La prova effettuata dal Wall Street Journal lascia pochi dubbi, definendo Android Auto “il futuro della tecnologia da cruscotto”.
La giornalista che si è occupata della recensione, Joanna Stern, ne loda soprattutto la semplicità d’uso: finora siamo stati costretti a utilizzare i poco pratici software di infotainment messi a punto dagli stessi costruttori di autoveicoli o direttamente lo smartphone, a scapito della sicurezza.
Con Android Auto basta collegare lo smartphone alla porta USB disponibile a bordo e il display mette già a disposizione mappe, musica e una serie di funzionalità permesse alla guida.
Passare dal software realizzato dai costruttori a Google Maps è come passsare da un Motel al Four Seasons, secondo la Stern. L’interfaccia d’uso è familiare e semplice, senza menu nascosti, e le informazioni sono più affidabili. E’ possibile anche utilizzare la tastiera, ma a quanto pare è raramente necessario visto che i comandi vocali funzionano alla perfezione.
Grazie all’integrazione con Google Now, inoltre, il software è in grado di impostare automaticamente il percorso verso il luogo del prossimo appuntamento registrato su Google Calendar o verso un luogo oggetto di una recente ricerca.
Ottimi risultati anche per quanto riguarda la musica: Google Play Music e Spotify sembrano ben comportarsi, anche se la seconda app presenta problemi con la ricerca tramite comandi vocali, un bug che Google dovrebbe risolvere a breve.
Resta ovviamente possibile ascoltare la radio in AM o FM, ma è necessario uscire da Android Auto, per poi riavviarlo in caso di necessità: a tal proposito viene fatto notare che il caricamento di Android Auto è molto veloce con Nexus 5 ma davvero lento con Galaxy S6 Edge, problema che dovrebbe essere sistemato con un prossimo update da Google.
Il sistema si occupa inoltre di gestire i messaggi di testo, notificandoli, leggendoli e dando la possibilità di scrivere la risposta tramite voce, ascoltarla per verificare che sia tutto ok e inviarla.
Insomma, in questa prima prova, Android Auto viene promosso a pieni voti. Ci sono ovviamente dei limiti: per utilizzare Android Auto è infatti necessario uno smartphone con Android 5.0 Lollipop o superiore e, ovviamente, un’auto compatibile. Sembra comunque che anche questa volta Google abbia visto giusto e la battaglia con Apple e il suo CarPlay è appena agli inizi.