GoPro mira a rilasciare l’applicazione entro la fine dell’estate.
Questo nuovo software permetterà finalmente di muoversi dall’obbligato editing desktop a quello mobile, il che è sensato, visto che spesso e volentieri i clienti delle minitelecamere portatili hanno appunto bisogno di mobilità, senza dovere avere l’intrigo di aspettare di essere a casa davanti al PC per editare e condividere.
Ciononostante, è legittimo pensare che forse sarebbe meglio lavorare ad un’applicazione sul cloud, che riduca la mole di lavoro ed elaborazione degli smartphone. Sarebbe anche preferibile poiché sarebbe naturalmente cross-platform. In effetti, stando a precedenti dichiarazioni del CEO dell’azienda, Nick Woodman, sarebbe già pronto un servizio cloud, ma che permette esclusivamente di visionare le riprese effettuate da GoPro: per la serie “guardare ma non toccare”.
Continueremo a tenere sott’occhio lo sviluppo di questa app: stando ai tempi dichiarati dalla compagnia, tra meno di due mesi dovremmo avere tutte le risposte ai dubbi che possono sorgere:
- Che sistemi operativi mobile supporterà?
- Fornirà prestazioni performanti anche sui dispositivi meno recenti?
- Avrà limitazioni?
- Sarà a pagamento?
- Che stiano anche lavorando alla versione cloud completa?
C’è inoltre da dire che ci si aspetta un prodotto ben fatto e rifinito nei minimi particolari: con un incremento del 72% nei guadagni per il Q2 2015, e con un fatturato di circa 420 milioni di dollari, non dovrebbe essere un problema assoldare un team di esperti per assecondare ogni richiesta dei consumatori.
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