UHANS S1: la Recensione

12 Settembre 20167 commenti

UHANS è un produttore di smartphone cinese formatosi non molto tempo fa e, quindi, ancora sconosciuto ai molti. Con S1 ha tentato di imporsi nella fascia media mediante un prezzo competitivo. Il dispositivo durante la prova è rimasto afflitto da diverse problematiche, che tuttavia sono state risolte mediante gli aggiornamenti OTA. Per una questione di completezza la recensione le espone comunque e avverte in caso queste non siano più presenti.

Unboxing

La confezione di S1 si presenta estremamente spartana ma elegante. All’interno di questa si trovano il dispositivo, il caricabatterie da 1A, il cavo USB ed il Sim Ejector Tool. Sono inoltre presenti una cover in silicone ed uno screen protector in vetro temperato. Quest’ultimo purtroppo è di dimensioni leggermente inferiori a quelle dello smartphone, e ne risultano i bordi dello schermo non totalmente coperti.

Il dispositivo

UHANS S1 monta l’ormai consolidato SoC Mediatek MT6753 il quale ha consentito di ottenere un punteggio Geekbench di 619 in single-core e 2780 in multi-core.
Non a caso lo slogan di UHANS è The Beautiful Beast: i materiali utilizzati per la realizzazione di S1 danno una chiara sensazione di qualità. Sia il fronte che il retro sono coperti dal vetro ed i bordi sfoggiano un rivestimento in lega metallica. Sono disponibili due colorazioni: quella che ci è stata fornita è bianca con i bordi color oro rosa, mentre l’altra è nera con i bordi argentati. Nonostante il vetro sia estremamente gradevole al tatto è consigliato l’utilizzo della cover fornita, dato che S1 non fa uso dello standard Gorilla Glass.

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Sul fronte troviamo il display da 5″, lo speaker da chiamata e la fotocamera frontale. Vi sono inoltre il sensore di prossimità e quello di luminosità, mentre il led è celato al di sotto del rivestimento. Quest’ultimo purtroppo si accende solo durante la ricarica, e non funziona come led di notifica.

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Sul retro è posta la fotocamera da 13MP accompagnata dal flash, ed il lettore di impronte digitali.

Sul lato destro sono presenti il bilanciere del volume ed il pulsante di sblocco.

Su quello sinistro vi è solamente lo slot per le due SIM supportate, sbloccabile tramite il tool presente in dotazione.

Il lato superiore sfoggia esclusivamente un jack da 3.5”. Quello inferiore invece è popolato dalla porta micro USB, dal microfono e dallo speaker.

Sistema Operativo Freeme OS 6.1 basato su Android 6.0 – Marshmallow
Processore ARM Cortex-A53 @ 1.3GHz
GPU ARM Mali-T720 MP3 @ 450MHz
RAM 3 GB LPDDR3 Single Channel
Memoria interna 32 GB espandibile tramite microSD fino a 64GB
Display 5″ HD 720×1280 – 294 ppi
Batteria 2200 mAh
Fotocamera posteriore Sony IMX214 Exmor RS da 13 MP (interpolati a 16MP) con apertura ƒ/2,0
Fotocamera anteriore 5 MP (interpolati a 8MP)
Peso 153 g
Dimensioni 140×69,1×7,3 mm

Fotocamera

La fotocamera Sony IMX214 da 13MP è uno dei punti su cui UHANS ha deciso di risparmiare. Il fotosensore è un CMOS da 4,69×3,52 mm e ha un’apertura f/2.0. È presente anche un flash a LED dalla media intensità luminosa. Gli scatti prodotti da questo dispositivo non sono particolarmente eccelsi e sono richiesti numerosi tentativi prima di riuscire ad ottenere una messa a fuoco decente.

La risoluzione delle fotografie scattate è pari a 4160×3120 mentre i video vengono registrati in 1920×1080 a 30 fps.
Inoltre l’applicazione della fotocamera è priva di configurazioni di sorta, consentendo esclusivamente di scegliere quale fotocamera utilizzare, se fare foto o video, se usare il flash e se usare l’autoscatto.

