Recensione General Mobile GM 6: Android One sfida la fascia bassa

9 Agosto 20178 commenti

General Mobile sbarca in Italia e porta con sé i primi dispositivi con Android One ufficialmente in vendita nel nostro paese. Oggi vi parliamo della nostra prova con GM 6, l'ultima proposta dell'azienda per aggredire la fascia economy del mercato.

Android Stock, aggiornamenti immediati alla pari con Nexus e Pixel, UI snella e prezzo sotto i 200€. Questo è il motivo per cui è nato il progetto Android One e sul quale General Mobile punta per far breccia nel cuore dei possibili acquirenti. Questo GM 6 sarà riuscito nello scopo? Siamo qui proprio per raccontarvelo.

UNBOXING

Confezione semplice e dotazione altrettanto basilare. All’interno troviamo, ben disposti, il General Mobile GM 6, la sua batteria da 3000 mAh (si, la batteria è removibile), un paio di auricolari senza troppe pretese, l’alimentatore da 5V/2A con il relativo cavo microUSB e materiale vario che rimanda all’utilizzo di Android One in collaborazione con Google.

IL DISPOSITIVO

Questo GM 6 non avrà un design ricercato, ma le soluzioni messe in atto lo rendono solido e maneggevole. Il dispositivo è incorniciato da un profilo metallico nel quale sono incastonati il display da 5 pollici con vetro curvo 2.5D e la cover posteriore (removibile) in plastica ad effetto ruvido.

Proprio sulla parte posteriore trovano spazio la fotocamera da 13 Megapixel con Flash LED, il logo Android One e una scritta General Mobile per esteso che rimanda più agli anni ’80 che a un dispositivo del 2017. Proprio a questo proposito, l’azienda ci ha comunicato di sua spontanea volontà che nel prossimo futuro questa verrà sostituita da un logo. Togliendo la cover ci si fanno incontro il vano per la batteria e gli slot per le 2 SIM e per la MicroSD.

Lungo il frame metallico sono sistemati i quattro “grandi classici”: a destra è alloggiato il tasto d’accensione, a sinistra campeggiano i pulsanti per la regolazione del volume, in alto c’è il jack per le cuffie, e in basso l’intramontabile accoppiata speaker+connettore per ricarica e dati (in questo caso microUSB).

La parte frontale di GM 6 ospita, oltre al già citato display da 5 pollici, il sensore di impronte digitali incorniciato in un piccolo frame metallico. Il sensore funge anche da tasto Home, ed è decisamente preciso nello sblocco anche se non uno dei più veloci che abbiamo provato. In qualunque caso è più che promosso.

Grazie allo schermo non generossisimo, alle sue dimensioni (144 x 71.3 x 8.6 mm e 150g di peso) e alla back cover zigrinata, il GM 6 si distingue sicuramente per maneggevolezza e soprattutto per un ottimo grip: l’insieme di questi elementi renderà veramente difficile farvelo sgusciare via anche durante sessioni di utilizzo con una sola mano.

GM 6 esiste in due versioni che si distinguono per la quantità di RAM e storage disponibili: 2/16GB e 3/32GB. Noi abbiamo in prova la versione più performante (e l’unica in commercio attualmente) e i nostri giudizi verteranno su quella ovviamente. Eccovi la scheda tecnica completa:

Sistema operativo Android 7.0 Nougat
Processore MediaTek MT6737T, 64bit Quad Core 1.5 GHz
RAM  2/3GB
Memoria 16/32 GB interna – espandibile con Micro SD fino a 128 GB
Display 5″ IPS Incell con Corning® Gorilla® Glass 4
Risoluzione HD 720 x 1280 pixel
Fotocamera posteriore 13 MP – flash dual LED – 4x Digital Zoom – AutoFocus
Fotocamera anteriore 8 MP – flash LED
Batteria 3000 mAh
Dimensioni 144 x 71.3 x 8.6 mm
Peso 150 g
Connettività GSM 850/900/1800/1900 MHz, LTE band FDD : 1(2100), 2(1900), 3(1800),5 (850), 7(2600), 8(900) 20(800) TDD : 38(2600), 40(2300) – 4.5G: B3/B7/B20 – Dual SIM – Bluetooth 4.1

DISPLAY

In tanti avranno storto il naso leggendo della presenza di un display che non è neanche Full HD, ma stiamo pur sempre parlando di un dispositivo di fascia bassa. In verità non sono molte le situazioni in cui questa scelta risulta visibile nell’utilizzo quotidiano, e nel complesso ci troviamo davanti ad un pannello che non spicca per nessuna qualità ma che svolge discretamente il suo lavoro.

