Samsung Galaxy S6 Edge: la recensione

15 Giugno 2015158 commenti

Dopo avervi presentato il modello flat del nuovo top di gamma nella nostra recensione, è giunto il momento di tratte le conclusioni anche per quanto riguarda il Samsung Galaxy S6 Edge: secondo top di gamma della casa coreana che rivoluziona il mondo di display.

Unboxing

DSC_0164La confezione del Galaxy S6 Edge è pressoché identica a quella del Galaxy S6 Flat. Realizzata in cartone bianco contiene  un alimentatore in grado di fornire 5V a 2A o 9V a 1.56A, il cavo USB/Micro USB e gli auricolari in-ear oltre alla spilletta per estrarre lo scomparto della Nano SIM.

Dispositivo

Per quanto riguarda hardware, software ed estetica, la variante Edge non si discosta molto dalla tradizionale Flat se non appunto per la particolarità dei due lati curvi che integrano qualche funzione dedicata che ci ha sostanzialmente deluso in quanto ci aspettavamo molto di più.

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Galaxy S6 Edge segue dunque le linee di Galaxy S6 ed è costituito da un frame centrale di alluminio con due vetri Corning Gorilla Glass 4 nella parte posteriore e anteriore. Quest’ultima presenta una curvatura su entrambi i bordi seguita anche dal sottostante display Super AMOLED da 5.1 pollici. Sulla parte frontale non mancano comunque la cassa auricolare, la fotocamera da 5 megapixel accompagnata dai vari sensori di prossimità e luminosità e dal LED di notifica; più in basso troviamo il pulsante fisico home con il nuovo sensore di impronte digitali con, ai lati, i tasti soft touch Multitasking e Indietro.

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I lati presentano ora una cornice metallica più sottile ma le posizioni non cambiano: su quello destro è presente il tasto accensione/spegnimento, sul sinistro il bilanciere del volume.

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L’unico componente a trovare un nuovo alloggio è lo slot per la Nano SIM che migra sul lato superiore affianco alla porta IR e al secondo microfono per la riduzione dei rumori.

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Il primo è posizionato nel lato inferiore di fianco allo speaker, alla porta Micro USB e all’uscita audio jack da 3.5 mm.

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Il posteriore è realizzato, come anticipato, completamente in vetro ed è perfettamente identico a quello del Galaxy S6 Flat: fotocamera da 16 Megapixel con stabilizzatore ottico e digitale, flash LED singolo e sensore di battito cardiaco.

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Sistema operativo Android 5.0.2 Lollipop
Processore Quad-core 1.5 GHz Cortex-A53 + Quad-core 2.1 GHz Cortex-A57
RAM 3GB
Memoria 32/64/128 GB non espandibili
Display 5.1″ Super AMOLED
Risoluzione QHD 2560×1440 (577 ppi)
Fotocamera posteriore 16 MP – Flash LED
Fotocamera anteriore 5 MP
Batteria 2600 mAh
Dimensioni 142.1 x 70.1 x 7 mm
Peso 142 g
Connettività LTE – NFC – Bluetooth 4.1 – WiFi b/g/n/ac – Sensori Giroscopio, Accelerometro, GPS, Barometro, Luminosità, Prossimità, Impronte digitali, Porta infrarossi
Tipologia SIM Nano SIM

Teardown

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Il Galaxy S6 Edge è stato messo sotto ai ferri da iFixit che ha valutato con solo 3/10 la sua riparabilità: gravemente insufficiente scolasticamente parlando. La totale assenza di viti implica l’utilizzo di apposite ventose e strumenti di apertura per riuscire a sollevare il vetro posteriore, unico punto da cui poter accedere all’interno del dispositivo. Al vetro è saldamente incollata la batteria che rende ancora più complicata la rimozione. All’interno i componenti sono modulari e perciò sostituibili nella maggior parte individualmente; l’unico è il display che necessità di una sostituzione completa: provare a separare il pannello dal vetro è un’impresa al limite dell’impossibile.

httpvh://youtu.be/KusFNRIeg0s

Display

Galaxy S6 Edge monta un display da 5.1 pollici Super AMOLED con risoluzione Quad HD curvo protetto da un vetro Corning Gorilla Glass anch’esso curvo su entrambi i lati.

Qualità e resa dei colori sono al pari della variante Flat così come la visibilità sotto la luce diretta del sole che rimane ottima e la gestione del sensore di luminosità, il tutto correlato da un vastissimo range di azione del selettore della luminosità che ci consente di trovare una gradazione adatta a qualsiasi contesto.

