WWE 2K porta, male, il wrestling su Android – Recensione

6 Maggio 201519 commenti

Recensione e analisi dettagliata di praticamente ogni aspetto del gioco di wrestling WWE 2K firmato 2K Games, titolo che si pone l'ambizione di portare questo sport, dopo il grande successo avuto su console, anche sulle piattaforme Android e iOS.

Da qualche tempo oramai, in seguito alla dipartita di THQ Games, i giochi di wrestling della WWE sono finiti in mano a 2K Games, che di anno in anno ha portato grosse modifiche e innovazioni a ogni nuovo capitolo della serie, anche se questi non sempre totalmente riusciti.
Ciò, almeno, per quanto riguarda le versioni console del titolo analizzato quest’oggi.

Data la crescente popolarità del mobile gaming su smartphone, 2K Games ha deciso giustamente di insediarsi anche in questo settore del mercato, rilasciando così una versione mobile del suo popolare gioco di wrestling, tentando di portare un’esperienza, almeno in qualche aspetto simile, alla sua controparte casalinga.
Sarà riuscita nel suo intento?

In Breve…

I comandi di gioco sono principalmente basati su swipe, pinch e tap da effettuare sullo schermo con uno o più dita, e di conseguenza le possibilità di input risultano molto limitate, oltre che piuttosto ostiche durante i combattimenti. In aggiunta a questo già decisamente negativo aspetto, il motore di gioco non è particolarmente reattivo e nemmeno in grado di riconoscere perfettamente i comandi dati, rendendo i match, nella loro interezza, difficili da controllare.

Le azioni eseguibili dai personaggi si limitano semplicemente a: attacco rapido, attacco potente, prese, tuffi dall’angolo, attacco in corsa, mossa speciale e finisher. Chiunque abbia provato, anche giusto per qualche ora, un qualsiasi gioco di wrestling avrà già notato che mancano all’appello veramente tantissime diverse tipologie di azioni.

Il comparto grafico è veramente di ottimo livello con personaggi ben ricreati nell’aspetto e nelle movenze, mentre purtroppo il sonoro non si assesta sullo stesso piano, in quanto molto limitato e caratterizzato da completa assenza di un qualsiasi tipo di commento dei telecronisti durante gli incontri.

Le modalità di gioco principali, ossia creazione e carriera, sono veramente ridotte ai minimi termini e in entrambi i casi non hanno assolutamente nulla a che vedere con le controparti console, in quanto quest’ultime molto complete e dettagliate.

Concludendo, questo WWE 2K è un prodotto di pessima fattura e da cui stare completamente alla larga, soprattutto per il suo prezzo elevato, leggermente superiore ai 9€.

Gameplay

L’intero gioco si svolge mediante comandi inseriti attraverso il display touchscreen, che purtroppo non si rivela assolutamente all’altezza del compito. Non è stata aggiunta alcun tipo di compatibilità per i controller fisici, e l’assenza di questa caratteristica si fa notevolmente sentire, infatti l’intero gioco risulta, anche per via dei comandi, lento, non reattivo, e nel complesso scomodo.

A differenza di molti altri titoli, non esiste un joypad virtuale a schermo, ma le azioni dei personaggi saranno attuate semplicemente con swipes, tap e pinch eseguiti in qualunque zona del display. Con quanto appena detto, è possibile realizzare le seguenti mosse: attacco normale, attacco potente, prese, parate, tuffi dagli angoli, attacchi in corsa, Irish Whip, provocazioni, mossa speciale e finisher.
Le prese sono le uniche mosse che si svolgono in più stage. Difatti, una volta completata la prima parte del grappling, faranno comparire a schermo una freccia direzionale con cui portarle al completamento; sarà dunque ora necessario scegliere una delle quattro direzioni presenti, cosa che dovrà fare anche chi sta supendo la presa, e nel caso la selezione del difensore combaci con quella dell’attaccante, il tutto sarà risolto in una contromossa.
La direzione scelta non apporta differenze nella presa, a parte nell’animazione corrispondente, ma una di queste fa eccezione: swipando verso il basso si potrà eseguire una mossa di sottomissione.

