Note 7: le investigazioni andranno oltre le batterie

27 Ottobre 201649 commenti

Stando a quanto rivelato da Reuters, le investigazioni di Samsung per scoprire una volta per tutte cosa provoca l'incendio dei Galaxy Note 7 andranno oltre l'analisi della batteria.

Per cercare di venire a capo del “mistero“, Samsung esaminerà ogni aspetto del Note 7, incluso hardware, software e processo di fabbricazione. Come ben sappiamo il Note 7 è stato ritirato definitivamente dal mercato in seguito al manifestarsi di problemi anche per la seconda ondata di smartphone. samsung-galaxy-note-7-new-explosion-01-678405a8eb0e4e4b9852d78df25392539

Durante un meeting con gli azionisti tenuto qualche ora fa, il co-amministratore delegato J.K. Shin ha annunciato che Samsung ha distribuito 1.47 milioni di unità sostitutive di Note 7 dopo il primo richiamo del 15 settembre. Da allora sono stati recuperati 90 dei 119 dispositivi che hanno preso fuoco, dei quali 55 erano già stati identificati come potenzialmente pericolosi a causa delle batterie difettose.

Ma non solo Samsung si sta impegnando a trovare le cause di incendio. Il governo sud coreano sta conducendo anch’esso dei test su 5 unità precedentemente coinvolte in esplosioni o incendi. La ricerca è stata condotta da Korea Testing Laboratories, utilizzando raggi-X e tomografie per determinare le effettive cause di incendio.

Al momento non sappiamo ancora con certezza quali siano le cause e a quanto pare non lo sa nemmeno Samsung, che sta dedicando tutte le proprie forze per cercare di trovare il problema, al punto da rimandare di qualche settimana lo sviluppo del Galaxy S8.

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