Dalla Stanford University arrivano le batterie caricabili in un minuto.

8 Aprile 201540 commenti

Da un po' di tempo a questa parte, si parla spesso di batterie. E' forse uno degli argomenti più discussi, proprio perché rappresenta concretamente un blocco allo sviluppo della tecnologia. Ne abbiamo parlato nel nostro editoriale, e abbiamo visto come alcune aziende stiano provando a proporre alcune soluzioni. Ebbene, Stanford non è certo rimasta indietro, introducendo un'alternativa molto interessante.

Le batterie che alimentano i nostri dispositivi stanno, malgrado tutto, migliorando lentamente. Il problema fondamentale sta ne fatto che, questa tecnologia, non sembra tenere il passo con quelli che sono i fabbisogni odierni. Alcune alternative sono state proposte, ma nessuna di queste sembra soddisfare appieno la domanda.

Stanford sembra aver trovato una soluzione nell’utilizzo dell’alluminio. Questa batteria, infatti, dovrebbe garantire prestazioni in grado di cambiare questa situazione di stallo.

Le batterie, realizzate in alluminio e grafite, offrono un’alternativa economica e duratura alle attuali versioni al litio. Il prototipo proposto è resistente, flessibile, e cosa più importante, può essere caricato in meno di un minuto.

Hongjie Dai, professore di chimica alla Stanford, spiega:

We have developed a rechargeable aluminum battery that may replace existing storage devices, such as alkaline batteries, which are bad for the environment, and lithium-ion batteries, which occasionally burst into flames. Our new battery won’t catch fire, even if you drill through it.

 

Abbiamo sviluppato una batteria in alluminio che potrebbe rimpiazzare i dispositivi esistenti, come per esempio le batterie alcaline, dannose per l’ambiente, o le batterie al litio, che potrebbero prendere fuoco in certe occasioni. Le nostre nuove batterie non si infiammeranno, nemmeno se le perforerete.

Il problema fondamentale, nelle batterie in alluminio, sono i cicli di carica che possono sostenere. Solitamente nei prototipi passati, non si superavano i 100 cicli. Stanford, tuttavia, dichiara di essere riuscita a superare i 7500 cicli senza registrare cali di prestazioni. Per fare un confronto, una batteria al litio standard mediamente supporta circa 1000 cicli di carica.

httpvh://youtu.be/RWZE2Bh48fM

I prototipi proposti dall’università sono, però, lontani dalla perfezione. Difatti, attualmente produce solamente 2V, che sono ben pochi se paragonati ai 3.6 delle classiche batterie al litio. Inoltre, mentre le batterie al litio riescono a trasportare 100-206 watt per chilogrammo, quelle in alluminio a stento raggiungono i 40 watt, ma vantano un costo notevolmente inferiore.

Insomma, alcuni problemi permangono tutt’ora, ma possiamo considerarlo un ulteriore passo nella giusta direzione per quanto ci riguarda. Senza dubbio si tratta di un’innovazione alquanto interessante, visti i costi ridotti e la maggiore sicurezza offerte. Voi cosa ne pensate?

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