Oxygen vs Cyanogen OS. Quale Rom scegliere sul vostro OnePlus One? La nostra comparativa

21 Aprile 201543 commenti

Lollipop è ormai ufficiale su OnePlus One. La casa mantiene ancora accordi con Cyanogen ma porta avanti il proprio progetto Oxygen, ad oggi le proposte sembrano valide entrambe, ma quale scegliere tra le due?

Solo sette giorni fa Cyanogen annunciava l’avvio della distribuzione della CyanogenOS 12, e il primo terminale a riceverla è stato, ovviamente, il OnePlus One, dispositivo progettato e prodotto da OnePlus in collaborazione con il noto team di sviluppatori.

Successivamente le cose sono cambiate, e chi ha seguito la vicenda sa che i rapporti tra le due società hanno subito un leggero raffreddamento, tant’è vero che la stessa OnePlus ha deciso iniziare a guardarsi intorno, realizzando in breve tempo, anche in collaborazione con il team Paranoid, la propria Oxygen OS.

Oggi, alla luce di questo importante bivio, cosa scegliere e perchè? Abbiamo provato, grazie anche ai preziosi feedback ricevuti dagli utenti del forum [ qui la sezione dedicata ad OnePlus One ], ad effettuare una nostra comparativa tra Cyanogen OS e Oxgen OS.

Versione di Android ed installazione

Le due ROM sono entrambe basate su Android Lollipop in versione 5.0.2. Per ottenere la 5.1, almeno in via ufficiale non ricorrendo a nightly o varie versioni beta, bisognerà attendere ancora un pò.

Le modalità di installazione sono differenti, nonostante si tratti di due stock ROM. Il perchè è presto detto: OnePlus One nasce con a bordo preinstallato il sistema Cyanogen, quindi risulta ovvio e più facile il passaggio tra le varie build dell’OS preinstallato rispetto ad una migrazione da questo verso un’altra ROM, stock o custom indifferentemente. Alla luce di questo, per installare la COS12 (riassumo per comodità il nome Cyanogen OS 12) basterà attendere l’aggiornamento OTA – già in corso – ed installarlo come sempre fatto. Per chi non volesse aspettare l’aggiornamento automatico, ciò che bisogna fare è, ovviamente, sbloccare il bootloader, ottenere permessi di root, installare una custom recovery (come ad esempio la TWRP) ed infine flashare il zip della ROM. Lo stesso procedimento, ma ovviamente con file ZIP differente, è necessario per installare la Oxygen OS.

interfaccia e configurazione

Oxygen è un sistema diciamo proprietario e questo è assodato, ma non lo è più di tanto per quanto riguarda l’interfaccia utente, Questa rispecchia perfettamente la grafica stock di Android Lollipop, con le consuete animazioni e tutti gli elementi caratteristici dell’ultima release del sistema operativo di Google.

Cambia leggermente la Cyanogen OS 12, leggermente perchè anch’essa richiama la UI di Lollipop, e ce ne accorgiamo già dalla fase di configurazione iniziale, tutto come di default e solo a volte incontriamo il logo Cyanogen tra le varie pagine. A proposito di schermate, tra queste vi è quella che ci consentirà di creare/accedere al nostro account Cyanogen (l’account creato fino alla versione 11S non funziona), il quale ci permetterà di accedere all’applicazione Market Theme e, eventualmente, usufruire di altri servizi Cyanogen, come ad esempio il rintracciamento del cellulare smarritoNextbit Baton, applicazione che ci garantirà di avere sempre un backup aggiornato dei contenuti del nostro dispositivo. Tale backup può essere ripristinato su qualsiasi altro telefono che abbia implementata questa funzione.

Cyanogen OS personalizza nettamente la schermata Home, qui abbiamo a disposizione, infatti, diversi sfondi propri del team Cyano e soprattutto le icone delle applicazioni totalmente differenti da quelle di Android Stock. Anche la tendina superiore per le notifiche vede un bell’intervento della mano degli sviluppatori. Nel complesso, tutto il tema fatto in casa Cyanogen per questa ROM si chiama Hexo.

PERSONALIZZAZIONE

Anche in questo campo, c’era da aspettarselo, la COS12 vince con largo vantaggio. Su Oxygen è possibile cambiare la modalità di visualizzazione della batteria (barra classica, cerchio, percentuale o nascosta del tutto), personalizzare le funzioni dei 3 tasti soft touch, disabilitarli in modo da avere la barra navigazione a schermo. E’ possibile, infine, impostare ed utilizzare le consuete gesture ormai note nel mondo Android, come il double tap to wake, l’apertura diretta della fotocamera, della torcia, il controllo musicale, ecc.. tutte funzionalità accessibili esclusivamente a schermo spento.

