Ovviamente i grandi colossi del settore musicale non hanno rappresentato un ostacolo per Google, bensì ancora oggi mancherebbe l’accordo con Worldwide Independent Network, il rappresentante degli artisti e delle case indipendenti.
Infatti, secondo quanto dichiarato da quest’ultimo tramite comunicato stampa, i termini di contratto (non cotrattabili) tra BigG e le piccole e grandi case produttrici sarebbero inaccettabili. Il compenso previsto per artisti indipendenti sarebbe molto inferiore rispetto a quello offerto da altri servizi come Spotify e Rdio.
Inoltre sembrerebbe che rifiutando il contratto di Google si perderebbero anche tutti gli introiti che potrebbero arrivare da terze parti, portando una considerevole perdita ai più piccoli produttori.
Certamente BigG non sembra essere intenzionata a lanciare sul mercato un servizio incompleto rispetto alla concorrenza, perciò non ci resta che attendere un grande cambiamento.