Huawei Ascend G6: la recensione

26 Luglio 2014127 commenti

Se gli smartphone top di gamma rappresentano lo stato dell'arte e stuzzicano l'interesse e il portafogli di milioni di persone nel mondo, è noto che tale segmento di mercato si avvicina sempre più velocemente alla saturazione. Per questa ragione, da tempo ormai il principale terreno di scontro tra i più importanti produttori è divenuta la fascia media, in cui si sono fatti largo dispositivi in grado di garantire buone prestazioni a prezzi interessanti. In tale, affollato, contesto si colloca senz'altro anche Huawei Ascend G6, l'anti-Moto G del costruttore cinese.

Presentato allo scorso MWC 2014 e da alcune settimane disponibile anche in Italia, Huawei Ascend G6 marca infatti “a uomo” quello che da alcuni mesi è divenuto il riferimento del segmento medio di mercato.

 

UNBOXING

Il layout della confezione di vendita resta nel solco della tradizione del costruttore cinese: involucro bianco con marchio e denominazione del dispositivo, con parte interna estraibile lateralmente in cui giacciono il device e gli accessori. Il contenuto è piuttosto standard, come lecito aspettarsi: lo smartphone è in primo piano e sotto di esso sono collocati alimentatore (da 1 Ampere), cavo di ricarica/trasferimento dati USB/Micro USB, auricolari, manuale d’uso e libretto di garanzia. Nessuna sorpresa da questo punto di vista.

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Caratteristiche tecniche

Nota: Huawei Ascend G6 è disponibile in due differenti versioni: 3G con memoria interna pari a 4 GB e 4G con memoria interna pari a 8 GB, entrambe dotate di supporto microSD. La versione oggetto del nostro test è la prima.

 

Processore Snapdragon 400 1.2 GHz
RAM 1 GB
Memoria interna 4 GB espandibile con microSD fino a 32 GB
Display 4.5 pollici a risoluzione qHD (960×540)
Fotocamera posteriore 8 Megapixel con flash LED
Fotocamera anteriore 5 Megapixel
Batteria 2000 mAh integrata
Sistema operativo Android 4.3 Jelly Bean con Emotion UI 2.0
Dimensioni 130x65x7.5 mm
Peso 115 grammi

 

ESTETICA

Dal punto di vista estetico, Ascend G6 mantiene i canoni dei fratelli maggiori P6 E P7, dando ulteriore voce a chi vedeva nella nuova proposta Huawei un’operazione di “ricollocamento” di P6;  sul nuovo device viene tuttavia utilizzato il policarbonato anche nella parte posteriore, rimovibile per accedere agli alloggiamenti per micro-SIM e microSD, al posto dei più nobili materiali utilizzati sui primi.

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Il design è in generale molto pulito ed elegante: il connettore di ricarica è collocato sul bordo superiore del dispositivo, mentre sul lato destro troviamo il tasto di accensione e il bilanciere del volume, entrambi rivestiti da una particolare texture.

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Nella parte inferiore, curva, si trova una piccola incavatura volta a favorire il sollevamento della cover posteriore. L’uscita cuffie da 3.5 mm è invece collocata sul lato sinistro, in basso: scelta curiosa che Huawei ripropone e che sia esteticamente che funzionalmente non dispiace, pur rimanendo questa una valutazione assolutamente soggettiva.

Oltre a fotocamera e flash, nella parte posteriore è collocato lo speaker mono; sollevando, con un pò di attenzione e partendo dall’incavatura di cui sopra, la cover posteriore (agganciata al resto della scocca in 16 punti diversi), troviamo gli alloggiamenti per microSIM e scheda microSD.

Sulla parte frontale, ai lati dello speaker, trovano posto sensore di luminosità, sensore di prossimità, LED di notifica e fotocamera anteriore; al di sotto del display sono invece posizionati i tre tasti capacitivi.

 

Tirando le somme, l’estetica di Ascend G6 svolge alla perfezione il compito, che per i costruttori cinesi in Occidente è di primaria importanza per superare una certa diffidenza del pubblico, di allontanare dal device l’etichetta “cheap” e presentarlo in modo attraente, anche grazie all’inserimento dei particolari dettagli che abbiamo citato. L’ergonomia, date le dimensioni e, soprattutto, il peso sorprendentemente contenuto, è buona e l’utilizzo con una sola mano non è un problema. Buono anche il grip in particolare grazie al bordo, mentre la parte posteriore risulta leggermente scivolosa.

DISPLAY

Huawei Ascend G6 è dotato di un display da 4.5 pollici IPS LCD a risoluzione qHD (960×540), per una pixel density di 245 ppi. Piuttosto immediato desumere che non si tratti del punto di forza del device: la risoluzione HD sarebbe stata gradita, ma, pur con i limiti del caso, il display di Ascend G6 garantisce una buona resa di testo e colori. La leggibilità è garantita anche in ambienti esterni grazie a una buona luminosità (abbiamo utilizzato la luminosità automatica) e all’ampio angolo di visuale.