La curvatura offre funzioni dedicate che vedremo successivamente quando parleremo di software, ma come si comporta nell’utilizzo quotidiano?

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Questo Galaxy S6 Edge lo abbiamo provato a fondo e in ogni circostanza che sia lavoro, palestra, auto, discoteca ecc e questo vetro curvo non è stato sempre apprezzato.

Innanzitutto la presa da un piano non è comodissima: immaginate di avere il dispositivo su una scrivania e di volerlo prendere in mano, solitamente cercate appiglio sui lati, ecco: qui non è sempre comodo. A volta capita che le nostre dita scivolino sulla curvatura senza fare presa, per poi arrivare al bordo inferiore del telefono e riuscire finalmente a sollevarlo. Attenzione, non si tratta di una cosa critica e ingestibile, ma lo abbiamo notato.

Quando il dispositivo è in mano, non ci sono particolari difficoltà se non una presa leggermente meno salda dello standard ma c’era da aspettarselo. La superficie Touch non varia (non visivamente almeno) in estensione da quella presente sul Galaxy S6 Flat e si rischia di andare a cercare il touch sull’estremo lato del dispositivo che, ovviamente, non lo è. Qualche problema lo si ha inoltre con le applicazioni non ottimizzate per il display curvo in quanto il testo potrebbe “sbordare” (concedetemi il termine) e finire sulla curvatura divenendo così difficile da leggere, stessa cosa vale per i pulsanti.

Fotocamera

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Il comparto fotografico è il medesimo già visto su Galaxy S6 versione Flat. Il vetro curvo non offre nessun vantaggio hardware o software durante la ripresa e gli scatti.

L’obiettivo principale è da 16 Megapixel con stabilizzatore ottico dell’immagine, autofocus e flash LED singolo. Il lavoro di Samsung è stato senza dubbio eccezionale in quanto le foto risultano ottime in tutte le condizioni di luce; anche al buio non si comporta male seppur con qualche rumore. Grazie alla modalità Pro è possibile inoltre gestire manualmente focus, luminosità, ISO e bilanciamento del bianco.

Grazie alla funzionalità del sensore ISOCELL di poter rimanere “in ascolto”, è possibile avviare l’applicazione fotocamera pronta a scattare in pochi millesimi di secondo semplicemente facendo una doppia pressione sul tasto fisico home.

Gli scatti possono essere eseguiti fino a 16MP in 16:9 per un totale di 5312×2988 pixel; per quanto riguarda i video invece si passa dal Full HD standard al Full HD 60fps, QHD (2560×1440) concludendo con l’Ultra HD (UHD – 4K) a 3840×2160 pixel.

A partire da FHD 60fps (compreso) in su, spariscono le funzioni HDR, effetti, stabilizzazione, rilevamento auto focus (che non fa altro che mantenere a fuoco un soggetto selezionato prima della ripresa) e scatto di foto durante la registrazione.

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Anche in questo caso Samsung offre una vasta gamma di modalità di scatto/ripresa tra cui le più comuni messa a fuoco selettiva e panorama, spostandosi poi su qualcosa di più ricercato come l’effetto rallentatore e lo scatto virtuale. Altre modalità sono comunque disponibili nel Samsung Store.

Software

Anche il software non subisce variazioni nell’immediato se non per l’aggiunta delle impostazioni relative al display curvo.

Come visto su Galaxy S6 quindi la TouchWiz diventa fluida e veloce abbandonando lag e pesantezza senza rinunciare a ricche animazioni e transizioni tra pagine e menu.

Non cambia la schermata di blocco con gli accessi rapidi a telefono e fotocamera così come la home, l’app drawer (anche qui non ordinabile al momento dalla A alla Z) e i menu. Persiste la (scomoda) soluzione dell’apertura dell’apertura delle notifiche dalla schermata di blocco che richiede a mio avviso troppi passaggi rispetto all’immediatezza che dovrebbe avere. Ricordiamo che bisogna selezionare prima il pop up che ci interessa aprire e poi effettuare uno swipe come se dovessimo sbloccare lo schermo.

Disponibili la funzione multi windows attivabile con una lunga pressione del pulsante multitasking, le applicazioni One Drive, OneNote e Skype di Microsoft preinstallate e la possibilità di scegliere tra numerosi temi scaricabili dal Samsung Store.

