Oppo Reno, design top e tanti miglioramenti | Recensione

27 Maggio 2019Nessun commento

Circa un anno fa Oppo è arrivata in Italia, debuttando con un Find X che ha fissato nuovi standard di design nel mercato degli smartphone. Con Reno e Reno 10x, i dispositivi di riferimento del 2019, si conferma un'estrema cura estetica e costruttiva e si delineano evidenti passi in avanti anche in ambito software. Oggi vi parlo di Oppo Reno, il modello più economico tra i due, che si posiziona nella fascia media del mercato. Dopo qualche settimana di utilizzo e tanti test approfonditi, sono pronto a raccontarvi come si comporta nell’utilizzo quotidiano.

UNBOXING e scheda tecnica

La confezione di Oppo Reno ha una forma allungata piuttosto singolare, contiene una cover in silicone, il cavo USB Type-C e l’alimentatore a ricarica rapida. Non manca la tecnologia Super VOOC da 20 Watt e gli auricolari “non in-ear”.

Di seguito le specifiche tecniche di Oppo Reno:

Sistema Operativo Android OS 9.0 Pie – ColorOS 6.0
Processore Qualcomm SDM710 Snapdragon 710 (10 nm)
GPU Adreno 616
RAM 6/8 GB
Memoria 128/256 GB
Display 6.4″ AMOLED – 393ppi
Risoluzione 1080 x 2340 FullHD+ – 19,5:9
Fotocamera
posteriore
Due ottiche:
48 MP, f/1.7, 26mm (wide), PDAF
5 MP, f/2.4, sensore di profondità
Fotocamera
anteriore
pop-up 16 MP, f/2.0, 26mm (wide)
Batteria 3765 mAh
Dimensioni 156.6 x 74.3 x 9 mm
Peso 185 g
USB Type-C
NFC Si
SIM Dual NanoSim
Ricarica Wireless No
Colori disponibili Ocean Green, Jet Black, Nebula Purple, Pink Mist

IL DISPOSITIVO : DESIGN E COSTRUZIONE


Con la serie Reno, Oppo porta sul mercato un nuovo concetto di design. Costruzione e qualità dei materiali eccellente, linee eleganti ed una fotocamera frontale con sistema motorizzato a forma di pinna di squalo. Quest’ultima caratteristica è del tutto inedita e contribuisce a conferire carattere ad un dispositivo molto solido e dall’ottimo “touch and feel”.

La parte frontale è occupata dal display per il 93%, con una cornice superiore del tutto assente e un mento inferiore più accentuato, ma comunque piuttosto sottile. Il design di Oppo Reno da il meglio di sé sul retro, con una finitura opaca intervallata da un estetico inserto lucido, che percorre l’intera lunghezza e ospita il logo dell’azienda ed un bottoncino in ceramica. Quest’ultimo è stato inserito come spessore, utile ad impedire al vetro delle 2 fotocamere di graffiarsi. Le due ottiche sono inoltre a filo con la scocca, senza alcuna sporgenza, per la gioia di molti.

L’elemento distintivo di questo Reno è certamente la fotocamera frontale a scomparsa, tecnologia già vista e rivista ma che in questo caso si pone su un gradino più alto. L’apertura a cuneo, soprannominata “pinna di squalo”, è estremamente suggestiva e funzionale, si apre in pochi istanti e ospita il sistema fotografico frontale a singola ottica e il flash-LED posteriore. L’apertura e chiusura della “pinna” sorprende anche in termini di velocità e può essere sfruttata anche per lo sblocco con riconoscimento del volto.

Ottima l’ergonomia e nonostante il retro opaco non si tratta di un dispositivo particolarmente scivoloso, grazie anche alla banda lucida posizionata al centro. Attenti però ai graffi, ai quali la scocca posteriore pare essere vittima molto facilmente.

Il sensore di impronte è posizionato sotto al display e mi ha convinto sia in termini di affidabilità che di rapidità, si riesce sempre a sbloccare il dispositivo al primo colpo. Ho trovato giusta la posizione del lettore, non troppo in basso come S10, ma neanche troppo in alto.

DISPLAY E MULTIMEDIALITà

Oppo Reno monta un display FullHD da ben 6.4″ con tecnologia AMOLED e formato 19.5:9. Chi apprezza gli AMOLED per l’estrema saturazione cromatica sarà piacevolmente colpito da questo pannello, in caso contrario non è possibile modificare la temperatura dei colori in maniera fine. È infatti presente un selettore di temperatura che però pare intervenire principalmente sul bilanciamento dei bianchi, influenzando quasi per nulla la vividezza cromatica del pannello.

La luminosità massima è bella alta e sotto la luce del sole non ho riscontrato alcun problema di visibilità, anche utilizzando il sensore automatico.

Tutto sommato siamo davanti ad un display di ottima qualità, che permette di godere appieno dei contenuti multimediali, anche grazie alle generose dimensioni e alla totale assenza di cornici e/o notch. Ho potuto apprezzare particolarmente alcuni contenuti in formato cinema, che eliminano le bande nere laterali, sfruttando l’intera superficie del display.

Il singolo speaker è posizionato sul lato inferiore e si è dimostrato di discreta qualità, nonostante il volume massimo lasci un po’ a desiderare. Consiglio di utilizzare degli auricolari, anche cablati, vista la presenza dell’ormai sempre più raro jack da 3.5mm.

