Come potrete vedere dal seguente screen, Android 4.3 (con tutte le sue piccole varianti Android 4.3.1 ed Android 4.3.3) appare a bordo di alcuni device Google Nexus. Ovviamente sappiamo che questi dati possono essere facilmente falsificabili, ma nel caso del precedente rumors, anche in questi casi sarebbero state effettuate le medesime prove.
In passato anche per Android 4.2 e 4.2.2 nei log del server erano stati segnalati dei riscontri alcune settimane prima della presentazione ufficiale del Google I/O, perciò non possiamo escludere che BigG voglia ripetere l’esperienza.
Alcuni giorni fa, dai server di AndroidPolice era stata avvistata la build JWR23B in esecuzione su un Nexus 4 con Android 4.3, invece nei server di AndroidAuthority ritroviamo differenti build a bordo di Galaxy Nexus, Nexus 4, Nexus 7 e Nexus 10:
- JWR25C
- JWR24B
- JWR29/JWR29B
Inoltre è stata notata anche un’anomalia relativa ad un Nexus 4 con build JDQ39 (Android 4.2.2) che viene identificato per qualche motivo come Android 4.3.
Spulciando tra i dati di navigazione, si è appreso che la registrazione di tali visite sarebbe avvenuta intorno all’ultima settimana di Aprile da diversi luoghi del globo, partendo da Mountain View, ad altre zone della California per passare infine a Londra, Regno Unito e India.
Lo screen mostra anche due dispositivi non Nexus ma con a bordo Android 4.3, ovvero un Huawei U8819 (un numero di modello terribilmente simile ad Huawei Ascend G300 U8818/U8815) con sistema operativo Android 4.3.3 ed un ADR8995 4G (noto al pubblico come il Pantech Breakout) con sistema operativo Android 4.3.1, il quale in questo caso viene definito Key Lime Pie.
Sicuramente per questi device, datati tra il 2011 ed il 2012, possiamo facilmente immaginare che si possa trattare di una falsificazione, che ovviamente ci fa sorgere il dubbio anche per i device Nexus.
Android 5.0 Key Lime Pie non è ancora mai stato avvistato nei registri di alcun portale però la possibilità di conoscere presto il nuovo Android 4.3 Jelly Bean prende sempre più consensi, anche se per l’ufficialità non possiamo far altro che attendere una conferma da parte di Google.