Gli hacker prendono di mira Yahoo
Come sempre accade in circostanze del genere, i dati trafugati sono stati soprattutto nominativi, date di nascita, numeri di telefono, indirizzi di posta elettronica, username e password; talvolta, è stato possibile ottenere anche informazioni circa domande e risposte di sicurezza, nonostante il sistema di criptaggio fosse perennemente attivo.
Un episodio simile si era già verificato a fine 2014, quando vennero colpiti oltre 500 milioni di account: in un caso e nell’altro, l’azienda non è riuscita nel tentativo di individuare con precisione le falle di sicurezza che hanno permesso agli hacker di agire indisturbati sul sistema.
Le conseguenze di quanto descritto potrebbero riversarsi anche sulle trattative con Verizon: infatti, lo scorso luglio, si è giunti a stabilire un’intesa di 4,8 miliardi di dollari che però, alla luce dei recenti fatti che hanno coinvolto Yahoo, potrebbe subire una sostanziale revisione in termini di prezzo o, nella peggiore delle ipotesi, saltare del tutto.