Display

Il display 2.5D da 5″ ha un risoluzione di 720×1280 e dispone di una densità di pixel pari a 294ppi. Sono supportati fino 3 tocchi contemporanei e la resa visiva è buona; decente anche all’esterno se la luminosità è impostata al massimo. Da notare che, nonostante i bezel siano estremamente sottili, è presente un padding a schermo. Ciò significa che le dimensioni effettive dei bordi sono leggermente maggiori, e quindi in linea con lo standard non bezel-less, a differenza di quanto ci si sarebbe potuti aspettare.

Software

UHANS S1 fa uso del Freeme OS 6.1, ROM famosa nel mercato cinese basata su Android 6.0. Essendo stato per molto tempo un utente Cyanogenmod mi aspettavo di avere molte critiche nei confronti di questa ROM, che in realtà si è dimostrata estremamente spartana ed ottimizzata, ma ovviamente priva del livello di personalizzazione consentito dalla nota ROM open source.


Il launcher, Freeme OS Lite stravolge il canonico launcher di Android eliminando il menu delle app. Ciò significa che tutte le applicazioni installate sono costantemente presenti nella home del dispositivo. La cosa in sé non sarebbe problematica se ci fosse quantomeno la possibilità di nascondere le applicazioni indesiderate: mi sono ritrovato a creare una cartella Useless che ho popolato con alcune applicazioni non disattivabili come SIM Toolkit.


Successivamente vi è il menu dei tile che purtroppo non è modificabile e presenta in questo modo una grave problematica: il menu è talmente lungo che si estende a tal punto da venire parzialmente nascosto dalla barra di navigazione. In questo modo è difficile selezionare i tasti di conferma per funzioni quali il “Non disturbare” o simili. È possibile mitigare il problema nascondendo la barra, ma non è esattamente la migliore delle soluzioni. Un altro problema relativo alla barra di navigazione, ed a quella degli status, riguarda l’adattamento ai colori delle applicazioni. Infatti talvolta capita che queste diventino trasparenti o che i colori di alcuni simboli vengano invertiti.

 

Decisamente interessante invece la funzione di screenshot che consente di catturare schermate in maniera non convenzionale: invece di effettuare immediatamente la cattura appare a schermo una barra inferiore con la quale è possibile interagire in un ristretto lasso temporale. Questa consente di effettuare il crop dell’immagine in tempo reale e di catturare intere pagine effettuando una successione di screenshot.

Infine vi sono le impostazioni che non presentano grosse differenze da quelle di Android stock, se non per alcune aggiunte dalla traduzione totalmente discutibile. Ad esempio nelle impostazioni smart vi sono alcune opzioni che riguardano il display del dispositivo. Una di queste consente di attivare il risveglio col doppio tocco e mi è servito davvero troppo tempo per ritrovare questa funzione per via della denominazione che gli era stata assegnata: nel sottomenu Illuminazione smart vi è la singola opzione Doppio clic per l’illuminazione. Ancora peggio in inglese dato che è chiamata Dblclick to light. Sotto questo aspetto UHANS avrebbe sicuramente potuto sforzarsi un po’ di più.

Le altre opzioni di questo menu consentono di modificare la barra di navigazione invertendo la posizione del quadrato e del triangolo, abilitando la funzione che consente di nascondere la barra stessa ed infine vi sono quelle per le gesture a dispositivo bloccato. Queste paiono come un’occasione buttata da parte di UHANS per implementare qualcosa di realmente utile: le gesture utilizzabili sono predefinite e non è possibile aggiungerne di personalizzate. Le funzioni assegnabili alle singole gesture sono estremamente ristrette, ancor di più se si considera che aprire un’applicazione con una gesture è inutile se si utilizza un metodo di sblocco, dato che chiaramente non viene bypassato. Sarebbe stato ottimo ad esempio disporre di una gesture che consentisse di accendere e spegnere velocemente la torcia, mentre tra quelle presenti mi è tornata più utile quella che consente di avviare e interrompere la riproduzione musicale.
Per ultima troviamo la possibilità di programmare lo spegnimento automatico, che consente di ridurre i consumi durante un preciso arco temporale. Ad esempio è possibile programmare l’S1 affinché si spenga alle 02:00 e si riaccenda alle 06:00, risparmiando di fatto 4 ore di alimentazione in idle. Vi è un bug di poco conto che non fa spegnere il led di alimentazione a ricarica effettuata se riavviato in questo modo.