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La risoluzione relativamente bassa porta inoltre con sè il vantaggio di far gravare meno il display sui consumi: si tratta quindi di un compromesso accettabile data la collocazione sul mercato del dispositivo. 

BATTERIA

Come abbiamo riportato nella tabella delle specifiche tecniche, Huawei Ascend G6 abbraccia un trend dilagante equipaggiando una batteria non rimovibile, dalla capacità di 2000 mAh. Il produttore ha inoltre incluso alcuni accorgimenti per tenere sotto controllo i consumi.

Nel menù Impostazioni-Risparmio energetico è infatti possibile selezionare tre differenti profili a seconda delle esigenze: il classico “Normale”, per l’utilizzo standard; il più conservativo “Durata”, che limita al minimo l’utilizzo di rete e CPU; il flessibile “Intelligente” che invece regola l’utilizzo delle risorse hardware in base alle esigenze contingenti.

Nello stesso menù troviamo inoltre la funzionalità “Monitor alimentazione”, che si occupa di verificare la presenza di applicazioni o impostazioni che penalizzino la durata della batteria, suggerendo correzioni all’utente; ancora, è possibile visualizzare l’elenco delle applicazioni che restano in esecuzione a schermo spento e di quelle che continuano a girare in background.

Nella prova, Huawei Ascend G6 non ci è sembrato molto esoso in termini di consumi energetici: con il profilo “Intelligente” attivato e un utilizzo quotidiano moderato, si riesce tranquillamente a superare la giornata. Il profilo “Durata” fornisce un boost di circa il 10% ma entrambi i profili vanno a discapito delle prestazioni, con il device che mostra durante l’uso esitazioni piuttosto frequenti.

Da un punto di vista prestazionale le cose migliorano impostando il profilo Normale, che ovviamente incide maggiormente sui consumi: ancora una volta, la scelta va fatta in base alle proprie esigenze. Per un daily use senza particolari pretese, il profilo “Intelligente” è senz’altro la scelta migliore, rappresentando un buon compromesso tra usabilità e risparmio energetico.

SOFTWARE E USABILITÀ

Abbiamo già precisato in precedenza che la versione di Android in uso è la 4.3 Jelly Bean, ovviamente “mascherata” dalla Emotion UI, l’interfaccia caratteristica del produttore, in versione 2.0.

Come saprete, nella sua versione “Standard” (versione a cui facciamo riferimento nel seguito della recensione), l’interfaccia Huawei elimina l’app drawer  dando la possibilità di accedere a tutte le applicazioni presenti sul dispositivo semplicemente con uno slide dalla schermata Home. L’app drawer ritorna, sotto mentite spoglie, se scegliamo di visualizzare la schermata Home in modalità Semplice, opzione che mette in evidenza le principali funzionalità  e applicazioni collocando nel menù “Altri” le rimanenti app, con una grafica che ricorda molto quella dei dispositivi Windows Phone.

Sono preinstallati quattro differenti temi per rinfrescare lo stile del device ed è inoltre possibile scegliere, tramite la pressione del tasto Menù, tra un discreto numero di opzioni per le transizioni tra le pagine. Nell’area notifiche si ha invece la possibilità di gestire rapidamente le principali funzioni del device, avendo anche la possibilità di scegliere tra quelle di maggiore interesse.

Tra queste, c’è certamente la funzionalità di cambio rapido tra i profili d’uso: sull’interfaccia Huawei questo avviene tramite una ghiera, mediante la quale scegliere tra i diversi profili preimpostati o personali. C’è tuttavia anche la possibilità di attivare rapidamente il profilo “Silenzioso”.

Anche la schermata di sblocco è pensata per fornire un accesso rapido ad alcune funzionalità tramite shortcut. Purtroppo, dei quattro temi presenti, solo uno è dotato di lockscreen con quattro scorciatoie, ma si tratta di un problema superabile grazie alla possibilità di personalizzare ciascun tema anche con i componenti degli altri: è possibile, quindi, mixare gli elementi dei diversi temi (lockscreen, icone, caratteri, ecc.) fino a ottenere la combinazione preferita.

Oltre alle canoniche applicazioni Android e alla GApps, tra le app preinstallate spicca sicuramente quella della gestione di sistema: tramite quest’ultima, è possibile monitorare vari aspetti relativi al funzionamento del device o semplicemente utilizzare la scansione per evidenziare e risolvere eventuali problemi. Tramite impostazioni è inoltre possibile regolare vari aspetti del comportamento delle applicazioni, tra cui l’accesso ai dati/WiFi per ogni singola app.

Nella cartella Strumenti sono invece collocate app di varia utilità (Torcia, Radio, Calcolatrice e così via); il bloatware è ridotto all’osso, tuttavia sono comunque incluse le applicazioni Android di Facebook e Twitter e lo store Gameloft, corredato da quattro diversi giochi dello sviluppatore francese: queste  ultime scelte lasciano in effetti spiazzati, soprattutto a causa della già ridotta quantità di memoria presente sul device.

