Non sarà facile riaffermare il proprio nome all’interno di un contesto che, per quanto conveniente sia a livello economico, presenta comunque elevate barriere all’entrata, tenendo in considerazione le preferenze che, anno dopo anno, si sono sempre più intensificate nei confronti dei maggiori brand. Tuttavia, i segnali positivi non mancano: oggigiorno, Panasonic detiene il 3% della quota di mercato relativa alla vendita di smartphone in India e conta di raggiungere, entro la fine del 2016, una percentuale pari al 9%, insidiando così le posizioni più alte del podio occupate, tra gli altri, da Samsung.
I futuri piani di Panasonic
Con una significativa crescita dei profitti derivanti dal mercato indiano, si punta ad un immediato reinvestimento finalizzato allo sviluppo di una strategia di business che vada ad interessare gli altri Paesi. Allo stesso tempo, sarà importante destinare le risorse ad attività come la ricerca, così da individuare elementi distintivi che possano orientare i consumatori verso i prodotti Panasonic. Si lavora dunque per conseguire una crescita esponenziale a livello globale che, entro il 2018, dovrebbe portare nuovamente l’azienda a consolidare il proprio spazio. Alla luce degli eventi passati e della situazione odierna, credete che ci siano le effettive potenzialità per realizzare un simile progetto a lungo termine? Rivolgereste ancora i vostri acquisti verso i dispositivi di questo brand?