Nel suo recente rapporto trimestrale, Spotify ha annunciato di avere ora 195 milioni di abbonati a pagamento. Sebbene sia stata un’impresa piuttosto monumentale, la società non mostra segni di rallentamento, con l’intenzione di avere 200 milioni di abbonati entro la fine dell’anno.
La serie Pixel 6 di Google si preannuncia essere la serie Pixel più entusiasmante degli ultimi anni es il reparto marketing dell’azienda ha lavorato duramente anche prima del lancio ufficiale dei telefoni.
Donald Trump, il cui mandato è in scadenza il prossimo 20 gennaio, ha inserito Xiaomi nella Entity List, insieme ad altre aziende che si ritiene collaborino strettamente con l’esercito cinese, tra le quali rientrano anche Huawei, il produttore di droni DJI e il produttore di aerei Comac.
Continuano gli scontri tra USA e Cina: il Dipartimento del Commercio statunitense ha appena comunicato la messa al bando di TikTok e WeChat.
L’anno scorso, l’amministrazione Trump ha inserito Huawei e le sue sussidiarie nella “Entity List” del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, che ha impedito a Google di concedere in licenza i servizi mobili per i nuovi modelli di dispositivi Huawei resi disponibili dopo il 16 maggio 2019.
Il divieto commerciale degli Stati Uniti contro Huawei ha drammaticamente influenzato la fornitura di chipset del produttore, con TSMC escluso dalla produzione dei processori HiSilicon Kirin.
Negli ultimi mesi si è assistito ad una repressione globale delle applicazioni di proprietà di società con sede in Cina, quasi interamente a causa del contraccolpo politico nel paese, piuttosto che delle preoccupazioni sulla privacy dei dati.
Non capita tutti i giorni che un’app con oltre due miliardi di installazioni diventi oggetto di una battaglia di acquisizione che coinvolge un’enorme società statunitense e il presidente degli Stati Uniti.
Secondo le statistiche di Counterpoint, nell’aprile di quest’anno Samsung ha perso il titolo di più grande produttore di smartphone al mondo, diventato Huawei.
Per chi non lo sapesse Huawei è nella “Entity List”, una lista nera di aziende che non possono rifornirsi di beni e servizi da società statunitensi se non dietro un via libera governativo.
Le spedizioni globali di smartphone di Huawei dovevano diminuire dopo il divieto degli Stati Uniti, ma con sorpresa di tutti, la società è riuscita a raggiungere un’impresa considerata impossibile.
È passato un anno da quando Huawei è stata inserita nella Entity List del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, impedendo alle società con sede negli Stati Uniti di fare affari con Huawei e le sue filiali al 100%.