora che noi in azienda chiamiamo "boot". Senza di esso la scheda non parte, contiene alcuni campi che vengono passati poi al kernel Linux. .......
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A questo punto forse allora la recovery e' qualcosa che viene caricata successivamente al boot...
La recovery non è il boot, per quello ci sono altri files ed una partizione dedicata, che si occupano dell'avvio.
La recovery è un piccolo programma, presente in tutti i dispositivi android, e collocato in una partizione inaccessibile al sistema operativo e all'utente, se non con particolari comandi. E' solitamente ottimizzato dai produttori secondo le singolari specifiche di ciascun hardware quindi E' SPECIFICA per ogni dispositivo.
Ad esempio, relativamente al nostro dispositivo, la recovery originale può essere comandata dal telecomando in dotazione, mentre CWM può essere comandata solo da una tastiera USB collegata al Minix
La recovery stock è blindata e permette poche opzioni. A fianco alle recovery stock vengono sviluppate da appassionati versioni modificate (mod) che hanno opzioni importanti mancanti in quelle originali, tra cui la possibilità di installare files di sistema in formato .zip comprese le ROM che anch'esse sono rilasciate in formato zip.
Permettono - diversamente dalle stock - il backup dell'intero dispositivo detto "NAND backup" ed il relativo ripristino. Permettono la formattazione selettiva - e propedeutica all'installazione di nuove ROM - di alcune partizioni di android, come system, Data, cache, dell'intero dispositivo, del file cache "Dalvik" (contenuto in data). Alcune recovery integrano un gestore files e altre opzioni.
La recovery si occupa inoltre di porre il dispositivo nello stato di "download" e quindi in grado di accettare comandi e operazioni effettuate da un pc a cui è collegato via USB, tramite riga di comando adb, o interfacce grafiche come Odin o Moborobo... La recovery "mod" si installa SOPRA la recovery stock generalmente tramite Odin, o Moborobo, sovrascrivendola. Anche le recovery mod, si installano SOPRA le precedenti mod, ma avviando il processo direttamente dalla vecchia recovery, perché sono in formato zip.
Il processo è totalmente reversibile, anche se generalmente non c'è nessun motivo per tornare indietro perdendo importanti caratteristiche. Da quanto è stato detto qui, il ritorno alla recovery stock si realizza tramite il flash del firmware (originale), che sovrascrive anche la partizione di recovery.
CWM come TWRP, sono le due recovery "mod" più note, utilizzate ed idonee alla maggior parte dei dispositivi, nel senso che sono state adattate alla maggior parte dei dispositivi oggi in commercio.
L'installazione della recovery, generalmente è anche propedeutica all'installazione del root, poiché anche il root generalmente si installa tramite un file zip. (Da recovery)
Per ultimo, poiché la recovery, come detto è un programma protetto e quasi inattaccabile dai disastri fatti dell'utente, è lo strumento primario per il recupero del dispositivo da gravi problemi, mediante l'installazione dopo le opportune formattazioni di una nuova ROM che sovrascriverà la vecchia cancellando i guai. E' praticamente a prova di errore, e fintanto che nel dispositivo c'è una recovery (mod), si avrà sempre la possibilità di riparare gravi problemi in pochi minuti. Unica avvertenza è di avere la batteria carica, (o nel caso del Minix un UPS).
Aggiungo anche che la recovery consente in pochi minuti - partendo da un backup - il ripristino del dispositivo, compreso il software installato. Operazione che può richiedere anche qualche ora, a seconda del numero delle applicazioni aggiunte dall'utente... Va da se che più è recente il backup e meno si dovrà lavorare...
Odin, che poi è lo strumento usato dai riparatori ufficiali di alcune case (Samsung ad es.), come Moborobo sono l'ultima spiaggia, perché sono progettati oltre che per installare un firmware (firmware = ufficiale - ROM = amatoriale), anche per sovrascrivere la recovery: se qualcosa va storto durante il processo, o va via la corrente, in mancanza di un UPS, e a differenza del ripristino tramite recovery, il dispositivo è defunto...
Conclusioni:
tutti i produttori Minix compresa, sconsigliano di modificare il dispositivo, intaccando in particolar modo le aree di sistema, ma a ben leggere qui e non solo, sono pochi quelli di noi che si tengono le manine in tasca.... rotfl Di conseguenza è meglio avere uno strumento di ripristino efficiente per riparare i guai che inevitabilmente causeremo, prima o poi....