Nel luglio dello scorso anno WhatsApp ha lanciato una delle funzionalità più richieste: il supporto multi-dispositivo. Mentre la funzione ha finalmente consentito agli utenti di WhatsApp di accedere alla loro app di messaggistica istantanea preferita su un massimo di quattro dispositivi, c’era un problema: si poteva collegare solo un dispositivo non telefonico.
Le violazioni dei dati sono diventate un evento comune dall’avvento di Internet. Ovviamente i siti fanno di tutto per tenere lontano questi “criminali informatici” dai dati sensibili dei propri utenti. Potremmo affermare che le due controparti giocano da anni ormai a guardie e ladri. Purtroppo le guardie molto spesso perdono. Può essere difficile capire se si è “vittima” di questi eventi. Il nuovo sito web di Mozilla Firefox, Firefox Monitor, sembra un utile punto di partenza.
Avete presente il segno di spunta blu che appare vicino all’account Twitter ufficiale di vip o aziende? Da oggi esiste una procedura per poterlo ottenere in maniera semplice.
Come tutti ben sappiamo eseguire il Root sul proprio dispositivo può introdurre diversi rischi, questa volta, a compromettere la sicurezza dei dati e l’applicazione S-Memo di Samsung.
Il blog italiano di Google ci informa che anche nel nostro Paese è da poco disponibile l’autenticazione a doppio step per gli account, già introdotta in altre aree del globo nei mesi passati. Di cosa si tratta?
E’ un sistema che prevede di affiancare alla comune password utilizzata per accedere ai servizi Google anche un codice numerico generato da Google stessa, e inviato via SMS al terminale dell’utente.