Con il lancio del Redmi Note 3 e del Mi Pad 2, l’azienda cinese ha infatti modificato la propria politica e i suddetti dispositivi vengono spediti con il bootloader bloccato. Questo significa non poter installare alcuna ROM che non provenga da Xiaomi in persona, e quindi bloccare tutto il lavoro di traduzione, pulizia dal bloatware cinese e risoluzione di problemi vari che normalmente viene fatto dalla community, lasciando l’acquirente con la ROM originale in cinese/inglese con cui il device esce dalla fabbrica.
Probabilmente nel caso del Redmi Note 3 uno dei motivi di queste restrizioni è da ricercarsi nell’implementazione del sensore di impronte e nelle relative implicazioni sulla sicurezza che esso comporta, ma fortunatamente MIUI Italia sembra avere buone notizie. In un post trapela come Xiaomi stia cercando di porre rimedio alla situazione con il rilascio di una ROM Developer con bootloader sbloccato oppure con un tool per lo sblocco di quest’ultimo, se non con entrambi.
Chi ha già acquistato il dispositivo o chi è intenzionato a farlo può quindi sentirsi rassicurato, la ROM in italiano e quella Multilanguage arriveranno, bisogna solo capire quali saranno i tempi. Nel frattempo Xiaomi sconsiglia di tentare la fortuna con tool di terze parti o di provare ad aggiornare con Mi Suite, quindi come già detto la parola d’ordine è pazienza.