FOTO E VIDEO

Il comparto fotografico posteriore è caratterizzato da 2 ottiche:

  • 48MP Sony IMX 586 f/1.7, 26mm (wide)
  • 5MP f/2.4 (sensore di profondità)

La fotocamera pop-up anteriore è da 16MP con apertura f/2.2

Non può che farsi sentire la mancanza di un’ottica grandangolare, anche di più rispetto allo zoom ottico, che è presente (10x) nel modello superiore di Oppo Reno.

La qualità fotografica è in linea con altri dispositivi di fascia media in commercio, anche se l’arrivo del Pixel 3A di Google ha fissato un nuovo standard ben più alto. L’alzamento dell’asticella e alcuni piccoli difetti non hanno affatto cambiato il mio giudizio riguardo agli scatti realizzati dal Reno, che restituiscono una qualità più che discreta.

Non manca la “Modalità Ritratto” che sfrutta la fotocamera secondaria da 5MP per un maggior effetto di profondità, ma il Bokeh ottenuto non mi ha convinto del tutto, così come il riconoscimento automatico della scena, non sempre preciso.

Mi piacciono i colori, ben equilibrati e fedeli e l’ottica da 48MP garantisce una scena sempre ben illuminata. In condizioni di poca luce è possibile attivare la “Modalità Notte”, un’impostazione che non ho apprezzato particolarmente e che ci offre scatti non sempre ben nitidi e con un po’ di rumore video di troppo.

La fotocamera anteriore di Oppo Reno non delude, il maggior spazio dato dal sistema a “pinna” ha permesso l’implementazione di un ottimo sistema, che scatta selfie senza alcun compromesso e con la funzione “Ritratto” si ottiene uno sfondo sfocato e un soggetto scontornato degni di un top di gamma.

Di seguito alcuni scatti realizzati con questo Reno:

 

VIDEO

I video girati da Oppo Reno non sono stabilizzati, ma garantiscono comunque una buona resa. La risoluzione arriva fino al 4K a 30 FPS, mentre scalando al FullHD è possibile girare a 120 FPS, ma la scelta migliore è ovviamente il FullHD a 60 FPS.

SOFTWARE E PRESTAZIONI

Android 9.0 Pie arriva sugli smartphone Oppo tramite la ColorOS 6, che debutta per la prima volta grazie proprio alla serie Reno.

L’interfaccia del produttore cinese non ha mai convinto, ma quest’anno c’è stato uno “step forward” evidente, che segna differenze piuttosto marcate rispetto alle versioni antecedenti. Il debutto di Oppo sul territorio italiano ha raggiunto l’apice con l’arrivo di Find X, un device elegante e suggestivo che ha dimostrato il carattere premium della società. Ma il modello appena citato ha contribuito anche alla cattiva reputazione della ColorOS, un software acerbo e di certo non ancora pronto a competere nel nostro mercato. Con Oppo Reno abbiamo ancora di un’interfaccia “orientaleggiante”, ma possiamo notare un enorme passo in avanti, importanti migliorie che testimoniano il lavoro e gli investimenti messi in atto da Oppo.

In sintesi non posso di certo lodare appieno il nuovo sistema, che presenta delle discutibili scelte grafiche sia nei menù che nella gestione delle notifiche, ma sono felice di notare piccoli ma significativi cambiamenti che snelliscono l’interfaccia e ne migliorano la piacevolezza d’uso.

Sono presenti le gesture, che ci permettono di rinunciare ai tasti di navigazione e non manca lo “split screen”, per utilizzare due app in maniera simultanea. Le app preinstallare sono poche, tra le quali troviamo il programma di gestione e manutenzione, immancabile nei prodotti cinesi. C’è anche la modalità “Gaming”, per spingere al massimo le prestazioni dello smartphone e un sistema di risparmio energetico regolabile secondo diversi parametri.

Nel’utilizzo quotidiano le prestazioni di Oppo Reno mi hanno convinto, mai un rallentamento o crash, anche con diverse app aperte in background e in gaming. Lo Snapdragon 710 è presente su molti smartphone di fascia media, ma questo Reno si fa testimone di un’ottimizzazione perfetta del SoC di Qualcomm, meglio di molti altri.

AUTONOMIA

La batteria di Oppo Reno è da 3765 mAh e mi ha permesso di arrivare a sera con un buon 20% di autonomia residua, nonostante l’utilizzo intenso. Nessun problema a raggiungere le 6 ore e mezza di display attivo, inoltre la scarica risulta sempre lineare e bilanciata.

CONCLUSIONI

In conclusione mi sento di promuovere Oppo Reno, uno smartphone dal design elegante con una raffinata fotocamera anteriore a scomparsa e un software visibilmente migliorato rispetto al passato. Quest’ultimo rientra però anche nei difetti, ponendosi come punto di partenza per un processo di alleggerimento grafico, necessario al fine di migliorare ancora di più l’esperienza utente.

Reno è in vendita ad un prezzo di listino di €499, una cifra un po’ alta in riferimento alla scheda tecnica di fascia media e all’agguerrita concorrenza. A €399 Oppo Reno sarebbe la scelta da fare, ma oggi non ci resta che elogiarne l’estrema bellezza e le ottime prestazioni, consapevoli di un software da affinare e un prezzo poco concorrenziale.

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