Tirando le somme Freeme OS non offre nulla di particolarmente diverso da Android stock e si tratta di una ROM estremamente fluida e responsiva. Tuttavia si sono verificate un paio di occasioni nelle quali il dispositivo ha smesso di rispondere per qualche secondo.

Telefonia

Durante tutto il periodo di prova ho tenuto in mente questa catchphrase:

UHANS S1 è un telefono che fa tutto molto bene tranne che il telefono.

Ebbene questo dispositivo è afflitto da un gravissimo bug che non mi riesco a spiegare come sia possibile che non sia stato risolto prima del lancio: l’applicazione dei contatti non è in grado di sincronizzarsi con i contatti di Google salvati in cloud, mentre quella delle chiamate sì. L’unico modo che ho avuto per aggirare questo problema è stato quello di esportare i contatti dal browser ed importarli manualmente nella rubrica, tuttavia in questo modo qualunque contatto aggiunto non verrà sincronizzato con la rubrica in cloud. È impensabile che un produttore possa consentire la commercializzazione di un telefono che non riesce ad eseguire una funzione talmente basilare e fondamentale come il recupero dei contatti dell’account Google. Ho contattato il supporto tecnico di UHANS che mi aveva garantito un aggiornamento; questo ha tardato di qualche settimana ma alla fine è riuscito a risolvere il problema, fortunatamente.
Vi è anche un problema di minore entità riguardo le chiamate in uscita che, casualmente, vengono registrate verso un generico contatto sconosciuto, nonostante queste siano andate a buon fine.

Per un telefono è fondamentale l’impiego di un microfono di qualità per adempiere agevolmente al suo compito primario, telefonare ed inviare messaggi vocali. Purtroppo in questo caso UHANS ha deciso di risparmiare dato che il volume di registrazione è basso e se si prova ad aumentare quello della fonte per compensare ne risulta una registrazione parzialmente distorta. Per inviare un messaggio vocale udibile è necessario parlare con un tono decisamente troppo alto o tenere il microfono a pochi centimetri dalla bocca. È sempre possibile comunicare normalmente durante le telefonate ma aspettatevi una qualità al di sotto della norma.
Anche entrambi gli speaker sono afflitti da problemi relativi al volume, particolarmente quello posto sul lato inferiore del dispositivo che guasta terribilmente qualunque esperienza uditiva: se impostato al volume massimo il suono ne risulta fastidiosamente distorto, problema parzialmente mitigato se questo viene diminuito di uno step di intensità.
L’aggiornamento citato in precedenza ha risolto anche questo problema, fortunatamente, aggiustando l’equalizzazione. In questo modo anche al volume massimo l’audio non ne fuoriesce particolarmente distorto.

L’ultima problematica relativa alla comunicazione riguarda la composizione dei messaggi. La tastiera infatti mi causa non pochi fastidi dato che non vi è un feedback tattile. L’unico workaround che ho trovato è stato quello di installare una tastiera di terze parti e di incrementare la durata della vibrazione (l’intensità non è modificabile) ed il che ha introdotto tuttavia altri fastidi similari.
A quanto pare la bassa intensità della vibrazione era anch’essa dovuta ad un problema software. Infatti dopo aver aggiornato il dispositivo non vi è stato bisogno di effettuare alcuna modifica. Tuttavia la tastiera predefinita presenta lo stesso una vibrazione insufficientemente intensa.

Batteria e temperatura

La batteria è il problema più grave di UHANS S1 dato che ha un’autonomia di soli 2200mAh e si scarica veramente troppo velocemente, richiedendo così l’impiego di una power bank per chiunque sia abituato ad utilizzare assiduamente il proprio smartphone. Il test di GeekBench riporta infatti un runtime di poco più di 4 ore. Sono rimasto invece piacevolmente sorpreso dal consumo in idle di S1 che in 8 ore a schermo spento ha assorbito solamente l’8% della batteria.


