Lux Auto Brightness, luminosità automatica e intelligente : la recensione

11 Marzo 201614 commenti

Una corretta e precisa gestione della luminosità del display del nostro smartphone garantisce notevoli vantaggi, e tra questi i due più importanti sono senza ombra di dubbio risparmio energetico minore affaticamento visivo. Tuttavia, l'illuminazione automatica su Android non è sempre amministrata al meglio, così Lux Auto Brightness nasce per risolvere questo problema.

Chi di voi ha già avuto occasione di leggere una mia recensione, sicuramente prima o poi sarà incappato in una sezione in cui mi trovo a citare Lux Auto Brightness.
Il perché è presto spiegato: è un’applicazione che ritengo vitale per l’utilizzo proprio di un qualsiasi smartphone, poiché consente di avere sempre, e in maniera automatica, la perfetta retroilluminazione del display in tutti i diversi contesti quotidiani.

Attenzione: nonostante Lux Auto Brightness sia disponibile gratuitamente in versione Lite, questa manca di alcuni aspetti fondamentali e perciò verrà trattata solo ed esclusivamente la versione Full, attualmente al costo di 2,67€ sul Play Store.

COME FUNZIONA?

Lux Auto Brightness è un’app veramente semplicissima. Una volta completata la configurazione attraverso il wizard iniziale, nel menù a tendina attivabile mediante lo slide dalla status bar sarà ora presente una notifica permanente che mostra le principali funzioni per l’utilizzo di Lux Auto Brightness.
Facendo un tap sulla notifica in questione, si aprirà la dashboard dove sono visibili il valore di luce esterna rilevato dal sensore e quale illuminazione del display a essa è associata.

dashboard

dashboard di Lux Auto Brightness

Sulla sinistra troviamo la luminosità attuale dello schermo (36% nel mio caso), e subito a destra la luce rilevata (11 lx, un valore molto basso).
Ora è possibile regolare attraverso lo slider quel 36% e impostarlo su un valore che risulti più confortevole, dopodiché sarà necessario un tap prolungato sulla catena così da associarlo alla luminosità corrente.
D’ora in avanti, quando il sensore rileva un quantitativo di luce esterna intorno agli 11lx, la luminosità precedentemente definita verrà automaticamente selezionata.

luxlink

Nonostante quanto detto sia sufficiente per utilizzare Lux Auto Brightness, così facendo non si potrà godere a pieno delle sue comodità.
Andiamo quindi subito ad esaminare la feature che ci aiuterà a correggere un difetto che affligge fin troppi smartphone: luminosità minima troppo elevata.
Le aziende sono sempre talmente preoccupate dal fornire la più alta luminosità massima possibile che ignorano completamente quella minima, con il solo risultato di avere consumi eccessivi e occhi annichiliti durante l’uso notturno.

Lux Auto Brightness permette di diminuire la luminosità minima emanata e percepita aggiungendo un overlay grigio al di sopra dell’interfaccia grafica dello schermo permettendo così di rendere il display più scuro, cosa che minimizzerà lo sfruttamento della batteria e l’affaticamento visivo.

differenza di luminosità del display tra le diverse percentuali di illuminazione

L’unico difetto che si può imputare all’app è che per eseguire uno screenshot con luminosità inferiore allo 0% sarà necessario interrompere momentaneamente il servizio di Lux Auto Brightness, questo perché l’overlay presente al fine di diminuire la luminosità viene catturato dallo screenshot rendendo il risultato finale molto scuro (come reso evidente dagli screenshot).

NIGHT MODE

Il semplice abbassare la luminosità non è sufficiente per preservare la vista durante la sera (o comunque in condizioni di scarsa luminosità), complice anche la presenza dei colori molto freddi dello smartphone che tendono a favorire il blu. Per ovviare a ciò, è presente una modalità notturna che permette di rendere i colori più caldi e così più confortevoli per l’occhio.

