Oppo Find X: Originale Bellezza | Recensione

18 Ottobre 201814 commenti

Spesso sentiamo dire che nel settore degli smartphone, ormai, le novità si contano sulla punta delle dita. Qualcuno sostiene (giustamente) che tutti gli smartphone tendano ad assomigliarsi, richiamando le solite linee, i soliti materiali, iterando un design ormai assodato. Oppo prova ad andare controcorrente presentando una novità che, per quanto riguarda la costruzione, è certamente la più rilevante dell'anno: parliamo di Oppo Find X.

 

UNBOXING

Oppo Find X vi giungerà in una confezione ben curata, comprendente il device, cuffie in-ear stile Apple ed una cover in plastica rigida adatta al design inusuale del vostro telefono. Non mancano cavo e adattatore da 5V/4A.

Nel dettaglio troviamo:

  • Dispositivo X 1
  • Auricolare X1
  • Adattatore X1
  • Cavo USB tipo C X1
  • Estrattore SIM card X1
  • Custodia protettiva X1

Il dispositivo

È innegabile l’impatto positivo che genera l’accendere il telefono per la prima volta in assoluto. Se, infatti, è vero che il design rispecchia un gusto prettamente soggettivo è altrettanto chiaro che sia oggettivamente riconoscibile l’attenzione riposta alle linee di questo Oppo Find X. Dal punto di vista della costruzione è sicuramente lo smartphone più caratteristico che abbia mai utilizzato, a partire dall’ampio display da ben 6.4 pollici, curvo e dotato di risoluzione Full HD+.

Ancora più incredibile è il rapporto fra schermo e dispositivo che si aggira attorno al 94% della superficie: praticamente le linee dei bordi risultano quasi invisibili. Tutto questo spazio dedicato al display crea il bisogno di trovare una nuova location a tutta la sensoristica dedicata che, solitamente, troviamo nella parte frontale del telefono.

Mentre i vari produttori si sfidano ad incastrare tutto l’hardware possibile in notch sempre più strani e bizzarri, Oppo decide di cambiare approccio, puntando su un reparto a scomparsa certamente d’impatto.


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Ad ospitare tutto quello che non può stare davanti c’è un pannello motorizzato che scompare nella parte superiore del telefono. Il movimento è completamente gestito internamente dal software del telefono che provvederà ad attivarlo ogni volta che avrete bisogno di sfruttare le fotocamere o il sensore per il riconoscimento del viso (per lo sblocco). La cosa più strana sarà ascoltare il rumore meccanico dato dal movimento degli ingranaggi che spingono il pannello: nel completo silenzio è particolarmente fastidioso (immaginate di dover utilizzare la torcia di notte…). Tutta questa tecnologia ha un prezzo: il peso del dispositivo non è certo trascurabile.

Ora la domanda che sorge spontanea riguarda la durabilità di un componente meccanico come quello proposto da Oppo. L’azienda riferisce che per Oppo find X sono garantiti almeno 100.000 attivazioni e i motori sono stati testati per molte più volte ma resta il fatto che, trattandosi di una parte piuttosto delicata, l’eventuale rottura del carrello potrebbe comportare non pochi problemi.

Per quanto riguarda il software di riconoscimento facciale, funziona esattamente come quello di Iphone X: se guarderete la camera al momento dello sblocco, questo sarà fulmineo (il che va a colmare l’attesa della risalita del sensore). Indossando gli occhiali, ogni tanto ho notato qualche rallentamento, ma nulla di stressante.

Dato che le fotocamere sono tutte posizionate nel carrello, la back cover di Oppo Find X risulta completamente pulita e, ad eccezione del brand, vuota di qualsivoglia elemento. Avere delle linee così pulite può solo essere un pregio, grazie anche alla finitura davvero bella che è stata data alla scocca.

Il lato destro ospita il pulsante di accensione. Sul lato sinistro troviamo, invece, il bilanciere del volume.

Sopra troviamo il secondo microfono, mentre sotto l’ingresso per la tipo C, l’altoparlante, il microfono principale e il carrellino per l’inserimento di due SIM. Manca l’ingresso per le cuffie e non è presente nemmeno la ricarica wireless, nonostante la scocca in vetro.

