Il Galaxy Note II è stato presentato nel corso dell’ultimo IFA tenutosi a Berlino durante un evento appositamente programmato da Samsung il 29 Agosto. Il nuovo phablet della casa sudcoreana è l’evoluzione del primo Galaxy Note che ha dominato (nonché aperto) il mercato degli ibridi tra smartphone e tablet (phablet per l’appunto); dallo scorso anno sono stati apportati degli importanti upgrade hardware che scopriremo mano mano all’interno di questa recensione.
Primo tra tutti troviamo il display che ha ora una diagonale 5.5” Super Amoled con risoluzione HD (dunque 1280 x 720 pixel) e con un rapporto di 16:9 anziché 16.10. E’ stata inoltre rimossa la matrice Pentile. Pur aumentando le dimensioni del display la larghezza rimane pressoché invariata e l’impugnatura ne risente parecchio. Il Note II infatti risulta molto più maneggevole del suo predecessore.
Panoramica Hardware
Iniziamo con la scheda tecnica completa del dispositivo:
- Processore quad-core Exynos 4412 a 1.6 GHz
- 2 GB di memoria RAM
- 16/32/64 GB di memoria interna, espandibile con micro-SD + 50 GB su DropBox
- Schermo da 5.5 pollici Super Amoled HD (1280×720 – 16:9) senza matrice PenTile
- Fotocamera posteriore da 8 megapixel con Auto Focus, Flash LED, BSI
- Fotocamera frontale da 1.9 megapixel, BSI
- A-GPS, Glonass
- Bluetooth 4.0, WiFi 802.11 a/b/g/n, USB 2.0 Host, mHL, NFC, Wi-Fi Direct, DLNA (Allshare Play)
- LED di stato
- Batteria da 3100 mAh
Come dicevamo, il Galaxy Note II ha un display più grande oltre che risoluto e confrontato con la prima generazione di Note otteniamo un’altezza superiore di 4 mm; riducendo a 16:9 l’aspect ratio troviamo 3 mm in meno di larghezza. Il design nel complesso è 0,3 mm più sottile. Pur restando sulle dimensioni circa del primo Galaxy Note, il nuovo phablet di casa Samsung riprende i tratti del Galaxy S III da cui eredita la cornice cromata (molto più resistente però), la forma del tasto Home, la posizione della fotocamera e, finalmente, il LED di stato RGB.
Pur essendo comunque anch’esso realizzato in plastica, la struttura complessiva è di gran lunga superiore a quella del Galaxy S III che al contrario scricchiola e non da la sensazione di essere robusto. Ovviamente il peso ne risente ma non di troppo, in tasca dopo qualche giorno ci si fa l’abitudine e non lo si sente.
Sulla parte frontale troviamo l’ampio display da 5.5” Super AMOLED HD da 16:9, LED di stato, sensori di prossimità/luminosità e la fotocamera frontale da 1.9 megapixel. Ovviamente non mancano i tasti Home, Indietro e Menu.
Ai lati abbiamo la cornice cromata con a sinistra il bilanciere del volume e a destra il tasto accensione/spegnimento.
Sul retro abbiamo la cover in policarbonato con speaker stereo (parte inferiore) con una piccola protuberanza in modo tale da consentire la fuoriuscita del suono anche quando appoggiamo il telefono su di una superficie, la fotocamera da 8 megapixel e il flash LED.
Sulla parte inferiore abbiamo la porta Micro USB, il microfono principale e lo slot per la S-Pen; superiormente abbiamo l’uscita jack da 3.5” e il secondo microfono per la riduzione dei rumori di sottofondo.
Parlando della S-Pen, è stata migliorata sia sotto l’aspetto dell’impugnatura sia per la funzionalità: ora i punti di pressione sono ben 1024, rispetto ai 256 del primo Note, rendendo la scrittura e il riconoscimento molo più precisi; inoltre il tasto fisico è stato ridisegnato e reso più facilmente cliccabile.
Vediamo le principali novità che riguardano S-Pen:
- Supporto S-Pen: ora quanto il pennino sarà rimosso il telefono ce lo notificherà, inoltre quando si troverà a 5-10 metri dal nostro Galaxy Note II verrà emesso un avviso acustico. Molto utile per evitare di perderlo.
- Air View: Quando passeremo il pennino sopra vari elementi senza toccare lo schermo (mail, messaggi, video, album fotografici, ecc) avremo la possibilità di vedere una piccola preview. Secondo noi è molto comodo, sopratutto per leggere l’inizio di una mail senza aprirla.
- Formula Match: Questa nuova funzione fornisce un riconoscimento avanzato delle formule matematiche quando le andiamo a scrivere col pennino, funziona molto bene.
- Riconoscimento scrittura: sono stati apportati miglioramenti, ora il software riconosce in maniera più efficace la nostra scrittura.
