Intel punta su GNU/Linux per il mercato tablet

9 Giugno 2010Un commento

Con il rilascio della piattaforma Moorestown Intel sembra prendere una posizione decisa su quelle che saranno le sue mosse future in campo tablet e, più in generale, verso i sistemi portatili. Questa nuova generazione di SoC (system on chip) è infatti orientata verso il risparmio delle risorse e la portabilità, come si evince dalle parole di Claudine Mangano, portavoce di Intel:
Moorestown è stato disegnato per sistemi con bassi consumi e form factor molto contenuti, come ad esempio tablet e smartphone. In questo senso il design è stato proprio progettato per andare a rispondere a tali esigenze.
Questa nuova piattaforma Atom Z600 però si dimostra ancora più interessante se si tiene conto che lo stesso portavoce di Intel ha affermato:
Moorestown non è stato disegnato per operare con Windows. È stato invece progettato e ottimizzato per gestire diverse distribuzioni Linux, comprese MeeGo e Android.
Questo segna un vero punto di svolta per Intel, che intende quindi lanciarsi nel mercato dei tablet e degli smartphone senza (almeno in questa prima fase) il suo partner di sempre: Microsoft.


Moorestown, infatti, risulta privo di bus PCI, cosa che lo rende “incompatibile” con i sistemi Windows.
I primi device dotati di questa piattaforma sono attesi sul mercato già nella prima metà del 2011, ma svariati produttori hanno offerto anteprime di nuovi gioiellini basati sul questo chipset, che promette prestazioni grafiche dalle due alle quattro volte superiori rispetto alla concorrenza.

Da notare come al momento Moorestown sia l’unica soluzione in grado di gestire la risoluzione 1080p.

Per finire ecco un video dimostrativo gentilmente offerto da Engadget che ci mostra le potenzilità di uno smartphone basato su Atom Z600:

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