Gli smartphone basati su Ubuntu saranno disponibili quest’anno

21 Febbraio 201419 commenti

Il mondo assisterà alla comparsa dei telefoni con OS targato Canonical nell'arco di quest'anno, ma i clienti degli Stati Uniti potrebbero non essere i primi a riceverli. Questa è la promessa di Mark Shuttleworth, fondatore e CEO di Canonical, che oggi ha raggiunto un accordo con due produttori per fabbricare gli smartphone con a bordo Ubuntu, da commercializzare in tutto il globo. L'incontro tenutosi oggi non ha permesso la fuoriuscita di informazioni, quali i prezzi o le disponibilità o le affiliazioni con qualche gestore telefonico, ma ha fornito abbastanza informazioni per una buona lettura "fra le righe".

Garantendo lavoro a più di 600 persone in Europa, BQ è il secondo più grande fornitore di smartphone sbloccati in Spagna, con 1,5 milioni di unità vendute lo scorso anno. Ancora più grande è Meizu, con oltre 1.000 dipendenti e circa 600 punti vendita in tutta la Cina, Hong Kong, Israele, Russia e Ucraina. “Volevamo una stretta cerchia di partner specializzati in questo ambito per il lancio del prodotto”, ha riferito Shuttleworth, parlando delle due scelte fatte”.

BQ si è costruito una reputazione come produttore pionieristico di dispositivi di fascia alta, con un ‘track record’ per l’innovazione e sta facendo molta strada “, e ha aggiunto: “E Meizu è tra i leader in una coltura di produttori di telefoni di seconda generazione, altamente energetico e focalizzato sulla progettazione ‘customer-centric‘ e sulla differenziazione”. La decisione di Canonical di utilizzare Brands meno conosciuti è stata del tutto intenzionale, e non forzata da questioni economiche. “Ci piace lavorare con nomi famosi, ma in questo caso abbiamo preferito essere una parte importante nella storia del loro sviluppo“, ha comunicato Shuttleworth.
La filosofia aziendale di Meizu, ha aggiunto, è quello di offrire un unico dispositivo alla volta per il mercato.

La prima volta che l’azienda presentò il suo progetto fu al CES dello scorso anno. Nei 12 mesi successivi, nonostante il fallimento della campagna su Indiegogo16 compagnie telefoniche hanno aderito al progetto di Canonical. “Questa è una dichiarazione [da parte delle compagnie] che Ubuntu rappresenta una forte piattaforma alternativa ad Android e iOS “, ha detto Shuttleworth, “E in privato, ci hanno aiutato a tagliuzzare la lista dei possibili produttori fino a giungere ai due nomi rivelati oggi”. I membri del gruppo di consulenza, con sede negli Stati Uniti, includono T-Mobile e Verizon. Ci sono anche Deutsche Telekom, Portugal Telecom, Telstra e Vodafone.

Ovviamente non è stato specificato se e quale di queste marche fornirà per prima i telefoni basati su Ubuntu, ma già dallo scorso anno Canonical ha preso accordi con Verizon e Deutsche Telekom. Shuttleworth ha anche accennato al fatto che avrebbero rivelato più informazioni al Mobile World Congress della prossima settimana a Barcellona. Verranno presentati, inoltre, prototipi industriali dei loro nuovi dispositivi.

Mentre ha rifiutato di fornire dettagli tecnici specifici sui prossimi smartphone Ubuntu, Shuttleworth ha però lasciato trapelare alcuni indizi. Primo fra tutti, ha ribadito la strategia di convergenza di Canonical, incentrata sul far si che le persone utilizzino un solo dispositivo che, grazie alle periferiche, svolgerà tutte le funzioni di cui l’utente necessiterà. “Quando hai bisogno di un PC, ecco che diviene il tuo PC. Ma è anche un telefono, ed è persino un Tablet”.
Se ben ricordate le specifiche dell’ Ubuntu Edge, non sarà difficile credere alle parole di Shuttleworth. Inutile dire, però, che bisognerà attendere per vedere cosa ci riserverà il futuro.

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