D’altro canto il telefono raggiunge temperature talmente alte che loro stesse ne impediscono l’utilizzo intensivo prolungato. S1 soffre infatti di un grave problema di surriscaldamento ed ironicamente il sensore di temperatura della batteria è bloccato a 25°C, non è chiaro se per difetto hardware o bug risolvibile tramite aggiornamento software. Fortunatamente è presente una pletora di sensori di temperatura per i vari componenti del dispositivo. Nonostante ciò durante il periodo di prova il processore non è mai andato in thermal throttling e non si sono verificati spegnimenti di sicurezza.

Scanner di impronte digitali

Lo scanner di impronte è incredibilmente veloce e abbastanza preciso per un modello di fascia media grazie alla sua superficie in vetro. Questo riesce infatti a sbloccare il telefono in una frazione di secondo, mentre ci impiega un po’ di più se utilizzato a schermo spento.
L’implementazione software tuttavia è carente. Infatti molto spesso quando è richiesta l’autenticazione dell’utente dal dispositivo, e non dalle applicazioni esterne, non è possibile utilizzare l’impronta digitale bensì ci si ritrova costretti ad utilizzare il metodo di sblocco alternativo impostato. Ciò avviene, ad esempio, all’apertura dell’applicazione dedicata alle impostazioni dello scanner stesso.
In quest’ultima è possibile registrare fino a cinque impronte differenti ed assegnare allo scanner determinate funzioni. Purtroppo l’implementazione è scadente e vede lo scanner ridotto al ruolo di semplice tasto touch dato che, una volta abilitate, queste funzioni contestuali vengono attivate al semplice tocco dello scanner, a prescindere dal dito utilizzato. C’è la sensazione che si sarebbe potuto ottenere qualcosa di maggiormente utile con un pizzico di sforzo in più.

Aggiornamento e assistenza tecnica

Ho parlato più volte di un aggiornamento rilasciato da UHANS nel corso della prova del dispositivo. Questa patch risolve quasi tutti i problemi software più gravi di S1 ma il rilascio di tale aggiornamento denota come UHANS S1 sia un prodotto incompleto, rilasciato prima del previsto, e che avrebbe giovato notevolmente di qualche mese di gestazione in più.
Tuttavia il processo di aggiornamento non è stato semplice e lineare dato che UHANS non aveva preso in considerazione la possibilità che il dispositivo potesse essere crittografato. L’unico modo in cui sono riuscito a far eseguire correttamente l’aggiornamento è stato un reset di fabbrica. Chiaramente non è una soluzione accettabile, ed è tantomeno accettabile trovarsi costretti a scegliere tra crittografia ed aggiornamenti.
Inoltre il sistema non avvisa della presenza di aggiornamenti OTA, lasciando all’utente l’onere di controllare nelle impostazioni.

L’assistenza tecnica invece lascia a desiderare dato che due volte su tre non ha risposto alle mie e-mail e l’unica volta che si è degnata di prestarmi attenzione ha promesso un aggiornamento che ha tardato di non pochi giorni, senza avvisarne il ritardo in risposta ai successivi messaggi da me inviati.

Conclusioni

Ho utilizzato per circa 4 settimane UHANS S1 come daily driver e posso affermare che si tratta di un dispositivo accettabile per chiunque sia alla ricerca di uno smartphone veloce e da usare occasionalmente durante la giornata. Gli utilizzatori più assidui necessitano categoricamente di una power bank ma, in questo caso, forse è meglio virare altrove.
Se siete interessati all’acquisto di S1 potete confrontare i prezzi dei vari rivenditori autorizzati sul sito ufficiale del produttore. In media viene venduto sui $140, somma oltre la quale comincia a perdere appetibilità. Ricordatevi di aggiornarlo!

Cosa ci è piaciuto:

  • Velocità complessiva del dispositivo
  • Sensore di impronte digitali veloce
  • Qualità dei materiali

Cosa non ci è piaciuto:

  • Temperature di utilizzo
  • Batteria scarsa
  • Fotocamera di bassa qualità
  • Speaker scadente
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