Peter Chou: “I problemi dell’azienda derivano dal marketing”

24 Febbraio 201342 commenti

Durante tutto il traffico intorno al lancio del nuovo HTC One, il CEO dell’azienda, Peter Chou, si è anche concesso ad alcune interviste circa il nuovo smartphone e la direzione che HTC sta prendendo. Un aspetto dei telefoni HTC, che o si ama o si odia, è la Sense, l’nterfaccia che HTC porta in Android per sostituire quella stock. Una delle maggiori ragioni per la quale gli utenti non acquisterebbero uno smartphone HTC sarebbe proprio questa UI, spesso troppo pesante. Nonostante ciò, nel bene e nel male, il nuovo One avrà la nuova Sense 5 e secondo Chou ci rimarrà.

In un’intervista di The Verge, a Chou è stato chiesto molto riguardo agli errori del passato con HTC One X e One S. La sua risposta?

Apparentemente era tutta colpa di un marketing mal funzionante e mal gestito. A parte la non tanto amata Sense, una delle maggiori accuse dello scarso successo è dovuta alla massiccia presenza di smartphone HTC. Per esempio, altri grandi produttori di smartphone Android offrono una grande selezioni di smartphone a prezzi differenti ma HTC sembra lanciare sul mercato tanti dispositivi che si differenziano per piccole modifiche, per esempio One S, One SU, One SV, ecc. Piccole differenze che risiedono in differenti display, CPU meno performante, LTE, ecc; tutto ciò crea confusione ma il colosso taiwanese non è l’unico, infatti, anche se in misura minore, anche Samsung lancia una miriade di dispositivi uguali (forse può permetterselo a differenza di altri).

Tutta quella confusione sarà solamente un ricordo grazie ad una nuova strategia di mercato. Peter Chou ha riconosciuto che la società aveva bisogno di migliorare il proprio marketing in modo tale che il messaggio arrivasse alla gente. Ovviamente molti utenti, in passato, hanno deciso di abbandonare HTC dato che dopo alcune settimane il loro nuovo smartphone era presente sul mercato in una variante più aggiornata. Forse anche la scelta del nome del nuovo One è sbagliata?

La famiglia One del passato non è certamente paragonabile al marchio affidabile di Samsung Galaxy, anche perché non ci conoscono tutte le tipologie di consumatori. Secondo il CEO di HTC, i loro clienti sono:

“People who are driven and are passionate about their beliefs and are looking for differentiation. People who appreciate innovation, who appreciate inspiring experiences.”

Tutti apprezzano l’innovazione e forse l’aver puntato molto su quest’aspetto porterà successo ma HTC non è certamente l’unico a farlo.

L’intervista ha anche toccato Windows Phone e Peter Chou è stato molto diplomatico per non ferire nessuno. HTC ama Android ma ama equamente Windowd Phone, cioè non ci sono preferenze. Un’idea di passare a Tizen, Ubuntu o altre piattaforme nascenti non sembra stuzzicare HTC, che attualmente preferisce rimanere con il duo Android e WP.

In merito ai tablet, il CEO si è dimostrato molto saggio, dicendo che c’è il reale bisogno di capire come ci si può distinguere dagli altri presenti sul mercato prima di lanciare un proprio prodotto. In tal modo non si sprecano risorse infatti sarebbe un suicidio per HTC, nell’attuale situazione finanziaria, lanciare sul mercato un tablet che potrebbe sembrare un clone di tutti gli altri già presenti.

Secondo voi la nuova strategia di marketing di HTC funzionerà?

 

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