In un momento di crescente adozione dell’autenticazione a 2 fattori (2FA) in cui le persone si stanno rendendo conto che avere un messaggio di testo come seconda forma di verifica non è poi così sicuro, l’utilizzo di un servizio come Google Authenticator dovrebbe essere una facile alternativa a cui passare.
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Google semplifica la verifica in due passaggi con una nuova modalità
Il problema della sicurezza dei nostri account su Internet è sempre più attuale, e Google è sempre stata in prima linea nel cercare di garantirla con tanti mezzi tra i quali l’autenticazione tramite verifica in due passaggi.
Authy: come migrare da Google Authenticator
Sono un grandissimo fautore della 2-step verification con lo scopo di aumentare il livello di sicurezza degli account più critici, ed uso da “sempre” l’app Android Google Authenticator.
Purtroppo solo recentemente ho scoperto Authy, un’alternativa decisamente valida che ha qualcosa che Google Authenticator non possiede (oltre ad un design decisamente più decente), e cioè il Sync in Cloud delle chiavi… disponibili pure su vari dispositivi!
Sicurezza con Android: Google ed il sistema Authenticator per proteggere i nostri dati come in una cassaforte
Quando si tratta di internet si sa: i confini del diritto spesso si perdono oltre le frontiere virtuali. Accade così che da un lato ci invitano a firmare e ad accettare sempre il trattamento dei nostri dati dall’altro, invece, c’è chi non ci chiede il permesso per rubarceli, ovviamente.
Ora, passi pure che si prendano i dati personali (d’altra parte la nostra identità non potrà mai essere segreta in quanto può essere conosciuta in centinaia di modi legalissimi), ma quando i dati ad essere acquisiti sono ben altri (numeri carte di credito, numeri di telefono, appuntamenti di agenda o altro ancora) allora non sbagliamo a diventare più severi.