A confermare questa tesi è Carlo D’Asaro Biondo, Presidente EMEA di Google, il quale ha sottolineato come la presenza di software per il blocco degli annunci pubblicitari invasivi danneggi i produttori di questi contenuti, tra i quali troviamo ovviamente BigG.
La presenza di queste soluzioni ha causato a Google una perdita di 22 miliardi di dollari di ricavi nel 2014. Una perdita enorme se consideriamo che la pubblicità online durante lo scorso anno ha generato ricavi per 33 miliardi di dollari.
D’altra parte Google stessa riconosce che il sistema attuale di pubblicità a volte risulta molto invasivo e proprio per questo è alla ricerca di alcuni partner che possano aiutare a riformulare la piattaforma di advertising. Con contenuti proposti anche da aziende spesso danneggiate dall’enorme portata delle pubblicità di BigG.
Chissà come potrebbe cambiare la piattaforma pubblicitaria sul web.