Spotify potrebbe limitare il catalogo musicale agli utenti free

9 Dicembre 201519 commenti

Sin dal suo lancio nel 2006, Spotify si è gradualmente imposto come uno dei migliori servizi di streaming musicale - se non IL migliore - soprattutto grazie alla possibilità di utilizzarlo in maniera gratuita (seppure con annunci pubblicitari e qualche limitazione riguardante la riproduzione delle tracce) e multipiattaforma. All'orizzonte, però, sembrano non esserci buone notizie per quella fetta di utenti che non dispone di un abbonamento premium.

Come detto in apertura Spotify, con una mossa decisamente inattesa, sembra intenzionata ad offrire ad alcuni artisti la possibilità di “nascondere” agli utenti free un numero non ben precisato di brani dalla lista di quelli riproducibili, rendendo di fatto il catalogo musicale “completo” una esclusiva degli utenti con una sottoscrizione premium.

La notizia riportata per prima dal Wall Street Journal, citando fonti anonime, chiarisce come Spotify sia intenzionata a provare questa nuova feature in un periodo di beta-test limitato, in modo da poter monitorare come questa limitazione influisca sull’utilizzo del servizio e sulla sottoscrizione di abbonamenti prima di rinegoziare nuovi accordi con molte delle maggiori case discografiche e detentori di diritti musicali.

La mossa – a mio parere – è a dir poco “azzardata” considerando che in passato il CEO dell’azienda, Daniel Ek, ha sostenuto che la struttura gratuita della società è stata essenziale al fine di poter competere con servizi come YouTube dove gli utenti possono ascoltare musica gratuitamente.

E voi, cosa ne pensate? Utilizzate Spotify Premium o vi avvalete del servizio gratuito?

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