Il funzionamento è analogo a quello che permette una luminosità inferiore allo 0%, solo che in questo caso l’overlay applicato è rosso, invece che grigio. (Le due modalità sono sovrapponibili)
Il risultato, seppur di dubbia rilevanza a giudicare dagli screenshot, è certamente garantito in un contesto reale di utilizzo.

Per rendere il tutto ancora più pratico, è possibile attivare automaticamente la modalità inserendo nel menù apposito la nostra posizione geografica, così che Lux Auto Brightness possa avere un riferimento su quando avviare autonomamente la funzione.

La caratteristica appena descritta è estremizzata nella Astronomer Mode, che permette una colorazione rossastra ancora più intensa. Personalmente, non ho mai usufruito di questa opzione perché la trovo eccessiva.

night mode e astronomer mode a confronto

PROFILI

Il team dietro Lux Auto Brightness è molto attento ai dettagli, e perciò è conscio del fatto che il telefono necessita di livelli di luminosità completamente diversi tra giorno e notte, così è stata aggiunta un’impostazione che permette di configurare due profili diversi ed associarvi altrettanto diversi livelli di luminosità così da avere sempre la più precisa retroilluminazione possibile del display.

profileeditor

esempio generico di profilo diurno

È inoltre possibile modificare la modalità secondo la quale Lux rileva la luminosità esterna. Si può far sì che questo avvenga ad ogni accensione dello schermo, in maniera periodica, quando viene rilevato un ingente cambiamento di illuminazione, e infine manualmente.

PROFILESlux

I diversi settings che permettono di personalizzare la gestione della luminosità rilevata

PERCHè INSTALLARE LUX Auto Brightness?

I vantaggi che offre Lux (Demacia!) sono, come già accennato, principalmente suddivisi in due campi: autonomia e salute personale.

Autonomia – usare spesso il cellulare con una luminosità inferiore allo 0% si tradurrà in un grosso risparmio energetico da parte del display.
Questo fattore è però fortemente correlato all’utilizzo dello smartphone. Usi spesso il cellulare all’aperto dove è necessaria la massima luminosità possibile? Allora Lux Auto Brightness potrà fare ben poco.
Sei spesso al chiuso? Lux Auto Brightness accoppiato a un’idonea gestione della luminosità permette consumi ridotti che possono garantire fino a un’ora extra di utilizzo del device a schermo acceso, e in casi estremi addirittura due.

Salute – questo è un aspetto che viene sempre ignorato, e onestamente non capisco perché visto che almeno a me piace vedere e immagino anche a voi, quindi per nulla al mondo vorrei rovinarmi la vista.
Eppure, in generale gli smartphone vengono utilizzati con luminosità automatica a cui spesso vengono associati da Android stesso valori spaventosamente alti di retroilluminazione, cosa che diventa ancora più grave durante l’utilizzo in notturna nella propria camera da letto (o simili casi).
Sempre più spesso quindi esponiamo il nostro occhio a una situazione non naturale, e che è perciò consigliabile limitare al massimo.
Bisogna quindi preferire l’uso del cellulare con retroilluminazione appena sufficiente per la visualizzazione, mentre per la notte favorire i colori caldi attivabili, almeno con Lux Auto Brightness, mediante il night mode.
Questi aspetti non sono minimamente da sottovalutare essendo comunque piccoli e semplici accorgimenti che garantiscono un minor deterioramento della vista nel lungo termine, prevenendo il più possibile danni che hanno buona probabilità di verificarsi.

VERDETTO FINALE

Lux Auto Brightness è l’applicazione che ogni smartphone Android dovrebbe avere. Il software è molto curato e l’attenzione ai dettagli è evidente sin dal primo utilizzo.
A un prezzo piuttosto irrisorio, offre talmente tanti vantaggi che non riesco a trovare un singolo valido motivo per cui non usufruire di Lux Auto Brightness.
A questo riguardo, il mio consiglio è di utilizzare applicazioni simili anche su pc, in particolare consiglio f.lux, perché la vista è un bene prezioso che merita di essere conservato con cura.
E poi dai, avere più batteria disponibile non ci fa certo schifo.


porting applicazioni iphone android

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