ASUS Zenfone 4 Max: autonomia al top e doppia fotocamera | Recensione

29 Ottobre 20173 commenti

Doppia fotocamera, batteria gigante e display da 5,5" per provare a stupire senza spese esagerate. Questo è Zenfone 4 Max di ASUS, e lo abbiamo testato per voi. Scopriamo com'è andata.

Nella grande famiglia Zenfone 4 che ASUS ha lanciato nell’ultimo mese, Zenfone 4 Max va a ricoprire il ruolo di smartphone senza caratteristiche spumeggianti ma con una batteria che può sopportare qualsiasi prova. L’hardware non è certo di primissimo livello, ma non fasciamoci la testa prima di essercela rotta. Cominciamo la nostra analisi.

UNBOXING

Zenfone 4 Max arriva in una scatola celeste al cui interno trovano posto, oltre al dispositivo, il caricabatterie, il cavo microUSB (si, niente Type-C) da utilizzare per ricarica o collegamenti al PC, e un adattatore OTG appositamente inserito per sfruttare la ricarica inversa, una delle feature di questo smartphone. Nella confezione che abbiamo ricevuto non erano presenti auricolari, accessorio che in alcuni mercati è però presente. Aggiorneremo al più presto non appena avremo rassicurazioni ufficiali sulla loro presenza o meno in Italia.

IL DISPOSITIVO

Esteticamente parlando si possono fare due distinte considerazioni su questo Zenfone 4 Max, una per la parte frontale e una per il retro. Osservando soltanto la parte anteriore si potrebbe tranquillamente confondere questo telefono con un dispositivo uscito già da un po’ di tempo. La cornice superiore molto pronunciata e l’insieme di design, tasti di navigazione capacitivi e tasto Home/lettore di impronte creano un effetto non esattamente all’ultimo grido, ma niente che faccia inorridire in qualunque caso.

Nel momento in cui giriamo il telefono invece le cose prendono una buona direzione, niente di innovativo ma gradevole. La parte posteriore di ZenFone 4 Max infatti è realizzata prevalentemente in metallo con due fasce plastiche in alto e in basso a spezzare l’uniformità e ad aiutare il lavoro delle antenne. Il modello Deep Sea Black che abbiamo in prova è ovviamente nero, ma sotto determinate fonti di luce mostra dei riflessi bluastri che si notano maggiormente proprio sulle fasce e che creano un effetto molto piacevole. Bella anche la doppia fotocamera incastonata in un ovale di vetro all’altezza dello stacco tra metallo e plastica.

Naturalmente alcune delle scelte sopra elencate sono state dettate anche dalla presenza di una ricca batteria da 5000 mAh, così come lo sono spessore e peso del dispositivo. Ai lati dello smartphone ci sono, come sempre, il bilanciere del volume seguito dal tasto Power e lo slot per SIM e MicroSD. Molto apprezzata in questo caso è stata la scelta di inserire due slot per le SIM e uno dedicato esclusivamente alla MicroSD, non ci sarà da scegliere dunque. Menzione particolare per l’asseblaggio: veramente ben fatto e dona una sensazione di gran solidità.

Buono il display HD. Molto luminoso (460 nits circa) e con una calibrazione dei colori soddisfacente. Gli angoli di visione, seppur non al top, sono molto buoni e anche la luminosità sotto la luce del sole permette un utilizzo agevole in quasi tutte le situazioni.

Vediamo la scheda tecnica completa:

Rete
Tecnologia GSM / HSPA / LTE
Dispositivo
Dimensioni 154 x 76.9 x 8.9 mm
Peso 181 g
SIM Dual SIM (Nano-SIM, dual stand-by)
Display
S-IPS LCD
Dimensione 5.5 pollici
Risoluzione HD (1280 x 720)
 
Piattaforma
OS Android 7.1.1 con ZenUI 4.0
Chipset Qualcomm® Snapdragon 430
CPU Octa-core 1.4 GHz Cortex-A53
GPU Adreno 505
Memoria
SD microSD fino a 256GB (Slot dedicato e non ibrido con SIM)
Interna 32/64 GB – 3/4 GB RAM
Fotocamera
Primaria 13 MP, f/2.0, autofocus, LED flash + grandangolare 120°

Geo-tagging, touch focus, face detection, HDR, panorama

Video 1080p@30fps
Secondaria 8 MP, f/2.2, LED flash
Batteria
  5000 mAh
Funzionalità Particolari
  Reverse Charging, Modalità di conservazione durata batteria
Connettività
 
WLAN Wi-Fi 802.11 b/g/n, Wi-Fi Direct, hotspot
Bluetooth 4.1, A2DP, LE
GPS A-GPS, GLONASS, BDS
Radio FM Si
USB MicroUSB, USB On-The-Go

FOTOCAMERA

Trovarsi con una doppia fotocamera è sempre un piacere, ma come ben sapete ci sono svariati modi di implementarle in uno smartphone. ZenFone 4 Max non utilizza i suoi sensori per consentire foto con effetto bokeh e conseguente gestione della profondità. ASUS ha piuttosto puntato su una seconda fotocamera grandangolare alla stregua del più rinomato LG G6, accessibile facilmente grazie ad uno switch posizionato proprio sopra il pulsante di scatto nell’app fotocamera.

La differenza di qualità tra il sensore primario e quello grandangolare è evidente. Le foto scattate con questa fotocamera mantengono i colori vivi di quella primaria, ma mostrano un significativo calo di nitidezza.

