Come saprete, Rubin fu nel 2003 tra i fondatori di Android, Inc., startup nata per sviluppare, secondo le sue stesse parole, “dispositivi mobili più intelligenti che siano più attenti alla posizione e alle preferenze dell’utente”. Originariamente si pensava alle fotocamere, ma le piccole dimensioni del mercato spinsero i nostri eroi a rivolgere i propri sforzi verso la telefonia mobile.
Android, Inc. fu acquisita da Google nel 2005 e Rubin restò nell’azienda come capo della divisione Android, ruolo che ha tenuto fino al 2013, facendo del robottino verde il sistema operativo mobile più diffuso al mondo.
Lo scorso anno fu sostituito da Sundar Pichai e assegnato alla robotica, fino alla decisione di lasciare Google annunciata quest’oggi. Il nuovo progetto a cui Andy Rubin si dedicherà riguarda la creazione di un incubatore per startup operanti nel settore hardware. Il CEO Larry Page lo ha salutato così:
Voglio augurare ad Andy il meglio per i suoi progetti futuri. Con Android ha creato qualcosa di veramente notevole, con più di un miliardo di utenti soddisfatti. Grazie.
Scott Strawn, analista IDC, non crede però a una scelta volontaria da parte di Rubin:
È sorprendente e decisamente imprevisto. Se si trattasse di una scelta volontaria, avrebbe dovuto portare a termine una parte dei progetti di robotica, per avere qualcosa da mostrare pubblicamente prima di andarsene.