Si tratta di un display IPS  ben protetto dall’ottimo Gorilla Glass 4, con angoli di visione buoni ma non eccezionali. La luminosità è forse leggermente tarata verso il basso, ma consente in qualunque caso un utilizzo discreto sotto la luce diretta del sole, ammesso che abbiate pazienza. Il sensore che regola i cambi di luminosità infatti è un filino pigro, e capita non di rado di sbloccarlo e dover aspettare un paio di secondi prima che si renda conto di essere sotto la luce del sole e di dover “sparare” al massimo la luminosità. Per il resto, l’esperienza con il touchscreen è promossa e non ci sono problemi di sorta.

FOTOCAMERA

Sapevamo che il sensore da 13 Megapixel della fotocamera posteriore unito al software Mediatek un po’ abbellito e arricchito non ci avrebbe fatto gridare al miracolo, e infatti all’atto pratico bisogna confrontarsi con dei difetti prestazionali che in parte ne minano la qualità.

Le foto acquisite in pieno giorno sono discrete e con una buona riproduzione dei colori, e sono anche le uniche che riuscirete a scattare in modalità “punta e clicca” senza dover lottare con la messa a fuoco. Basta infatti trovarsi a scattare una foto in luoghi chiusi, anche se ben illuminati, per essere costretti ad avere una mano molto ferma, pena un risultato slavato nella migliore delle ipotesi, sfocato nella peggiore. Anche la brillantezza dei colori e la luminosità degli scatti perdono ogni qualvolta avremo un tetto sopra la testa, ma con un po’ di pazienza possiamo ottenere ciò che vogliamo. A questo proposito ci viene anche in aiuto la modalità HDR, che migliora (quasi) sempre la qualità degli scatti, pur avendo sulle sue spalle la colpa di un’eccessiva lentezza.

Per quanto riguarda le foto in notturna non ci sono grosse sorprese, il rumore la farà da padrone e in generale non dovete aspettarvi niente di particolare da questo sensore, anche perchè stiamo comunque parlando di uno smartphone da 179€. Molto positive invece le macro, così come non è male la fotocamera frontale da 8 Megapixel con il suo bel flash LED.

Guarda le foto a risoluzione originale su Google+.

SOFTWARE, AUDIO E RICEZIONE

Veniamo al succo della questione e alla parte che desta maggiore curiosità, ovvero la presenza di Android One e nello specifico dell’accoppiata Android Stock (curato e aggiornato da Google) + processore Mediatek di fascia medio-bassa. Ho deciso di affrontare il primo dispositivo Android One in Italia con estrema calma e non lanciarmi a capofitto in una recensione frettolosa e dettata dall’entusiasmo di avere tra le mani un piccolo Nexus/Pixel con tutti gli elogi del caso.

Sinceramente la prima impressione è stata più che positiva, ma ci sono un paio di questioni che impediscono a questo GM 6 di essere il killer degli smartphone economy. Il sistema è fluido e non c’è traccia di lag esattamente come ci si aspetta da Android Nougat nella sua espressione più pura, e anche la presenza della sola versione 7.0 non deve far storcere il naso. La decisione di non aggiornare alla 7.1.1 è stata infatti saggiamente presa per non dover combattere con i sorgenti Mediatek e per restituire quindi un’esperienza ottimale comunque arricchita dalle patch di sicurezza mensili inviate da Google. Oltretutto è già previsto l’aggiornamento ad Android O pochi giorni dopo il suo lancio ufficiale su Google Pixel e affini, rendendo il GM 6 uno dei primi dispositivi che riceveranno la nuova versione del robottino verde.

Ma allora dov’è che questo smartphone comincia a zoppicare? Innanzitutto nei tempi di avvio delle applicazioni. I 3GB di RAM infatti garantiscono in linea generale un’esperienza di utilizzo più che buona, ma non essendo coadiuvati da un processore abbastanza performante il risultato sarà che l’apertura a freddo delle app richiederà un po’ troppo tempo, mentre quando queste saranno già state utilizzate i tempi diminuiranno drasticamente. Fortunatamente la gestione del multitasking è buona e raramente il sistema ha necessità di liberare memoria chiudendo le app, ma potrebbe capitarvi dopo l’utilizzo di qualche applicativo particolarmente pesante, oltre che ad ogni riavvio del sistema.

