A dare la notizia su Google+ è stato Max Rumpf, che ha aggiunto il codice all’interno del modulo AndroidN-ify su GitHub e che rimanda chiunque voglia utilizzarlo ad una copia dell’APK aggiornato, il quale non è ancora stato testato in maniera indipendente.
Nella pagina di AndroidN-ify nei repository di Xposed è chiaramente indicato che questo modulo è rivolto a chi utilizza ROM AOSP o AOSP-like e, pertanto, è sconsigliato a chi sfrutta versioni di Android pesantemente modificate. Come per ogni altro modulo Xposed, sono necessari i permessi di root ed è consigliato eseguire un backup completo prima dell’installazione.
Ancora una volta, Xposed si dimostra un fedele compagno per chi utilizza hardware che sono stati abbandonati dai produttori e sviluppatori.