Daydream è un progetto con degli standard ben precisi già definiti: ci sono infatti specifiche per gli smartphone che potranno supportare il sistema di realtà virtuale, schemi e disegni a cui i produttori dei dispositivi dovranno attenersi, e una nuova interfaccia con Store dedicato.
I device compatibili con Daydream dovranno avere determinate caratteristiche come processori veloci e potenti, display a bassa latenza e svariati sensori. I primi dispositivi certificati specificatamente per la piattaforma (a parte il Nexus 6P, già dichiarato compatibile) arriveranno durante il 2016 da vari produttori tra cui Samsung, HTC, LG, e ZTE.
Il Play Store verrà reso compatibile e funzionale per la realtà virtuale, in modo da poter installare applicazioni e giochi senza mai togliere il visore, che ovviamente non sarà più Cardboard. Google ha infatti creato dei riferimenti a cui le aziende produttrici dovranno attenersi per creare gli apparecchi, che saranno più avanzati e funzionali.
Oltre ai sensori dello smartphone, potremo effettuare alcune azioni tramite un controller anch’esso soggetto a delle linee guida per gli sviluppatori: sarà composto da un touchpad e un paio di tasti, oltre ad ulteriori sensori che lo renderanno utilizzabile all’incirca come un controller della Nintendo Wii.
Non ci sarà quindi un visore prodotto direttamente da Google, almeno inizialmente, ma ci si affiderà alle varie aziende come già succede da sempre con Android. I primi dispositivi Daydream vedranno la luce questo autunno, insieme ad Android N e i nuovi Nexus. Non appena avremo maggiori informazioni provvederemo immediatamente a condividerle con voi. Stay Tuned.