A conti fatti, le azioni a disposizione dei combattenti sono veramente limitate, cosa che chi ha dimestichezza nei giochi di wrestling avrà già certamente notato. Scordatevi quindi di eseguire attacchi al paletto, prese in corsa, mosse di coppia e via dicendo. Addirittura non è nemmeno possibile disputare match tag team (2 vs 2) o con tipologie di vittoria particolari, ad esclusione dei cage match in cui bisognerà uscire da una gabbia d’acciaio. Oltre a questo, è presente solamente un No DQ match dove sarà possibile utilizzare alcuni oggetti come armi improprie, e tra questi figurano la sedia d’acciaio e il kendo stick (una sorta di bastone). Scordatevi dunque match come Inferno, Table, Ladder, TLC e tutte le altre metodologie che per anni ci hanno fatto divertire sulle console.
Un’altra curiosa mancanza è dovuta al fatto che in nessun caso è possibile uscire dal ring, addirittura anche i cage match termineranno semplicemente raggiungendo la cima della gabbia, e non poggiando i piedi all’esterno del ring come prevede il regolamento ufficiale.

Tornando a parlare strettamente dei combattimenti, durante questi si renderanno necessari eseguire alcuni swipes sullo schermo, ovviamente il più rapidamente possibile, per compiere o completare alcune azioni.
Nel mentre si sta eseguendo una mossa speciale, o una finisher, che per essere eseguite richiedono il riempimento di una barra speciale mediante l’uso di attacchi o provocazioni, si potranno effettuare swipes sullo schermo per aumentare il danno complessivo causato all’avversario. La stessa modalità viene adoperata per portare a termine altre azioni, come il rialzarsi più in fretta una volta atterrati, resistere a una mossa di sottomissione, e infine liberarsi da uno schienamento.

Finora si è parlato di quello che succede sul ring, ma come ogni gioco di wrestling che si rispetti, particolare importanza è data, o meglio, dovrebbe essere data, anche a cosa succede al di fuori, e per WWE 2K questo si traduce quasi esclusivamente nelle entrate dei combattenti, e poco altro. Quest’ultime sono ben realizzate e molto fedeli alla realtà, sia per le movenze delle superstar che per la presenza delle loro musiche originali. Purtroppo non è possibile godere a pieno di questi piccoli show-nello-show, poiché le entrate sono tagliate e infatti durano solamente una manciata di secondi.
Certo, siamo su dispositivi mobili e magari per una partita rapida non c’è tempo da perdere in entrate e per questo sono state accorciate, ma ciò non toglie che, essendo completamente saltabili, la scelta dovrebbe spettare all’utente se decidere di vederla tutta o meno.

Gameplay nel complesso insufficiente.

 

Aspetto Tecnico

Il primo impatto con il gioco è sicuramente molto positivo. Ciò che colpisce notevolmente è sicuramente la realizzazione 3D dei modelli e, in generale, la grafica veramente ben realizzata, sia per quanto riguarda i lottatori che per quanto riguarda le poche arene disponibili.
Purtroppo lo stupore si ferma ben presto, all’incirca appena inizierete a dirigere il personaggio verso il suo avversario. Le animazioni dei movimenti infatti risultano molto robotiche e poco fluide, rendendo l’intera esperienza decisamente macchinosa.

Continuando il discorso sulle, non certo ottime, animazioni, spesso succede infatti che, nonostante il proprio personaggio stia cercando di finalizzare un attacco, l’avversario non reagisca ai pugni subiti e risponderà tranquillamente a sua volta come se nulla gli fosse accaduto. Questo problema risulta particolamente evidente nel caso si stia affrontando qualcuno armato di un qualsiasi oggetto, infatti, nonostante i propri colpi appariranno come andati a segno, il rivale non subirà alcun tipo di danno e attaccherà tranquillamente con la sua arma, il che rende i match senza squalifica totalmente buggati e ridotti a un semplice accaparrarsi per primo l’oggetto.

La situazione generale durante i normali combattimenti a mani nude non migliora assolutamente, infatti le animazioni degli attacchi sono uguali per tutti i wrestler, a prescindere dallo stile di combattimento.
Se quanto detto finora risulta certamente piuttosto grave, il peggio deve ancora venire. Le mosse in corsa dei personaggi sono realizzate male a tal punto, sia nelle animazioni che nei controlli, che addirittura alle volte non si capisce neanche se la mossa è stata subita o eseguita.
Fortunatamente (più o meno…), vista la scomodità nell’eseguire una corsa verso le corde con relativo attacco renderà questi eventi piuttosto singolari, ma ciò è ben lontano dall’essere una scusante, in quanto queste mosse sono di fondamentale importanza nello sport del wrestling, per cui l’esperienza di gioco risulta castrata dell’ennesimo elemento disponibile, e non è che ce ne siano di molti.

