TEMU: Altroconsumo smaschera e sconsiglia l’app del momento

5 Ottobre 2023Nessun commento

Nel vasto mondo dell'e-commerce, trovare un sito che sembra promettente può rivelarsi un’esperienza rischiosa se non si presta attenzione. Uno di questi siti, Temu, è stato recentemente sotto l'occhio attento di Altroconsumo, l'associazione per la tutela e l'informazione dei consumatori.

L’indagine di Altroconsumo ha preso in esame 28 prodotti acquistati su Temu, tra cui giocattoli, gadget, caschi e prodotti cosmetici. Quello che è emerso ha sollevato serie preoccupazioni riguardo alla qualità e alla sicurezza dei prodotti offerti sul sito.

Per quanto riguarda i giocattoli e i gadget, indirizzati principalmente a bambini e adolescenti, Altroconsumo ha scoperto che quasi tutti i 15 prodotti esaminati presentavano una o più non conformità rispetto alle norme vigenti. Mancanza di marcatura CE, assenza di istruzioni in italiano, etichettatura di sicurezza scorretta e errori nell’etichettatura dei prodotti con obbligo di omologazione sono solo alcune delle gravi irregolarità rilevate.

Anche i prodotti cosmetici non sono stati risparmiati dall’indagine di Altroconsumo. Dei 13 prodotti cosmetici analizzati, tutti presentavano almeno una non conformità, tra cui l’assenza di elenchi degli ingredienti, mancanza di numeri di lotto e marcatura CE errata.

Ma le preoccupazioni non si limitano solo alla qualità dei prodotti. Altroconsumo ha anche analizzato le procedure di acquisto e reso sul sito Temu. Se da un lato le procedure d’acquisto si sono rivelate veloci ed intuitive, i problemi sono emersi quando si è trattato di restituire i prodotti. Temu richiede ai clienti di fornire una motivazione per il reso, nonostante ciò non sia previsto dalla normativa dell’Unione Europea. Inoltre, i tempi di rimborso sono risultati estremamente lunghi, con un periodo di attesa di 29 giorni dalla comunicazione del recesso, a fronte dei 14 giorni previsti dal Codice del consumo.

Di fronte a queste preoccupanti scoperte, Altroconsumo ha annunciato l’intenzione di inviare una lettera al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per segnalare i problemi di sicurezza dei prodotti. Questa mossa è fondamentale per garantire che i consumatori siano informati e protetti quando fanno acquisti online.

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