Quanto già detto, e molto altro, è invece il contenuto della Cyanogen. Innanzitutto il tema, come già detto preinstallato vi è Hexo ma, nel non caso fosse di vostro gradimento, è possibile anche modificarlo e abilitare la stock UI di Android Lollipop 5.x.x. Una bella novità è la funzione che permette il mixaggio dei temi, ovvero vi è la possibilità di creare una sorta di tema personalizzato prendendo i vari elementi da quelli già preesistenti, ad esempio le icone di un tema, mentre la status bar e lo sfondo di un altro. Per arricchiere la fantasia dell’utente il team Cyanogen ha anche implementato e messo a disposizone di tutti un proprio store in cui vengono racchiusi tutti i temi – gratuiti o a pagamento – creati dai membri dell’immensa community,

In aggiunta a ciò che è stato detto per la Oxygen OS (gestures, a schermo spento, navbar personalizzabile, icona batteria), sulla Cyano abbiamo anche a disposizione il noto APM (Advanced Power Menu), ovvero il menu rapido accessibile mediante pressione prolungata del tato power con le varie opzioni di riavvio, screenshot, modalità aereo e selettore del profilo audio.

Molto personalizzabile è, infine, anche il pannello delle notifiche, laddove è possibile visualizzare una sorta di widget del meteo, riallineare le icone a proprio piacimento, abilitarle e nasconderle.

Chicca esclusiva per la Cyanogen OS 12 è la possibilità di modificare il comportamento del led di notifica, il quale può essere impostato in varie modalità per quanto riguarda il colore, durata e velocità del lampeggio, ovviamente sempre in modo specifico per ogni singola applicazione.

AUTONOMIA

Comparativa volutamente rimandata di qualche giorno proprio per completare questo paragrafo. L’autonomia è un fattore importante – per non dire fondamentale – nei nostri terminali, quindi meglio effettuare un buon test sul campo, sopratutto perchè è noto che una qualsiasi ROM ha bisogno di un certo periodo di assestamento per girare al meglio e tale operazione può impiegare anche qualche giorno.

Vince, seppur di poco, Cyanogen OS, il lavoro svolto dagli sviluppatori è davvero lodevole, non miracoloso ma molto soddisfacente. Mentre la Oxygen ci permetterà di arrivare senza particolari difficoltà a sera (quindi ottimo), la controparte mette a disposizione ben 3 modalità di risparmio energetico, normale, bilanciato e prestazioni elevate. Smanettandoci per un attimo e prendendoci la giusta mano, si riesce a superare agevolmente anche la giornata di utilizzo. Ben fatto su entrambe.

BUG NOTI

Ecco il tasto dolente! Trattandosi di ROM in continua evoluzione, non è al momento possibile dichiararle perfette, ma questo – in fondo – è il bello del mondo del modding.

Al momento, la seguente è la lista di bugs, per fortuna non sistematici, che gli utenti hanno riscontrato sulle due ROM.

Bugs – sporadici – Oxygen OS:

  • Impossibile usare la rete mobile/WiFi anche se si è connessi
  • Velocità ridotta su rete WiFi
  • Play Store non raggiungibile per assenza di connessione dati
  • Non è possibile terminare chiamate tramite il bottone dedicato sugli auricolari
  • Segnalazione di assenza campo sul Lockscreen non veritiera
  • Tocchi fantasma usando la tastiera
  • L’applicazione Orologio subisce dei crash

Bugs – sporadici – su Cyanogen OS:

  • Crash random di alcune applicazioni
  • Connessione Wifi e dati non stabili
  • Applicazione mail non tradotta del tutto
  • Fotocamera con qualche problema se si utilizza il flash
  • Il Sensore di prossimità spegne lo schermo quando arriva una chiamata

CONCLUSIONI

La ROM Oxygen è nuovisimma, il team OnePlus ha voluto offrirne diciamo un’anteprima ai propri utenti, bisognerà vedere in futuro cosa ne faranno della loro creazione, se lasciarla come una variante di Android stock con modifiche minimali e dare la possibilità agli utilizzatori di modificarla a piacimento (attraverso Xposed o altri tool), o se migrare verso una strada come quella intrapresa dal gruppo Cyano che ha implementato un’infinità di modifiche e personalizzazioni all’interno della propria ROM.

In definitiva, Cyanogen OS è la ROM ideale per gli amanti dell’estetica sebbene con qualche bug o microlag di troppo, Oxygen OS, invece, è per chi si accontenta di un sistema minimale ma sempre performante.

Se siete possessori di OnePlus One e, come noi, avete avuto modo di provare entrambe le ROM, ci farebbe davvero piacere ascoltare le vostre considerazioni nei commenti sottostanti.

Potete anche ricevere maggiori informazioni, ed esprimere le vostre domande o perplessità, all’interno delle discussioni predisposte nel nostro forum:

Grazie a Max per la preziosa collaborazione!

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