Il problema più fastidioso che ho riscontrato però è un altro, ed è una specie di semi-freeze di alcune app (principalmente Whatsapp) che si manifesta saltuariamente (1-2 volte al giorno) quando si accede ad una notifica direttamente dalla schermata di blocco. Una volta sbloccato il telefono infatti si viene regolarmente trasferiti alla chat ma i tap sullo schermo non vengono recepiti. Qualsiasi gesto “di sistema” invece è perfettamente funzionante (es. aprire il pannello notifiche o tornare alla home), e bloccando e sbloccando nuovamente il telefono il difetto scompare.

In conclusione però mi sento di dare un giudizio sopra la sufficienza al comparto software, in quanto la gestione dei tempi di apertura delle app era ampiamente preventivabile e qualsiasi acquirente che intenda spendere 179€ (perlomeno in Europa, con l’importazione come sempre si aprono scenari diversi) deve considerare qualche compromesso tutto sommato accettabile. Diverso il discorso relativo al bug di cui vi ho appena dato notizia, soprattutto perchè sarebbe da verificare se si tratta di un difetto generale o della nostra unità di test, e in qualunque caso parleremmo di un qualcosa facilmente risolvibile con uno dei frequenti aggiornamenti software.

Buono il reparto connettività, nonostante l’assenza di NFC. Sia il Wi-Fi che la rete cellulare garantiscono prestazioni soddisfacenti, e con una gestione dei cambi di rete (da 4G a 3G e via discorrendo) sopra la media. Piacevole anche l’audio in capsula durante le telefonate, mentre non aspettatevi grandi cose dagli speaker e dalle cuffie incluse nella confezione.

BATTERIA

Ci saremmo aspettati di meglio dalla batteria da 3000 mAh del GM 6, soprattutto perchè sulla carta deve supportare un sistema praticamente stock e un display contenuto con risoluzione soltanto HD. Purtroppo con un uso intenso difficilmente arriverete a fine serata, per cui tenete sottomano un caricabatterie o una powerbank quando si avvicina l’ora di cena, o potreste ritrovarvi senza energia. Un utilizzatore più leggero potrebbe invece non avere di questi problemi, ma la ricarica notturna sarà comunque un rito giornaliero e inevitabile.

CONCLUSIONI

Che dire dunque di questo GM 6? General Mobile ha centrato il bersaglio? Ni. Il vero plus è senza dubbio l’ingresso di Android Stock nella fascia bassa del mercato dove, se escludiamo Motorola, è sempre mancato un software “libero” dalle applicazioni aggiunte dagli OEM che più di una volta non hanno fatto altro che appesantire l’esperienza finale. Se pensiamo poi che non esiste in questa fascia un dispositivo che garantisca contemporaneamente 2 anni di patch di sicurezza mensili e il major update ad Android O immediato, il discorso si rafforza ulteriormente. Il risultato è uno smartphone fluido e piacevole da utilizzare, ma non mancano alcuni malus come una durata della batteria non ottimale e qualche piccolo difetto software. Il rapporto qualità-prezzo è buono e General Mobile potrebbe ritagliarsi un suo spazio nel mercato italiano, ma dipende molto da cosa cercate in uno smartphone in questa fascia di prezzo visto che le alternative non mancano.

General Mobile GM 6 è disponibile sul sito ufficiale www.generalmobile.it al prezzo di 179€ con spedizione in 24/48 ore dall’Italia. A breve è prevista anche una versione meno performante con 2GB di RAM e 16GB di memoria a a 159€, ma vi consigliamo caldamente il modello recensito in questo articolo per una differenza di prezzo così contenuta.

COSA CI è PIACIUTO

  • Sistema fluido con aggiornamenti garantiti e gestiti da Google
  • Ergonomia
  • Triplo slot Dual SIM + MicroSD
  • Ricezione Wi-Fi e cellulare

COSA NON CI è PIACIUTO

  • Fotocamera
  • Ottimizzazione della batteria
  • Sensore di luminosità
  • Piccoli difetti software
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