La nuova funzione è appena stata annunciata da Big G, ma a causa di varie limitazioni, è disponibile solo usando Chrome nell’ecosistema Android.
Ma come funziona in sostanza questa novità, e in che modo migliora le prestazioni?
Ve lo spiegheremo brevemente: normalmente quando si clicca su un risultato della ricerca, il browser comincia a caricare i dati ricevuti dal sito per visualizzarlo. Ora, invece, il browser richiederà altri dati in parallelo a questo primo “caricamento”, ulteriori dati “critici”, necessari a migliorare e velocizzare il processo di rendering della pagina, a supporto del primo processo, portando ad un miglioramento di velocità quantificabile in 100-150 millisecondi.
Google si è anche detta disposta a collaborare con le software house sviluppatrici di browser (Mozilla, Opera, Microsoft, Apple, ecc) per rendere disponibile la novità anche nei rispettivi prodotti, ma per ora non ci sono dichiarazione delle società citate.
Un’altra volta Google riesce a sorprenderci con una funzione utile e che non vediamo l’ora (o il millisecondo) di poterla provare!