Nelle impostazioni possiamo associare svariate gestures alla S-Pen come inviare mail, aprire il browser piuttosto che i messaggi. Possiamo inoltre scegliere cosa fare al momento dell’estrazione dal dispositivo; io ad esempio ho impostato di aprire automaticamente una finestra con S-Note per prendere appunti rapidi.
La S-Pen è ora dotata di un puntatore che appare sul display in modo da avere l’esatta idea di dove stiamo per andare a toccare e quale voce; se ci soffermiamo qualche istante su un’icona o una voce comparirà una finestra che ci indicherà la relativa funzione.
A seguito dei numerosi smarrimenti di S-Pen da parte dei possessori del primo Galaxy Note, è stato implementato un sistema che consente al telefono di suonare e avvisare l’utente nel caso (dopo un tot di passi) la penna non sia inserita nell’apposito vano. In questo modo evitiamo di lasciarla al bar (magari quello di San Francisco dove vengono puntualmente ritrovati iPhone e smartphone inediti).
Software
Abbiamo introdotto dunque qualche informazione riguardo il comparto software ed è bene approfondirlo dato che è quello che distingue il Note da un normale smartphone.
Il Sistema operativo è ovviamente Android, venduto con la versione 4.1.1 Jelly Bean presto aggiornabile alla 4.1.2 (proprio in questi giorni è uscito un primo firmware di test). L’interfaccia è la medesima che troviamo sul Galaxy S III ovvero l’ultima evoluzione della TouchWiz che non ha niente a che vedere con quella presente sui terminali antecedenti come ad esempio il Galaxy S II o il primo Galaxy Note.
Il display svolge un ruolo molto importante su questo dispositivo in quanto è possibile visualizzare molti più contenuti che su un normale smartphone (facciamo una media di 4 pollici) e la navigazione web è nettamente superiore. Con l’aiuto della S-Pen poi selezionare le voci sulle pagine internet è davvero molto semplice e veloce.
Il processore con un clock da 1.6GHz sicuramente aiuta molto ogni operazione come consultare documenti o navigare sul web piuttosto che effettuare zoom o scrolling, assicurando la quasi totale rimozione di rallentamenti e/o impuntamenti.
All’interno troviamo tutte le funzioni che la nuova TouchWiz offre come S Suggests, S Voice, Samsung Apps nonché Paper Artist e LunAppArk per far divertire anche i più piccoli.
Autonomia
La domanda che tutti sempre si pongono è: “ma arrivo a sera con la batteria?”
Bene, signore e signori, questo è il primo telefono che mi consente di fare tutta la giornata senza spegnersi. Le sincronizzazione attive sono le più svariate tra cui: Facebook, Twitter, Google+, Gmail, Terremoti Italia (purtroppo mi tocca) e WhatsApp.
Sono arrivato a più di 4 ore di schermo acceso e la batteria segnava 14%, quindi subito dopo la notifica di batteria scarica; un risultato che non avevo personalmente mai visto con l’uso che ne faccio: molti messaggi, massimo una chiamata al giorno, Facebook molto spesso, Twitter e YouTube. WhatsApp circa un’ora ogni giorno e mail push di continuo. I 3100 mAh si sentono veramente tutti. Davvero complimenti a Samsung sotto questo aspetto.
Con un utilizzo normale (io non rientro tra i normali) si possono arrivare a fare 48 ore filate senza ricariche in mezzo, stando magari attenti a disattivare le connessioni quando non servono.
Chiamate e media
Ho notato qualche problema nell’audio in chiamata in alcuni casi, non sempre, ma forse dipende dalla mia unità demo: l’audio ogni tanto tende ad abbassarsi per un istante per poi riprendersi.
La fotocamera scatta ottime fotografie, meno puliti i video per quanto riguarda l’audio che in caso di forti rumori (discoteca) tende ad essere come ammutolito dallo spostamento d’aria del suono; tuttavia i test che faccio solitamente sono effettuati in condizioni davvero estreme e a un telefono non si può chiedere chissà cosa.
Considerazioni finali
Il dispositivo mi è davvero piaciuto sotto tutti i punti di vista. Mai un riavvio, mai un impuntamento o un tentennamento; risponde velocemente anche sotto stress, ottimo anche per giocare.
Non avevo mai provato S-Pen a lungo ma sono molto soddisfatto e sorpreso della precisione con la quale si riesce a scrivere; altrettanto impressionante è la rapidità e la facilità con la quale riesce a decifrare le calligrafie anche più strane (non scrivo per niente bene) anche in corsivo.
Non mi sono soffermato sul comparto fotografico in quanto è sostanzialmente identico a quello del Galaxy S III e mi limito a lasciarvi una galleria qui sotto.
Se state cercando un telefono per lavoro che sia abbastanza grande, questo fa sicuramente al caso vostro. Il prezzo è di 699€ ma sicuramente si troverà qualcosa in sconto con le feste natalizie (per esempio ora Mediaworld lo offre a 579€ online).
Prima della galleria vi ripropongo il video hands on offertoci da Samsung in occasione dell’anteprima a Milano.
httpvh://youtu.be/LQgp8brnAJE
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