WhatsApp viola le leggi sulla privacy sui nostri numeri di telefono

29 Gennaio 201345 commenti

WhatsApp, una delle applicazioni più popolari al mondo, contravviene alle leggi internazionali sulla privacy, perché costringe gli utenti a fornire l'accesso a tutta la propria rubrica. Le autorità canadesi ed olandesi per la protezione dei dati si sono esposte in merito ed hanno concluso che l'applicazione viola la privacy degli utenti, poichè obbliga a fornire i dati di tutta la rubrica, anche degli utenti che non utilizzano l'app.

WhatsApp, si colloca come una delle prime cinque applicazioni più vendute, e sicuramente tutti gli utenti del globo già lo conoscono. É un software di messaggistica istantanea per smartphone cross-platform tra cui Android, iPhone di Apple, Windows Phone e Blackberry di Research In Motion.

Prodotto dalla californiana WhatsApp Inc, offre una alternativa gratuita per ricevere ed inviare SMS, e per il grande successo può contare più di un miliardo di messaggi mandati ogni giorno. Nonostante ciò, gli utenti sembrano trascurare un importante aspetto, la propria privacy.

La relazione delle autorità giunge in un momento critico per le maggiori aziende Internet, come per Facebook, il quale ha recentemente avuto problemi in merito alla memorizzazione e la condivisione dei dati personali.

L’OPC (Office of the Privacy Commissioner of Canada) ed il Dutch Data Protection Authority, in un rapporto congiunto pubblicato Lunedì, hanno convenuto che l’applicazione ha violato le leggi sulla privacy perchè gli utenti sono obbligati a fornire l’accesso a tutti i numeri di telefono in rubrica, anche quelli di coloro che non utilizzano WhatsApp.

“This lack of choice contravenes (Canadian and Dutch) privacy law. Both users and non-users should have control over their personal data and users must be able to freely decide what contact details they wish to share with WhatsApp,” Jacob Kohnstamm, chairman di Dutch Data Protection Authority

L’impossibilità di scelta di contrappone alle leggi sulla privacy in Canada ed Olanda. Sia gli utenti che i non utenti dovrebbero avere il controllo sui propri dati personali, e dovrebbero essere liberi di decidere quali dati condividere e quali mantenere privati. devono essere in grado di decidere liberamente quali dati di contatto che desiderano condividere con WhatsApp.

Inoltre i ricercatori hanno riscontrato che l’app mantiene i numeri di cellulare dei non utenti contravvenendo ulteriormente alle leggi sulla privacy.

WhatsApp ancora non si è espressa in merito. Quest’ultima è impegnata a fare modifiche per proteggere la privacy degli utenti, tra cui permettere l’aggiunta manuale dei contatti, secondo gli inquirenti.

Nel settembre del 2012, ha introdotto la crittografia per il suo servizio di messaggistica mobile, in parte in risposta alle preoccupazioni sollevate dall’inchiesta. Ma i problemi non finiranno qui, per questo l’autorità olandese continuerà a monitorare WhatsApp e potrebbe anche imporre salate sanzioni.

 

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