Al momento dell’accensione, sono infatti disponibili circa 1.8 GB per lo storage: per fortuna, è possibile disinstallare i giochi e le social app precaricate (store Gameloft a parte) o spostarle su scheda microSD, il cui utilizzo, ma non avrete avuto bisogno di arrivare a questo punto della recensione per capirlo, è ovviamente d’obbligo per una completa fruizione delle funzionalità del dispositivo.

 

La connettività di Huawei Ascend G6 è sicuramente molto buona: la ricezione, sia cellulare (utilizzando una SIM 3 anche in ambienti chiusi, con copertura solitamente piuttosto scarsa) che WiFi, ci è parsa assolutamente stabile e leggermente al di sopra della media e anche il fix GPS è relativamente rapido; in chiamata, la nostra voce è chiara e pulita, grazie anche all’efficace riduzione dei rumori di fondo, mentre quella dell’interlocutore, a volume massimo, risulta leggermente più bassa rispetto alla media. Nessun problema, invece, in modalità Vivavoce, con lo speaker posteriore che adempie egregiamente al suo dovere.

Con riferimento al profilo energetico “Normale”, possiamo dire che l’usabilità di Huawei Ascend G6 è soddisfacente per l’utente medio: lag e rallentamenti qua e là non mancano (ne abbiamo riscontrati soprattutto all’apertura del menù Impostazioni o del browser)  e, come precisato in precedenza, si fanno più frequenti utilizzando profili energetici più conservativi,  ma nel quotidiano il device mostra comunque ben poche esitazioni. Il “peso” della UI proprietaria è, a tratti, ben evidente, ma tutto sommato non arriva a pregiudicare l’esperienza d’uso del terminale, migliorabile sicuramente, ma nei canoni di uno smartphone mid-range.

MULTIMEDIA E FOTOCAMERA

Dal punto di vista software, il comparto multimediale di Huawei Ascend G6 non fa gridare al miracolo: le applicazioni di galleria, player musicale e video sono piuttosto standard e con poche opzioni extra a disposizione, ma svolgono tutte il loro compito senza incertezze. Lo speaker posteriore è molto potente e la qualità dell’audio in uscita è sicuramente buona, con un sound pulito anche a volume elevato: peccato che la collocazione dello stesso speaker (sulla parte posteriore, in basso) e la forma piatta del retro ne attutiscano il suono a dispositivo poggiato.

Promosso anche l’audio da cuffia: abbiamo testato il device con alcuni file FLAC rimanendo piacevolmente impressionati sia ascoltando con gli auricolari standard, prodotto chiaramente nella media, che con delle Creative Aurvana Live!, con le quali abbiamo rilevato prestazioni comparabili a quelle di lettori digitali di medio calibro.

Dotata di sensore Sony IMX134 8 Megapixel f/2.0 e flash LED, la fotocamera posteriore di Huawei Ascend G6 dà certamente il suo meglio in condizioni di luce ottimale, pur non eccellendo in dettagli e nitidezza dell’immagine. Quando scendono le tenebre la qualità inesorabilmente si abbassa e il flash aiuta relativamente.

La fotocamera anteriore, Wide-angle dotata di sensore da 5 Megapixel, abbraccia senza dubbio l’attuale selfie-trend: il comportamento è simile alla controparte posteriore, e non mancano una serie di funzionalità ad-hoc come la selfie-window.

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Per entrambe le fotocamere, inoltre, lo scatto è controllabile anche toccando un qualsiasi punto dello schermo, con il bilanciere del volume o la voce, superando una prestabilita soglia in decibel. Sono inclusi inoltre effetti e funzionalità varie per abbellire le nostre foto.

Di seguito proponiamo alcuni sample.

Nel complesso, possiamo definire il comparto fotocamera di Huawei Ascend G6 degno di uno smartphone mid-range e, pur non senza pecche, certamente superiore a quello di Moto G.

 

(Link – foto a risoluzione originale)

CONCLUSIONI

Chiudiamo la nostra panoramica dedicata a Huawei Ascend G6 tirando le somme. Attualmente, assistiamo a un crescente affollamento del segmento medio del mercato, nuovo, vero terreno di sfida e approcciato anche da produttori storicamente non molto vicini a un determinato target di mercato.

L’avanzata tecnologica del settore mobile ha fatto progressivamente sì che anche a cifre contenute sia oggi possibile acquistare dispositivi affidabili: è certamente questa la descrizione che più si addice al terminale Huawei oggetto della nostra recensione. In vendita al prezzo ufficiale di 199 Euro in versione 3G/4 GB e 229 Euro in versione 4G/8 GB ma facilmente reperibile a cifre inferiori, Ascend G6 rappresenta sicuramente una proposta meritevole di essere presa in considerazione da coloro in possesso di un budget intorno ai 200 Euro.

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