Su 28 Paesi 12, tra cui l’Italia, hanno votato a favore delle nuove norme riguardanti il roaming, 9 si sono astenuti e 7 hanno votato contro. Tali norme riguardano il cosiddetto roaming permanente e prevedono l’uso da parte di ogni cittadino europeo del piano tariffario incluso nella propria SIM card in tutti i Paesi dell’Unione Europea senza costi aggiuntivi, a patto che tale SIM sia stata attivata nel Paese di residenza.
A beneficiare della fine del roaming non saranno solo i piani in abbonamento, ma anche le carte ricaricabili. I gestori telefonici europei dovranno però accordarsi sui prezzi all’ingrosso per il roaming: la quantità di traffico dati e di chiamate sarà conteggiata in base al prezzo dell’abbonamento oppure al credito residuo disponibile sulla SIM. I costi massimi addebitabili in caso di abusi saranno definiti entro il 15 giugno 2017, al momento dell’attivazione dell’Eurotariffa.
La Commissione Europea e la Banca Europea per gli Investimenti hanno annunciato i loro piani per istituire un fondo per le infrastrutture a banda larga, che servirà alla creazione di una rete Europea ad alta velocità destinata soprattutto alle regioni in cui i servizi sono ancora scarsi.
Günther H. Oettinger, Commissario responsabile per l’Economia e la società digitali ha dichiarato:
Sono grato ai nostri partner finanziari per l’istituzione di questo fondo per la banda larga. Si tratta di uno sviluppo importante per un finanziamento intelligente ed efficiente dei progetti a banda larga, soprattutto nelle zone poco servite, in linea con lo spirito e la lettera del piano di investimenti. È un grande passo verso una società dei Gigabit europea per tutti.
Il fondo per le infrastrutture a banda larga dovrebbe raccogliere almeno 500 milioni di euro tra investimenti pubblici e privati.