Relativamente ben fatte invece le varie prese (grapples), degnamente realizzate nelle animazioni, anche se ancora una volta non mancano saltuari bug.
Particolare attenzione è stata posta nelle mosse speciali e finali dei personaggi, uno dei pochissimi aspetti in cui WWE 2K risulta veramente soddisfacente.
Anche se in questo piccolo paragrafo finalmente vengono utilizzate parole positive per descrivere parti del gioco, non spaventatevi, anche qui si riesce a trovare qualcosa che non va, ed è riscontrabile nelle counter (contromosse): infatti, nel caso si riesca a parare una presa, l’animazione risultante sarà sempre la stessa, a prescindere dal tipo di mossa che si è tentato di eseguire, con il solito risultato finale di rendere il tutto poco variegato.

Passiamo ora dalla grafica al comparto sonoro, ennesimo aspetto dove WWE 2K inciampa.
Infatti, i suoni in questo gioco è praticamente come se nemmeno ci fossero: oltre a una piccola porzione delle musiche di entrata dei vari wrestler, qualche rara esultanza del pubblico durante le mosse speciali o finisher, e il rumore dei corpi lanciato al tappeto, non c’è veramente nient’altro. Gravissima pecca che contribuisce alla monotonia che circonda tutto ciò che riguarda il gioco è la totale mancanza di un qualsiasi tipo di telecronaca, aspetto che è sempre stato di grande importanza nei giochi di wrestling.

Concludendo il capitolo che riguarda l’aspetto tecnico, parliamo infine delle performance generali del gioco, e dopo tanti aspetti negativi, finalmente c’è qualcosa, oserei dire l’unica, in cui WWE 2K eccelle.
Nonostante un notevole, ma necessario, utilizzo dell’hardware del dispositivo, il gioco riesce scorre a 30 FPS senza particolari cali di framerate.
Ovviamente quanto appena detto potrebbe non essere vero per tutti i dispositivi su cui viene installato il gioco, poiché le prestazioni dei singoli sono molto diverse tra loro. Quello che viene riportato in questa recensione si basa su un test effettuato su uno smartphone con SoC Snapdragon 800, per cui nemmeno il top disponibile sul mercato attuale.

 

Modalità Carriera

La modalità Carriera permette di catapultarsi all’interno dell’universo WWE e partecipare generalmente allo show, senza far parte del roster di Raw o di Smackdown. I concorrenti, trenta tra wrestler reali e circa una decina di fantasia, competeranno tra loro per poter accaparrarsi le cinture di campione, che saranno solo tre, e rispettivamente: United States Championship, Intercontinental Championship e il più prestigioso World Heavyweight Championship. Purtroppo si fa sentire, anche se non troppo, la mancanza di molte cinture, in particolare quella di World Tag Team Championship e quella riservata alle lottatrici femminili, il WWE Divas Championship.
Ciò era purtroppo evidente vista l’assenza di match di coppia e di combattenti dell’altro sesso, ma questa non è assolutamente una giustificazione, in quanto questi sono parte integrante dello show WWE.

La difficoltà complessiva del gioco è, in particolare durante i primi match, veramente al limite del ridicolo: nonostante il personaggio creato sia, nelle sue statistiche totali, notevolmente inferiore agli avversari che si troverà ad affrontare, questi non rappresenteranno la benché minima minaccia.
Infatti, salutariamente lanceranno qualche attacco diretto al nostro personaggio, e addirittura spesso, nonostante il possibile esito positivo, si fermeranno e non proseguiranno con l’avanzata offensiva.
Non essendo presente un selezionatore di difficoltà per poter rendere il tutto più avvincente, ben presto si riuscirà a sconfiggere, con estrema facilità, campioni del calibro di Triple H o Brock Lesnar. La questione varia leggermente man mano che si prosegue nella carriera, ma mai abbastanza da rendere i match interessanti.

