AgCom, multa a 3 Italia per il cambio piano a pagamento

12 Giugno 201537 commenti

L'AgCom ha comminato a 3 Italia una sanzione da 348mila Euro per la condotta scorretta tenuta dall'operatore, che ha richiesto fino ad oggi agli utenti un corrispettivo per poter cambiare piano tariffario.

Tutti i cienti di operatori mobili hanno infatti diritto a poter fruire di un piano con tariffazione a secondi e senza scatto alla risposta. Si tratta di una direttiva AgCom che prevede inoltre che l’utente non debba corrispondere alcun onere per poter fruire di tale piano “base”.

Negli scorsi mesi diversi utenti avevano però segnalato che per passare a Power10, il profilo tariffario con cui 3 Italia si è adeguata alle regole, veniva richiesto il pagamento di un corrispettivo, che l’operatore restituiva solo a seguito di un reclamo specifico.

Da qui è partita l’indagine ed è arrivata la conseguente condanna: l’AgCom parla di una vera e propria “strategia aziendale che comporta l’automatico prelievo della predetta somma e l’eventuale, successiva verifica dell’effettivo rimborso di quanto già prelevato solo a seguito della ricezione di uno specifico reclamo”.

3 Italia “non ha adottato procedure interne conformi a quanto statuito dall’Autorità ledendo, in tal modo, il diritto degli utenti di ricevere informazioni chiare e trasparenti in ordine alle condizioni economiche dei piani tariffari di base per i servizi voce, traffico dati e SMS inclusa, se già clienti, la possibilità di passare ad essi in maniera gratuita”, si legge nella delibera.

Il vantaggio economico che la società ne ha tratto, l’intenzionalità della condotta scorretta e il suo perdurare fino a oggi sono altri elementi che hanno portato alla condanna:

[..] Tale condotta ha coinvolto un numero rilevante di utenti e ha determinato un vantaggio economico per la Società particolarmente consistente, a fronte del trascurabile importo complessivo delle somme corrisposte ai clienti a titolo di rimborso. Occorre tener conto, altresì, della intenzionalità di tale condotta in considerazione del fatto che la Società ha consapevolmente adottato procedure difformi già a partire dal 2010 e proseguito nel comportamento illegittimo negli anni successivi. Va rilevata, infine, l’attualità della condotta contestata[..]

Siete anche voi stati vittime del passaggio a Power10 a pagamento? Raccontatecelo nei commenti.

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