Fortunatamente l’obiettivo standard offre prestazioni più in linea con le promesse fatte da ASUS. Parliamo infatti di una fotocamera che non fa certo gridare al miracolo, ma che fa il suo lavoro egregiamente quando ci troviamo sotto la luce del sole. La messa a fuoco è rapida così come lo scatto, regalando quindi una buona esperienza all’utente. Certo, purtroppo le prestazioni calano vistosamente quando ci troviamo in situazioni di scarsa luminosità, meno definizione e tanto rumore, ma non potevamo aspettarci miracoli.

Troviamo inoltre la modalità Super Resolution inserita da ASUS: funziona quasi come l’ HDR, in quanto scatta più foto a diverse esposizioni e le combina via software. Il risultato è un’immagine da 52 MP che è indiscutibilmente più dettagliata di quanto si otterrebbe normalmente, ma non sempre riesce a replicare la stessa gamma di colori di una foto scattata in modalità normale e perde un po’ di profondità sullo sfondo quando immortaliamo un viso.

Presente anche la modalità Beauty, pensata per i selfie ma utilizzabile da entrambe le fotocamere. Ammorbidisce il tono della pelle e attenua le imperfezioni come decine di altri software di altre marche, ma non essendo mai stato un particolare amante dei risultati “falsati” di questo genere di applicazioni, non l’ho amata più di tanto.

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SOFTWARE

Prestazioni più che soddisfacenti ma interfaccia da svecchiare. Potremmo riassumere così le impressioni dettate dall’utilizzo quotidiano di Zenfone 4 Max. Lo Snapdragon 430 unito ai 3GB di RAM della versione in nostro possesso (esiste anche una variante con 4GB di RAM e 64GB di storage) svolge egregiamente il suo lavoro e la UI scorre fluida e veloce. Per un uso principalmente votato a internet, social network, messaggistica e audio/video difficilmente noterete differenze con dispositivi più costosi ed equipaggiati, mentre se lo si mette alla prova con mutitasking pesante e soprattutto con il gaming il telefono mostrerà i suoi limiti, ma senza mai crearvi problemi come blocchi o riavvii.

La ZenUI 4.0 proposta da ASUS è stata ripulita da molti applicativi proprietari e snellita, ma sotto il punto di vista estetico c’è ancora un po’ da lavorare. Alcune scelte stilistiche infatti sanno di vecchio o di poco curato e inspiegabilmente risultano graficamente diverse (e peggiori, vedi pannello dei Quick Settings) dai suoi fratelli maggiori della gamma Zenfone 4, con cui Zenfone 4 Max condivide la data di uscita e la versione di Android. Qui in basso un esempio delle differenze.

Detto questo, siamo soddisfatti del rendimento di questo Zenfone 4 Max nell’uso quotidiano, e abbiamo anche apprezzato l’app PowerMaster che si occupa di gestire la batteria sotto tutti i suoi aspetti con una miriade di opzioni e il toggle per attivare il Reverse Charging utile a ricaricare altri dispositivi.

AUDIO, RICEZIONE E BATTERIA

Ci siamo trovati molto bene con questo dispositivo sotto il punto di vista della ricezione. La rete cellulare è performante e il 4G LTE regge bene anche in situazioni di scarso segnale. Inoltre in caso di passaggio a reti più lente lo switch tra una e l’altra è rapido e indolore. Promosso anche il WiFi grazie ad una tenuta sopra la media e che riesce a navigare anche dove altri dispositivi cominciano a vacillare. Non è sempre immediato e “intelligente” il passaggio da una rete all’altra all’interno di uno stesso ufficio/appartamento, ma la particolare capacità di mantenere e utilizzare anche un segnale scarso vi lascerà navigare tranquillamente senza interruzioni.

La resa audio è discreta e l’altoparlante posto alla base del dispositivo rilascia un suono potente e molto nitido per uno smartphone di questa fascia. Gli alti sono ben definiti mentre i bassi sono un po’ appiattiti e leggerini, ma il risultato è ben sopra la sufficienza. Inserendo un paio di auricolari (come già specificato prima non abbiamo avuto modo di provare quelle fornite da ASUS) la situazione è simile: suono soddisfacente e tutto ben bilanciato, senza picchi da top di gamma ovviamente. Buono anche l’audio in capsula durante le telefonate.

Non ci sarebbe neanche bisogno di dirlo, ma i 5000 mAh della batteria integrata hanno svolto perfettamente il loro lavoro. Con utilizzo intenso siamo riusciti ad arrivare alla sera del secondo giorno con ancora il 10% di carica residua, un utilizzo medio o blando dovrebbero quindi portare a risultati ancora più interessanti. In generale comunque si raggiungono all’incirca 7-8 ore di schermo acceso. I tempi per ricaricare il dispositivo fino al 100% prevedono 3 ore di attesa con il caricabatterie in dotazione.

CONCLUSIONI

Zenfone 4 Max è una buona scelta per chi cerca un telefono dall’autonomia importante senza rinunciare ad una fotocamera e a prestazioni decenti. Tutto lavora e funziona come dovrebbe, ma forse si poteva fare di più per offrire un’interfaccia più gradevole e funzionale. Il prezzo di listino non è bassissimo in quanto si parte da 279€, cifra forse esagerata per quello che questo telefono offre e che influisce in maniera negativa sul giudizio finale. Lo street price già vede la possibilità di acquistarlo a cifre vicine ai 240€, ma sarà quando calerà ulteriormente che diventerà uno dei migliori della sua fascia. In alternativa potete anche considerare la variante più “leggera”, con processore Snapdragon 425, schermo HD (720p) da 5,2″ e 3GB di RAM al prezzo di 229€ (street price intorno ai 200€).

COSA CI è PIACIUTO

  • Batteria
  • Prestazioni
  • Assemblaggio

COSA NON CI è PIACIUTO

  • Design frontale
  • Interfaccia grafica
  • Prezzo di lancio
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