S6 Edge monta lo stesso pulsante Home di Galaxy S6 che, come abbiamo visto nella recensione di quest’ultimo, è di gran lunga migliore rispetto al precedente visto su Galaxy S5 e Galaxy Note 4 che richiedeva lo scorrimento del dito sul sensore di impronte digitali: ora è sufficiente appoggiare il polpastrello sopra per ottenere il riconoscimento.

Abbiamo già parlato della parte hardware del display e delle difficoltà che possiamo incontrare utilizzando un dispositivo con due lati curvi e lisci, ma vediamo ora le possibilità invece che offre lato software.

Nel menu è disponibile un’apposita voce chiamata “Schermo curvo” dove è possibile gestire le – poche – funzioni offerte da Samsung. Onestamente? Ci aspettavamo molto di più.

  • People Edge

People Edge è la funzione più “visibile” legata al display curvo e consiste in una barra laterale contenente i 5 contatti preferiti che chiamiamo o a cui scriviamo più spesso. Nella Home screen si mostra come una piccola linea in alto a destra o a sinistra (a seconda delle impostazioni) da trascinare verso il centro del display per ottenerne l’apertura. Una volta toccata l’icona di un contatto possiamo decidere se chiamarlo, mandargli un SMS o una Email.

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Per gli stessi contatti (e solo per questi) è possibile far illuminare lo schermo curvo con una simpatica animazione quando riceviamo chiamate, SMS o Email (utile a dire la verità solo se il telefono è posizionato a schermo in giù su una superficie piana

  • Flusso informazioni

Il Flusso informazioni lo abbiamo già visto su Galaxy Note Edge e consente di visualizzare notifiche, meteo e news sul lato curvo selezionato con un semplice swipe dall’alto al basso seguito da uno nel senso opposto.

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I Feed sono scaricabili (sottoscrivibili per essere precisi) sempre dal Samsung Store ma già alcuni sono preinstallati come Yahoo, Twitter e Flipboard oltre alle notifiche di sistema e al meteo come anticipato. La cosa interessante e ben sviluppata è la possibilità di interagire con le notifiche aprendole con un semplice tocco su di esse.

  • Orologio notte

Funzione abbastanza utile per chi tiene il dispositivo di fianco al letto tutta la notte: mostra l’ora digitale sul lato curvo predefinito consumando una bassissima quantità di energia grazie al display AMOLED.

Le funzioni sono finite, Samsung non ha saputo introdurre altro e questo ci ha fatto un po storcere il naso. Speriamo in qualche aggiornamento.

Batteria

La batteria di Galaxy S6 Edge ha una capacità di 2600 mAh (50 in più della versione Flat) e riesce ad alimentare il dispositivo per una giornata intera con circa 3 ore di schermo acceso che calano se usato in modo estremo (come faccio io) arrivando a non più di 2, ma non faccio testo.

Certamente era possibile introdurre una batteria rimovibile o comunque più capiente (visto che altri produttori ci sono riusciti), tuttavia l’autonomia non è nulla di drammatico, basta fare un minimo di attenzione.

In nostro soccorso arrivano però la ricarica rapida fornita dall’alimentatore in grado di fornire 5V a 2A o 9V a 1.56A ricaricando completamente il dispositivo in poco più di un’ora e 10/15 minuti e le varie modalità di risparmio energetico avanzato e non.

  • Risparmio energetico standard: limita le prestazioni massime della CPU, riduce la luminosità dello schermo e la frequenza di fotogrammi, disattiva l’illuminazione dei tasti, disabilità il feedback di vibrazione se attivo e riduce l’intervallo di time-out dello schermo dopo la ricezione delle notifiche
  • Risparmio energetico avanzato: applica un tema semplificato in scala di grigi al posto della schermata Home standard limitando il numero delle applicazioni disponibili. Disattiva inoltre la connessione dati e bluetooth quando lo schermo è spento.

Conclusioni

Galaxy S6 Edge è un oggetto di design, non uno smartphone per l’utilizzo quotidiano. Lo consiglierei a chi vuole dire “io ho l’Edge” o a qualche persona in carriera che deve avere l’ultima finezza tra le mani, ma non di certo a qualcuno che utilizza lo smartphone seriamente per lavoro o nella vita di tutti i giorni. Lo schermo curvo è tanto bello quanto, forse, inutile in quanto le funzioni sono davvero poche. Se volete comprarne uno, almeno prendete quello di Iron Man.

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Foto: MKBHD

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