Sebbene non sia comunque da considerare un fiasco, il prezzo iniziale imposto da Google per questo LG Nexus 5X è risultato fin dall’inizio troppo alto per ciò che effettivamente aveva da offrire e per la presenza di “degni avversari” nella stessa fascia di mercato. Come è facile intuire, progettare un dispositivo Nexus non è cosa da pochi, in quanto la partnership viene offerta da Google solamente a compagnie che hanno dimostrato di essere lodevoli in fase di progettazione e commercializzazione. Altresì, produrre device “Pure Google” richiede uno sforzo lavorativo non indifferente per soddisfare al meglio i requisiti richiesti dalla società di Mountain View alle aziende scelte per portare a termine questo compito.
Proprio per questo motivo, LG ha scelto di non produrre terminali Nexus durante quest’anno al fine di “concentrarsi sui propri brand”, come confermato da un’esponente della compagnia asiatica durante il Mobile World Congress di Barcellona. Ovviamente, il motivo di questa decisione riguarda anche LG G5, ultimo top di gamma della società coreana, il quale ha rivoluzionato il concetto di smartphone, portando per la prima volta la concezione di terminale modulare su un cellulare che verrà presto commercializzato in massa, il quale necessita di una particolare attenzione.
Saggia scelta quindi quella di LG, comunque non confermata ufficialmente da nessuna delle due parti, che cede il suo posto di partner di Google ad altre aziende, di cui non si sa ancora niente. L’occasione della produzione di un device Nexus è sicuramente da cogliere al volo, come abbiamo avuto modo di vedere nel corso degli anni passati, in quanto va ad ampliarsi il Know-How di una casa produttrice sia in fatto di software che di hardware. Staremo a vedere chi sarà la prossima ad avere questa importante possibilità.
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