Durante tutto il mese di Agosto le vendite registrate da HTC hanno portato entrate pari a 800 milioni di dollari, in calo del 4% rispetto alle entrate del mese di Luglio. Cifre che divengono ancora più pesanti se solo confrontate con quelle del Luglio 2011: perdite del 47%.
Avendo constatato che il lancio dell’intera gamma di smartphone One non ha portato il successo sperato e tanto aspettato il produttore taiwanese aveva già previsto che l’intero Q3 2012 avrebbe portato un enorme perdita per il proprio mercato, pronosticando perdite per il 23%.
La crisi sembra sentirla solamente HTC ma già nelle scorse settimane, tramite le parole del CEO Peter Chou, si stanno studiando le mosse per risollevare il nome dell’azienda. Eliminare i processi burocratici che sono un enorme ostacolo per il raggiungimento degli obiettivi:
“Abbiamo persone impegnate tutto il tempo in incontri e a discutere, ma senza decisione, direzione strategica e senso dell’urgenza
Siamo stati d’accordo nel fare qualcosa, ma o non l’abbiamo fatta o l’abbiamo realizzata in maniera inesatta
Non lasciate che i processi, le regole e le norme influenzino i nostri obiettivi più importanti. Naturalmente è necessario seguire determinate regole e criteri, ma non lasciate che le piccole cose eliminino gli obiettivi principali.
I nostri concorrenti possono sfruttare le loro dimensioni, la conoscenza del marchio ed il budget per le attività di marketing per fare cose che HTC non potrebbe fare.”
Dopo un IFA 2012 passata a guardare gli altri concorrenti, se solo non fosse per il Desire X, HTC è tornato a far parlare di se grazie all’evento del 19 Settembre, durante il quale forse conosceremo un nuovo phablet Android, tanto chiacchierato durante queste settimane, un successore del Flyer ed anche i nuovi smartphone con Windows Phone 8.
Cambierà qualcosa per HTC?