L’obiettivo generale dietro ogni match è ovviamente quello di portare a casa la vittoria, così da poter ottenere la tanto ambita title shot, ossia un match in cui è in palio una determinata cintura di campione.
Gli incontri da eseguire possono essere decisi dal gioco, oppure in alcuni casi dall’utente.
L’avversario da affrontare, nel caso si possa selezionare, non deve essere però essere una scelta lasciata al caso. Oltre ovviamente a una differenza di abilità nei lottatori con cui dover gareggiare, c’è da tenere in considerazione un altro elemento fondamentale: in caso di vittoria, infatti, sarà conferito al nostro personaggio un aumento nelle sue statistiche, variabile nella quantità e nella qualità in base al lottatore affrontato. Ad esempio, sconfiggendo un avversario tecnico potrà aumentare l’abilità del nostro personaggio nell’eseguire contromosse, mentre scontrarsi con un rivale più veloce aumenterà la nostra rapidità e così via, perciò in base allo stile di gioco della nostra superstar creata bisognerà competere con alcuni wrestler piuttosto che altri.
Alcuni match avranno inoltre una condizione speciale da superare, che se raggiunta garantirà un ulteriore aumento nelle statistiche. Purtroppo queste condizioni speciali risultano spesso banali e nemmeno impegnative, ma solo lunghe e noiose, come ad esempio eseguire cinque mosse speciali, tuffarsi dai quattro angoli, concludere il match con poca salute rimasta e cose di questo genere.

Nel menù principale carriera, come facilmente notabile dagli screenshot poco più sotto, saranno presenti alcuni obiettivi da raggiungere durante i match, che se portati a termine permetteranno di avere maggiori possiblità di potersi assicurare una title shot. Anche in questo caso gli obiettivi sono ben poco originali e creativi, e consistono ad esempio nel raggiungere un certo grado carriera, vincere un match con una mossa di sottomissione o vincere un No DQ match senza adoperare alcun tipo di arma.

Una volta raggiunti questi obiettivi di cui ho appena parlato, e avendo affrontato e sconfitto un sufficiente numero di avversari, sarà possibile finalmente competere in un main event con in palio il tanto ambito titolo. Questi sono praticamente gli unici match a risultare interessanti perché il campione in carica gode di un notevole bonus ai danni eseguiti e alla resistenza ai colpi, rendendo il gioco leggermente più divertente per via del livello più elevato di sfida.

Nel complesso, la modalità carriera risulterà ben presto noiosa anche per la quasi totale mancanza delle classiche faide tra wrestler che da sempre caratterizzano l’universo WWE. Nel caso di WWE 2K queste si riducono a una semplice linea di testo mostrata nel menù di selezione avversario in cui è presente una rapida, e casuale, descrizione del contenzioso, ad esempio: “Kane ti ha attaccato nel backstage”, o ancora “Triple H ha parlato male di te in diretta TV”. Inutile dire che tali affermazioni nulla hanno a che fare con il nostro personaggio.

Per i motivi sopra elencati questa modalità viene quindi bocciata totalmente.

 

Multiplayer

Forse quello che poteva, e doveva, essere l’aspetto principe del gioco si è invece rivelato essere, come poi tutto del resto, un completo disastro.
Una corretta connessione ai server, necessaria per giocare online, ha più o meno le stesse probabilità di avvenire di quella di fare un terno al lotto, in quanto in ormai dieci giorni sono riuscito a stabilire una connessione solamente due volte su innumerevoli tentativi.

I problemi non finiscono qui, infatti, una volta riusciti a connettersi con successo, non è certo garantito che si possa finalmente iniziare a sfidare altri utenti.
Questo perché le lobby di gioco sono completamente deserte, e non si trova veramente nessun avversario umano da sfidare. Certo, in tutto questo c’è almeno la soddisfazione del sapere che pochissime altre persone hanno fatto il grosso errore di acquistare questo gioco.

Esiste inoltre una modalità multigiocatore locale che funziona attraverso bluetooth. Per giocare bisognerà ovviamente essere a disposizione di due copie del gioco.

 

Modalità Crea

Se finora le parole negative spese su questo gioco sono state innumerevoli, il peggio di questo WWE 2K deve ancora venire, ed è tristemente riscontrabile nella modalità crea.
Tanto per cominciare, tale modalità è ristretta solo alla creazione di una superstar, quindi niente set di mosse modificabili, niente entrate uniche e niente personalizzazioni che da sempre sono il punto cardine della più popolare saga di giochi di wrestling per console.
Come se ciò non fosse già sufficiente a decretare l’ennesimo fallimento di questo gioco, l’unica modalità di creazione disponibile è stata semplificata a tal punto da renderla praticamente inesistente.