Il LED di notifica viene sostituito da un effetto luminoso sui bordi del display. Infine, a causa del componente meccanico, il device è assolutamente sensibile all’acqua.

Di seguito le specifiche tecniche:

Rete
Tecnologia GSM / HSPA / LTE
Dispositivo
Dimensioni 156.7 x 74.2 x 9.4 mm (6.17 x 2.92 x 0.37 in)
Peso 186 g (6.56 oz)
Build Front/back glass (Gorilla Glass 5), aluminum frame
SIM Dual SIM (Nano-SIM, dual stand-by)
Display
Tipo AMOLED capacitive touchscreen, 16M colors
Dimensione 6.42 inches, 101.2 cm2 (
Risoluzione 1080 x 2340 pixels, 19.5:9 ratio (~401 ppi density)
Protezione Corning Gorilla Glass 5
– ColorOS 5.1
Piattaforma
OS Android 8.1 (Oreo)
Chipset Qualcomm SDM845 Snapdragon 845 (10 nm)
CPU Octa-core (4×2.8 GHz Kryo 385 Gold & 4×1.7 GHz Kryo 385 Silver)
GPU Adreno 630
Memoria
SD No
Interna 128/256 GB, 8 GB RAM
Main Camera
Dual Motorized pop-up 16 MP, f/2.0, 1/2.6″, 1.22µm, PDAF, OIS
20 MP, f/2.0, 1/2.8″, 1.0µm
Video 2160p@30fps, 1080p@240fps, 720p@480fps
Selfie camera
Single Motorized pop-up 25 MP, f/2.0
Video 1080p@30fps
Batteria
Non-removable Li-Ion 3730 mAh battery

 

Display

Il pannello OLED di Oppo Find X è veramente bello. Con un ampio display da 6.4″ ed una risoluzione Full HD+, sarà un vero piacere godersi i contenuti multimediali. I colori sono vividi e contrastati. I neri sono belli ed assoluti e non ho notato particolari variazioni di luminosità verso tonalità azzurre. I bordi leggermente curvi completano la cornice del dispositivo che è decisamente bello da vedere.

Fotocamera

Oppo Find X è dotato di una camera da 16Mpx, affiancato da una da 20Mpx entrambe con apertura f/2.0 . È presente la tecnologia PDAF per la messa a fuoco rapida.

Finalmente su un device cinese riusciamo ad ottenere degli scatti apprezzabili, che giustifichino la spesa che si deve affrontare per acquistare un dispositivo di questa fascia. Il range dinamico è piuttosto buono, i colori sono ben riprodotti (forse appena desaturati) ma i dettagli ci sono tutti, lo scatto è istantaneo e l’HDR si comporta molto bene. Sulle foto notturne perde un po’ di qualità, ma riesce a reggere bene gli standard della categoria se si scende a compromessi sui tempi di scatto che tendono ad allungarsi (facendomi perdere qualche foto…).

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A livello software troviamo un’applicazione decisamente intuitiva, ma scarna di impostazioni. Potrete, infatti, andare a modificare solamente alcune funzioni. Il menù, inoltre, è accessibile solamente dalle impostazioni generali e non direttamente dall’applicazione della fotocamere. La modalità manuale non mi permette di andare a configurare tutte le funzioni della camera e non consente nemmeno il salvataggio dei file in formato RAW.

Parlando di video, la massima qualità raggiunta è 4K a 30fps stabilizzata. Ho decisamente apprezzato maggiormente la qualità FHD a 120 fps.

Software, AUDIO E PERFORMANCE

Trattandosi di un device di provenienza cinese, a bordo di Oppo Find X troverete, assieme ad android 8.1 (patch di luglio al momento della stesura della recensione), la UI del produttore chiamata ColorOS 5.1.

Io ho sinceramente sperato che le mancanze ed i problemi registrati con altri prodotti del marchio, come Oppo R15 PRO, venissero colmati con qualche aggiornamento software ma evidentemente mi sbagliavo.

A dare qualche problema è la gestione delle notifiche. Partiamo con il fatto che per eliminare una notifica dal centro notifiche siano necessari uno swipe ed un tap: il primo andrà a visualizzare due icone impostazioni elimina. Per eliminare effettivamente la notifica dovrete quindi tappare sull’apposita icona. In secondo luogo, solamente alcune notifiche appariranno sulla schermata di sblocco, nonostante nel menù impostazioni abbiate dato il permesso anche ad altre. Non solo, alcune applicazioni faticheranno a notificarvi: è il caso di telegram che all’arrivo di nuovi messaggi più volte non me li ha notificati né con la classica “bolla” mentre utilizzavo il telefono né nella schermata di sblocco del dispositivo. Mi sono accorto che c’erano delle notifiche solamente accedendo manualmente al centro notifiche.

Parlando di software, non possiamo non citare la difficoltà nel gestire le applicazioni in background incontrata con la ColorOS. Di base, infatti, il sistema decide autonomamente quali applicazioni debbano avere il permesso per l’esecuzione automatica. All’utente rimane la possibilità di selezionare un numero esiguo (cinque) di applicazioni addizionali a cui garantire il permesso. Tale mossa, benché venga giustificata dal sistema come controllo per le performance, finisce con il rendere più problematica l’usabilità del dispositivo. L’unico modo per essere sicuri di ricevere le notifiche, a quel punto, è bloccare l’applicazione in background dal task manager e disabilitare tutte le opzioni di risparmio energia che potrebbero essere abilitate.

Lo sblocco mediante il riconoscimento facciale risulta essere veloce ed accurato. Se posizionati di fronte al display al momento della sua accensione, verrete immediatamente riconosciuti.

Comoda la modalità Full Screen: in modalità orizzontale alcune delle operazioni e delle app utilizzate con maggior frequenza saranno visualizzate sullo schermo, vicino ai due lati dell’altoparlante. La modalità orizzontale permette di utilizzare due app simultaneamente, posizionando una delle due al di sopra dell’altra. L’app sospesa può essere spostata in base alle proprie esigenze. Sia che ci si stia immergendo in un videogioco, sia che si stia guardando un video, non sarà necessario uscire dall’appplicazione.

 

Dove si apprezza veramente Oppo Find X è nella dotazione Hardware, a partire dalla memoria di 128GB: una vera benedizione per uno smartphone di fascia media. Non avendo problemi di spazio, sarà un piacere scaricare giochi ed applicazioni in grande quantità. Gli 8GB di RAM ed il SoC Qualcomm si difendono bene, garantendo una buona usabilità anche con giochi pesanti. Le temperature rimangono contenute anche con utilizzo intensivo del device.

A livello di connettività Oppo Find X si difende bene: il telefono permette di utilizzare la configurazione dual SIM e la ricezione è perfetta. Ottimo anche il GPS+GLONASS che si aggancia in maniera fulminea. Segnalo, infine, la presenza del Bluetooth 5.9 e dell’NFC.

Sia l’audio in capsula che lo speaker mono gestiscono bene l’audio, producendo un suono pulito. Completamente compatibile, invece, Android Auto che funziona alla perfezione in tutte le sue applicazioni (capito Huawei?).

Batteria

OppoFind X presenta una batteria da 3730mAh: sotto questo profilo non avrete grossi problemi ad arrivare a fine giornata con un uso intenso del telefono. È presente la tecnologia VOOC Flash Charge con la quale potrete arrivare al 100% in poco più di un’ora e mezza.

Conclusioni

Diciamocelo, Oppo find X lo pagherete caro. 999€ è sicuramente un prezzo che va considerato bene prima di effettuare l’acquisto. In Italia troverete lo smartphone solamente sugli scaffali di Mediaworld. C’è da segnalare la presenza di Oppo Care che offre per una sola volta, un anno di garanzia per lo schermo e per la cover posteriore del telefono, e, in aggiunta alla garanzia legale di due anni, estende a titolo gratuito la garanzia a trentasei mesi.

A mio parere, però, finchè il software non verrà definitivamente aggiustato, quelle mancanze che lo caratterizzano, potrebbero essere tali da farvi optere per qualcos’altro.

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