Le opzioni a nostra disposizione per modellare il nostro wrestler si contano sulle dita di una mano: è possibile scegliere la tipologia di costituzione del lottatore, la sua altezza, la sua carnagione e infine lo stile dei capelli con relativa, ma facoltativa, barba.
Ognuna di queste categorie al suo interno ha veramente pochissimi elementi, ma vista la cura messa da 2K nella realizzazione di questo gioco, la cosa non sorprende affatto.
Certo, giocando la carriera è possibile sbloccare ulteriori particolarità per personalizzare il personaggio creato, come ad esempio nuove capigliature o nuovi capi d’abbigliamento, ma nel complesso il numero complessivo di caratterizzazioni resta al di sotto del minimo sindacale.

Parlando invece strettamente del vestiario del personaggio, anche in questo caso ci si troverà davanti a una circoscritta quantità di opzioni selezionabili. Il problema principale è che queste sono talmente poche da rendere le superstar troppo simili tra loro, complice anche il fatto che non è possibile aggiungere accessori come cappelli, occhiali, maschere, gomitiere o ginocchiere, e sarà possibile scegliere solo outfit completi predefiniti.

Una volta ultimata la componente estetica del lottatore, cosa che richiederà ben poco tempo per i motivi sopra elencati, sarà necessario scegliere la tipologia di combattimento della propria superstar, che viene suddivisa in tre categorie: forza, tecnica, e infine velocità. In base alla decisione presa, le statistiche del personaggio creato subiranno diverse modifiche: per fare un esempio, scegliendo “forza” si avrà un bonus all’attacco, ma un malus alla velocità.
Null’altro è possibile fare per quanto riguarda lo stile di combattimento, il set di mosse sarà infatti assegnato in base alla tipologia scelta precedentemente e non sarà modificabile in alcun modo, bisognerà quindi accontentarsi delle prese predefinite (gli attacchi sono uguali per tutti i wrestler).
L’ultimo passaggio da superare prima di poter scendere sul ring è quello di scegliere una musica di entrata, sia questa generica oppure di un wrestler WWE.

Sicuramente questo è il punto più basso raggiunto da WWE 2K, anche se non è che gli altri siano posti poi molto più in alto. Ciò che infastidisce è la pochissima attenzione posta da 2K durante lo sviluppo di questa modalità, veramente castrata, scarna, limitata e perciò totalmente inutile.

 

Modalità Allenamento

In quest’ultima modalità sarà possibile prendere il controllo, all’interno di un ring, di una superstar creata che si appresta ad allenarsi con il proprio coach. Si potrà dunque giocare liberamente per capire le meccaniche di gioco e testare le azioni eseguibili senza dover preoccuparsi delle risposte dell’avversario.
È inoltre presenta un tutorial, molto ben fatto, che spiega passo per passo come eseguire tutte le diverse mosse disponibili nel gioco.

Verdetto

POSITIVO
  • Wrestler WWE attualmente più in voga
  • Finalmente un vero tentativo da parte di una casa importante di portare su Android un vero gioco di wrestling…
NEGATIVO
  • … tentativo che però fallisce totalmente
  • Animazioni mal realizzate
  • Set di mosse scarno generalmente e specificatamente
  • Gameplay lento, macchinoso e poco reattivo
  • Modalità carriera piatta e noiosa
  • Modalità crea ridotta letteralmente all’osso
  • Intelligenza artificiale che non pone alcun tipo di sfida al giocatore
  • Troppi problemi di connessione per la modalità multigiocatore
  • Costo elevato

L’errore principale di questo WWE 2K è stato quello di voler assomigliare troppo alla sua versione casalinga. L’idea di 2K Games è certamente molto ambiziosa, ma ben lontana dall’essere irrealizzabile. Tuttavia, l’evidente scarso impegno con cui questo gioco è stato realizzato denota come forse l’azienda avesse pianificato per lo più di fare un tentativo nella divisione mobile del gaming, piuttosto che realizzare un titolo vero e proprio con cui imporsi.
Ciò non toglie che il tentativo in questione si possa definire totalmente fallito in ogni suo aspetto, la poca attenzione ai dettagli e la totale mancanza di cose da fare, o da creare, rendono WWE 2K un gioco noioso e monotono, ancora di più per i fan di questo sport.
Insomma, il mio consiglio è quello di evitare totalmente questo gioco perché, allo stato attuale delle cose, 9€ per WWE 2K sono fin troppi, e sinceramente non lo prenderei in considerazione nemmeno se fosse disponibile gratuitamente.
Un gran peccato, le carte in regola per poter realizzare un vero gioco di wrestling c’erano tutte.

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